GITA A GENOVA

 

Il giorno 15 marzo alle ore 08.30 noi della scuola media di Sesta Godano e la prima di Varese, siamo partiti, insieme ai nostri professori , Festa, Artioli, Gasparini, Domenichini e Magrini, per recarci a Genova per un avisita all'acquario e alla Città dei Bambini.

 

Arrivati a Genova vicino al Porto Antico i nostri professori hanno fatto l'appello per vedere se c'eravamo tutti. In seguito ci siamo recati alla Città dei Bambini, un grande parco giochi dove ci si può divertire aguzzando l'ingegno. Entrati una guida di nome Laura ci ha portato in una sala dove ci ha spiegato i giochi che c'erano nelle due stanze riservate a noi.
Molto entusiasti di quanto ci ha raccontato, siamo andati nella prima stanza dove c'erano il formicaio, le testuggini, lo studio televisivo ed altri giochi. La prima cosa che ci ha incuriositi è stato il formicaio, dove c'erano molte formiche tutte femmine. Questo formicaio era diviso in tante parti: c'era il ristorante, la cupola e il cimitero. Sotto questo formicaio c'era una galleria dove si poteva osservare come stavano le formiche sotto terra attraverso luci rosse che esse non vedevano.
Dopo ci siamo diretti verso le testuggini che potevano essere americane o di Albenga. Le prime ( come spiegato dalla guida Laura) mangiano le tartarughe liguri ed è per questo che sono in via d'estinzione. Erano molto grosse e avevano delle strisce rosse sul capo. Invece quelle di Albenga erano più piccole. Accanto c'era una specie di grotta da dove si potevano osservare le uova deposta.
 Oltre al formicaio c'era anche uno studio televisivo, una stanza dove non si poteva entrare in un numero superiore a otto. Consisteva in questo: un ragazzo si metteva alla telecamera e registrava gli altri che si trasformavano in giornalisti e metereologi e, ci si poteva vedere nelle televisioni sparse nelle stanze. Nella seconda sala c'erano specchi deformanti, una cascata di sabbia e un  gioco in cui si potevano imitare gli animali attraverso l'ombra elle mani. Negli specchi deformanti c'era un tasto che se veniva schiacciato, trasmetteva l'immagine della persona riflessa bassa e poi alta, grassa e poi mingherlina. La cascata di sabbia consisteva nell'allungare le braccia e la sabbia immaginaria e colorata si posava sopra e delimitava la la sagoma del corpo. Un altro gioco bellissimo  è stato quello di imitare gli animali attraverso le mani e l'ombra. Consisteva nel fare, ad esempio, la forma del cane e la posizione si rifletteva sul muro.
Purtroppo alle ore 11.30 abbiamo dovuto lasciare la Città dei Bambini e recarci a una visita alle bellezze della città. Ritornati al Porto Antico, abbiamo ammirato palazzo S.Giorgio. E' molto bello, e la sua facciata è affrescata con la tecnica del "trompe l'oeil" inganna l'occhio. Dava l'impressione di essere decorata con stucchi e festoni e invece era tutta interamente dipinta. Percorrendo una strada in salita, vicino al palazzo, siamo arrivati in via S. Lorenzo, con la Cattedrale, che portava al centro della città. 

 

 
Proseguendo siamo arrivati in piazza De Ferraris dove sorge il grandioso Palazzo Ducale e la splendida fontana. Passando dentro il palazzo, residenza dei Dogi della Repubblica di Genova, percorrendo una strada siamo arrivati alla casa di Cristoforo Colombo. Dopo di che ci siamo diretti al Porto Antico per la pausa pranzo. Finito di mangiare, chi voleva poteva andare sull'ascensore panoramico, chiamato "Bigo", questo si alzava sino a 40 m. d'altezza. Una volta arrivato in cima, l'ascensore faceva il giro di 360°, così si poteva osservare il panorama della città, tra cui le numerose chiese con i loro campanili aguzzi, e la Lanterna, simbolo di Genova.   
Alle ore 14.00 siamo entrati all'Acquario dove abbiamo visto tanti tipi di pesci, rettili, anfibi, mammiferi, molluschi e uccelli.
Nelle vasche è da sottolineare il modo in cui sono stati ricreati i diversi ambienti e i climi specifici di varie zone del mondo: dal fondale caraibico, alla Barriera Corallina, al Madagascar, all'Oceano Atlantico, ecc.