Nato a Firenze nel 1515, giovanissimo si reca a Roma, dopo avere rinunciato a una seducente prospettiva di ricchezza. Laico fino a 36 anni, diviene partecipe
e animatore di varie iniziative di apostolato, lavorando per i giovani, dedicandosi alla pratica della vita Cristiana, fondando una confraternita per l'assistenza dei pellegrini e dei malati poveri.
Ordinato sacerdote nel 1551, fondò l'Oratorio, luogo d'incontro di preghiera e di riflessione.catechista e guida spirituale di straordinario talento, si
distinse nell'amore del prossimo, nella semplicità evangelica e nel lieto servizio di Dio.
All'esperienza mistica che ebbe le sue più alte espressioni durante la celebrazione della messa, unì
una speciale capacità di contatto umano e popolare.
Promotore di forme nuove d'arte e di cultura, diede vita agli Oratori in musica, agli Annali ecclesiastici, all'interesse per l'archeologia
Sacra. Il segreto di una così luminosa testimonianza e fervida attività è svelato dalle Catacombe di San Sebastiano, nelle quali, la vigilia di Pentecoste del 1544, San Filippo ricevette dallo Spirito Santo,
la prova sensibile e straordinaria che l'ardore della Carità di Dio era con Lui.
Morì il 26 maggio 1595. Papa Gregorio Canonizzò il 12 marzo 1622. il suo corpo incorrotto è venerato a
Roma nella chiesa di S. Maria in Vallicella, dove fu sepolto.
COSÌ POPOLARE
La popolarità di San Filippo Neri deriva dalla sua personalità. Incontrare per
le strade di Roma San Filippo non significava soltanto incontrare un uomo buono, ma un vero testimone del Vangelo.
Chi lo incontrava una volta, non poteva non tornare a cercarlo. Anche le sue
estasi ed i suoi miracoli ne aumentavano la popolarità.
Filippo però non voleva essere considerato un santo e si comportavo in maniera apparentemente sciocca per attirare su di se piuttosto il riso che
l'ammirazione: durante la messa parlava familiarmente con il popolo e diede vita così a numerosi aneddoti.
Dove c'era Filippo, nessuno si annoiava mai. Ricco di humour dal temperamento
estroso, schietto ed amabile, seppe conquistare il cuore degli uomini.
Nutrì un amore per la natura eguagliato soltanto da quello per la musica; l'immagine usuale, che dovette conservare di Lui la Roma del Cinquecento, fu
quella di un uomo con la barba bianca e gli occhi azzurri, infantili e lucenti seguito da stuoli di giovani festanti che, con Lui si avviavano per la campagna romana cogliendo tutte le occasioni per stare insieme in allegria.
"Lo spirito allegro acquista più facilmente la perfezione cristiana, che non lo spirito malinconico."
(S. Filippo Neri)
COSI' ATTUALE
Cardini della spiritualità di San Filippo Neri sono, la gioia, l'umiltà e la carità. L'unica regola lasciata del santo a chi vuole seguirlo, si riduce ad un solo ammonimento, seguire nient'altro che Cristo. I mezzi che San Filippo ci
indica per aprirci a Dio sono:
la Parola di Dio, la preghiera in solitudine e raccoglimento, l'Eucaristia, la confessione.
Santo "di strada" svolse la parte più notevole del proprio apostolato sulla
pubblica via, fra i giovani ispirando uno stile di vita e fiducia al prossimo e al rispetto della personalità dell'individuo, al primato della carità, valori di cui oggi la nostra società ha tanto bisogno.
Il messaggio filippino è stato e continua ad essere, un messaggio di gioia: annuncio e testimonianza della parola di Dio nella gioia, che deriva interamente dall'amore di Dio.
L'esperienza di San Filippo ci insegna che sii può essere santi anche senza fare grandi cose, servendo Dio nell'umiltà e mettendoci al servizio dei fratelli.
Oggi San Filippo Neri patrono della gioventù, è uno dei Santi più popolari. Da Roma città dove svolse il suo intenso apostolato (tanto da meritarsi il titolo
"Apostolo di Roma"), la devozione al Santo si è irradiata in tutto il mondo cattolico.
IL SANTO DEI GIOVANI
San Filippo Neri è davvero il Santo dei giovani, poiché con Lui compare nella
chiesa l'attenzione privilegiata ai ragazzi e ai giovani, ai quali viene offerta non solo la necessaria formazione catechistica, ma soprattutto la proposta globale, coinvolgente, affascinante di un nuovo modo di vivere la primavera
della propria esistenza, nella gioia e senza peccato.
San Filippo neri amava i giovani, e li voleva buoni e allegri: li educava alla vita cristiana gioiosamente,, comunicando loro anche la Sua devozione alla Madonna.
Sapeva compatirli: "State buoni se potete" e incoraggiarli, facendosi sempre "Coi fanciulli, fanciullo sapientale"