Consigli generali

Chi di voi frequenta questo sito da un po' di tempo non troverà niente di particolarmente nuovo in questa pagina: essa infatti raccoglie i suggerimenti presenti, in origine, nella pagina che ora è diventata "Ho bisogno di informazioni su...".

In futuro,quando avrò provveduto a classificare ogni articolo nella categoria più adatta, questa pagina sarà probabilmente rimossa. Max.

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1.

Perché il volo del vostro modello non presenti imperfezioni, occorre curarne particolarmente il bilanciamento.

Il telaio deve essere simmetrico. Le due ali devono avere la stessa forma: una piccola differenza potrebbe anche compromettere la buona riuscita del modello. Prima di iniziare, leggete anche il consiglio n° 2. Mentre realizzate il telaio, controllate spesso la sua simmetria (basta usare un righello) e correggete subito gli eventuali errori.

La metà destra del telaio deve avere lo stesso peso di quella sinistra: questo in genere non è un problema, perché basta applicare un piccolo peso sull'estremità del telaio che tende a sollevarsi.

L'ala destra deve avere la stessa portanza dell'ala sinistra. Se le ali non sollevano il modello con la stessa forza, quella che sviluppa la portanza maggiore farà compiere al modello una scivolata in direzione opposta. Risultato: il modello non prende quota e tende a disporsi con le ali perpendicolari al terreno (caso estremo). Lo sbilanciamento tra le forze varia in modo non lineare con la velocità del vento. Per correggerlo, si consiglia di ridurre la portanza dell'ala che tende a sollevarsi, aumentando un po' la tensione della vela in corrispondenza del bordo d'uscita (però questo trucchetto non funziona sempre!).

Le briglie devono essere disposte in modo da esercitare la loro trazione in modo simmetrico sul modello. Purtroppo il modo migliore per aggiustarle consiste nello scendere in campo ed effettuare alcuni tentativi… magari "perdendo" una giornata di vento nel tentativo di "domare" l'aquilone ribelle. Dopotutto, sono i rischi del mestiere!

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 2.

Quando il modello da realizzare è complesso, come il Falco, per esempio, riuscire a costruire un telaio perfettamente simmetrico è una cosa piuttosto complicata. Ecco un sistema infallibile: realizzate le due metà, sovrapponendole. Per tenerle unite tra loro è sufficiente mettere una goccia di colla non cianoacrilica nei punti strategici, come le estremità dei listelli (ne basta pochissima). Per bilanciare anche i pesi, usate, sulle due metà, listelli di peso simile in posizioni corrispondenti. Attenzione, però: prima di posizionare i listelli controllate che siano il più possibile piatti lungo tutti gli assi. Un telaio imbarcato (ovvero deformato dall'umidità o da errori di costruzione) è il più delle volte inservibile, poiché genera effetti disastrosi sul volo.

Una volta terminata la costruzione, potrete separare le due ali con una lametta e procedere all'assemblaggio finale. Questo sistema si rivela particolarmente utile se realizzate aquiloni piani o diedri.

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 3.

Se costruite un mini-aquilone biplano, come ad esempio il Kobra Mk.III Special, collaudate le due ali separatamente, applicando in punta un paio di piombini da pesca e facendole planare alcune volte (il buonsenso suggerirà il modo migliore per effettuare il "lancio"): se non tendono a sbandare sempre nella stessa direzione, sono a posto. In caso contrario, dovrete variare la tensione dei bordi d'uscita delle vele, incollando le estremità dei longheroni in posizione leggermente spostata rispetto a quella "naturale" (l'elasticità della balsa farà il resto), quindi riprovate.

Una volta messe a punto le due ali, assemblatele incollando i montanti centrali ed i due laterali in punta, applicate i piombini come prima e ripetete i test di volo. Modificate la posizione dei montanti fino ad ottenere una planata piuttosto rettilinea. Una volta che siete soddisfatti, aspettate che la colla faccia presa definitivamente, prima di procedere con gli altri montanti (stesso sistema). Si raccomanda di non utilizzare, in questa fase, una colla a presa rapida (come, per esempio il cianoacrilato).

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4. 

I punti di attacco della briglia sono piuttosto critici: col tempo, infatti, il filo potrebbe strappare la carta della vela. Per evitarlo, è sufficiente fissare la briglia al longherone con una goccia di colla e con lo stesso sistema chiudere i fori attraverso cui passa il filo. Se la vela è in carta velina, è meglio evitare di usare colle troppo liquide, che possono creare sulla carta effetti antiestetici: il solito attaccatutto trasparente è ottimo.

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5. 

Abbiate cura di posizionare le code in modo simmetrico. La coda non ha solo funzioni decorative: in alcuni modelli (come quelli che trovate in questo sito) serve per stabilizzare il volo. Se prevedete di applicare più code in carta velina nello stesso punto, fate in modo che rimangano leggermente divaricate (un angolo di 5-6° rispetto al longherone è sufficiente): questo facilita il loro distendersi nel vento ed evita che si attorciglino tra loro durante il volo. Ricordate che la lunghezza della coda dipende dalla forza del vento: una coda troppo lunga appesantisce il modello e ne limita le prestazioni, se è troppo corta lo rende sgraziato e instabile. Come al solito, il giusto compromesso si trova a forza di tentativi.

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