CHI SIAMO

I Piccoli Pirati dell'Aria sono tre amici che abitano a Voghera (provincia di Pavia) e si divertono a realizzare, con materiali tradizionali, mini-aquiloni statici... quando ne hanno il tempo.
La nostra attività inizia nel 1994, con i primi prototipi (soprattutto Mini-Losanghe); solo nel 1998 decidono di auto-nominarsi “Piccoli Pirati dell'Aria”. Riportiamo di seguito un loro proclama.

Costruiamo aquiloni per il solo piacere di farlo. Non usiamo materiali iper-tecnologici perchè tanto vanno benissimo anche i fogli di giornale e le stecche degli spiedini: la carta velina garantisce un assortimento di colori un po'più vario ma non è strettamente necessaria.Partecipiamo ai raduni quando ci pare (più che altro, quando gli impegni lo permettono...) e non condividiamo il pensiero di chi canta la poesia dell'aquilone a fini di lucro: insomma, quello che facciamo lo facciamo per la gloria e ci va bene così!
Per essere un Piccolo Pirata dell'Aria non è necessario "iscriversi al Club", perchè non siamo un Club nè abbiamo uno statuto; Piccoli Pirati dell'Aria non si nasce né si diventa, ci si sente!

In questi tempi di globalizzazione ci sono abbastanza argomenti perchè il nostro nome sia azzeccato, no?” :-)

Massimo Mula
Fin da bambino si diverte con gli aquiloni, grazie ai regali del nonno (conserva tuttora come un cimelio un “Turboplan 32” della Quercetti risalente al 1975), ma preferisce farli volare, ignorando totalmente i principi della loro costruzione. La passione resta latente ancora per alcuni anni, durante i quali si avvicina con grande interesse al mondo dei computer (erano gli anni del Commodore 64 e dello Spectrum, ve li ricordate?).
Dal 1994 costruisce aquiloni; nel 1998 ha l'insana idea di aprire questo sito, che porta avanti tuttora.


Giulia Frisina
Giulia è da sempre appassionata di tutte le cose che richiedono una certa abilità manuale, dal giardinaggio all'Origami: naturalmente è compresa anche la costruzione di aquiloni!
Nel 1994 regala a Massimo un libro sulla costruzione di aquiloni: il “danno” è fatto. Ben presto anche lei è conquistata dalla bellezza del libro e delle mini-losanghe di Massimo ed a sua volta impara a costruirne.


Davide Armella
Anche lui custodisce come un cimelio, in perfette condizioni, un dono ricevuto in da bambino: un Turbomax 35 della Quercetti (il “fratello maggiore” del Turboplan 32)... con grande invidia di Massimo!
L'interesse per gli aquiloni (ri)compare nel 1995 dopo alcune uscite in compagnia di Massimo e Giulia: inizialmente utilizza i loro modelli, poi si fa prestare il libro... e già potete immaginare com'è andata a finire!

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