Fin
dai tempi antichi l'Uomo si è dilettato nella costruzione
di modellini volanti: già nel IV secolo A. C., si narra,
il matematico e filosofo greco Archita
di Taranto realizzò una
colomba <<animata da un soffio d'aria
imprigionato dentro>>. Il primo aeromodello della Storia
aveva addirittura una propulsione a jet!
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Un
altro antenato dell'aeroplano di carta risale al XV secolo,
quando Johann
Müller, detto Regiomontano
(1436-1476, a destra) costruì a Norimberga un'aquila in
grado di sorvolare il corteo dell'Imperatore in segno di saluto
e di tornare quindi verso la città: si trattava, però,
come nel caso della Colomba di Archita, di una macchina
costruita con parti in legno.
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I
primi aeromodelli costruiti con la carta hanno probabilmente
origine cinese. Non c'è da stupirsi, visto che la materia
prima l'hanno inventata loro! Il loro arrivo nel mondo
occidentale risale invece al XVIII secolo, quando, nel 1743, il
capitano Fear God Bascomb, di ritorno dalla Cina, portò
negli Stati Uniti un aereo ricavato da un foglio di carta
piegato: da lì arrivarono anche in Europa, ma erano
considerati solo un gioco e, pertanto, poco adatti al rigore ed
alla serietà dell'Età dei Lumi.
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Sir
George Cayley (1773-1857, a sinistra) invece, uno dei
padri dell'aeronautica, considerò la cosa in modo
scientifico. Avendo capito che il segreto del successo era nella
planata (molti erano invece convinti che per sollevarsi
bisognasse battere le ali), dopo diversi esperimenti
condotti con modellini di carta, riuscì a costruire
costruì il primo aliante effettivamente in grado di
volare: correva l'anno 1853. Come sempre accade a chi si
dedica agli aeroplanini, anche lui fu pesantemente
attaccato e dileggiato dai suoi contemporanei. Non c'è
che dire: si prese proprio una bella rivincita!
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La
storia moderna degli aeroplani di carta inizia con l'avvento
degli aeroplani veri, all'inizio del XX secolo: fin dai primi
anni del '900, probabilmente, piccoli e grandi costruttori si
cimentano nella realizzazione di macchine volanti dalle forme
più ardite ed insolite.
Negli
Stati Uniti c'è stato un vero e proprio boom
di questo hobby, tale da essere chiamato paper plane
mania (mania degli aerei di carta), a partire
dal 1966. In quell'anno la rivista Scientific American organizzò
la prima Gara Internazionale di Aeroplani di Carta.
Gli ideatori della manifestazione si aspettavano di ricevere
qualche centinaio di iscrizioni: si presentarono più di
11800 concorrenti, da 28 Paesi diversi.!
E in Italia? Qui
da noi, oggi, mentre l'Origami è considerato una vera e
propria arte, la costruzione di aeroplani di carta è
vista ancora come un passatempo poco professionale, se non
addirittura infantile. Ma alla tua età giochi
ancora con gli aeroplanini? si sente spesso dire
l'appassionato che, in pubblico, si dedica alla costruzione dei
suoi modelli preferiti.
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Peccato,
perchè in realtà si tratta di un'applicazione dei
principi dell'Origami a quelli dell'aerodinamica, che invece è
una scienza molto seria, e soprattutto di un interessante e
divertente modo di riciclare i fogli di carta. Chi
lavora in un ufficio sa certamente quante centinaia se ne
buttano a causa degli errori di stampa!
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