Una farfalla volava instancabile tra i fiori, quando d'un tratto un pianto sommesso la fece sobbalzare. «Che fatto insolito, pensò, in un giardino», e impaurita si spezzò le ali andando a urtare contro un alberello.
«Ah, che mai sarà di me adesso! Non volerò più... morirò di tristezza!». E mentre così si lamentava, si ricordò del pianto appena udito e chiese al vento:
«Chi piangeva prima di me?».
«Io, stelo nudo senza fiore; una folata di vento mi ha ridotto cosi. E a che serve uno stelo senza fiore?».
La farfalla si trascinò stancamente fino a lui.
«Non sei il solo a soffrire; con le mie ali spezzate, non volerò mai più libera nell'aria».
Lo stelo tacque e sembrò riflettere, ma tanto durava il suo silenzio, che la farfalla quasi si innervosì.
Alla fine parlò: «Insieme, possiamo aiutarci. Posati su di me, così tu porgerai le ali al vento ed io avrò di nuovo un fiore».
La farfalla si illuminò tutta di un sorriso.
I passeri accorsero ad aiutarli e unirono per sempre la farfalla al verde stelo.
Da allora ci sono farfalle che volano ed altre che, trasformate in fiori, si lasciano cullare sugli steli.
***
Nessuno e perfetto; abbiamo tutti bisogno di trovare negli altri quegli aspetti che migliorano,
rendono più completi, fanno felici, mettendo in comune le nostre qualità.
Per quanto poco, contribuiremo ad impreziosire la storia.
(di Don Ezio del Favero)
In
Sottofondo "One" - U2
(Dal
Blog di Alebi)
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