Non posso essere sola, 
mi viene a visitare 
una schiera di ospiti, 
non sono registrati, 
non usano la chiave, 
non han né vesti, né nomi, 
né climi, né almanacchi, 
ma dimore comuni, 
proprio come gli gnomi, 
messaggeri interiori 
ne annunciano l'arrivo, 
invece la partenza 
non è annunciata, infatti 
non sono mai partiti. 
Emily Dickinson 


Io so bene che dentro la mia stanza 
c'è un amico invisibile, 
non si rivela con qualche movimento 
né parla per darmi una conferma. 
Non c'è bisogno che io gli trovi posto: 
è una cortesia più conveniente 
l'ospitale intuizione 
della sua compagnia. 
La sola libertà che si concede 
è di essere presente. 
Né io né lui violiamo con un suono 
l'integrità di questa muta intesa. 
Non non potrei mai stancarmi di lui: 
sarebbe come se un atomo ad un tratto 
si annoiasse di stare sempre insieme 
agli innumerevoli elementi dello spazio. 
Ignoro se visti anche altri, 
se rimanga con loro oppure no. 
Ma il mio istinto lo sa riconoscere: 
il suo nome è Immortalità. 
Emily Dickinson 

 

Il suo volto era un letto di chiome,
Come fiori in un prato-
La sua mano era più bianca dell'olio
che bruciando alimenta le luci sacre.
La sua lingua era più tenera
dell'armonia che oscilla nelle foglie-
chi l'ascolta può rimanere incredulo,
ma chi ne fa esperienza crede.
Emily Dickinson

 

                               

 

 

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In sottofondo "Your song" di Elton Jhon