HO DIPINTO LA PACE
(di Tali Sorek - "La pace e la guerra") 



Avevo una scatola di colori 
Brillanti, decisi, vivi. 
Avevo una scatola di colori 
Alcuni caldi, altri molto freddi. 
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti. 
Non avevo il nero per il pianto degli orfani. 
Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti. 
Non avevo il giallo per la sabbia ardente. 
Ma avevo l’arancio per la gioia della vita, 
e il verde per i germogli e i nidi, 
e il celeste dei chiari cieli splendenti, 
e il rosa per il sogno e il riposo. 
Mi sono seduta ed ho dipinto la pace.

 



I BAMBINI GIOCANO 
(di Bertold Brecht)

 I bambini giocano alla guerra. 
E' raro che giochino alla pace 
perché gli adulti 
da sempre fanno la guerra, 
tu fai "pum" e ridi; 
il soldato spara 
e un altro uomo 
non ride più. 
E' la guerra. 
C'è un altro gioco 
da inventare: 
far sorridere il mondo, 
non farlo piangere. 
Pace vuol dire 
che non a tutti piace 
lo stesso gioco, 
che i tuoi giocattoli 
piacciono anche 
agli altri bimbi 
che spesso non ne hanno, 
perché ne hai troppi tu; 
che i disegni degli altri bambini 
non sono dei pasticci; 
che la tua mamma 
non è solo tutta tua; 
che tutti i bambini 
sono tuoi amici. 
E pace è ancora 
non avere fame 
non avere freddo 
non avere paura. 

 

Lettera di un occidentale ad un abitante di un paese in guerra (Alberto Capannini)



In sottofondo "Sunday Bloody Sunday" degli U2