...E non bisogna pensare che
siano cose che succedono per caso, no...e nemmeno per una questione
di diottrie, è il destino quello. Quella è gente che da sempre
c'aveva già quell'istante stampato nella vita.
Suonavamo perché l'Oceano è
grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare
il tempo, e si dimenticasse dov'era e chi era. Suonavamo per farli
ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio.
E sapeva leggere. Non i libri,
quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la
gente si porta addosso.
Non si capisce. E' una di
quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami
più. Quando apri un giornale e leggi che è scoppiata una guerra.
Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene di qui. Quando ti
guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo
all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse:
"A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
... A un quadro mica puoi chiedere niente!
Tutta quella città, non se ne
vedeva la fine...per cortesia, la fine, si potrebbe vedere la fine?!?!? E
il rumore..Su quella maledettissima scaletta era tutto molto bello..ed io
ero grande nel mio cappotto cammello, facevo un figurone, ed ero sicuro che
sarei sceso, garantito, non c'era problema... Ma poi...primo gradino,
secondo gradino, terzo gradino... Primo gradino, secondo gradino.. Non
fu quello che vidi che mi fermò, fu quello che non vidi...quello che non
vidi... Riesci a capirlo???.quello che non vidi... La cercai.. la cercai
ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto ma non c'era una
fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del
mondo...
Perdonami amico ma io non scenderò da questa
nave, non scenderò..al massimo, posso scendere dalla mia vita..."
Alzati da lì e vattene. E'
finita. Questa volta è finita davvero.
In sottofondo "Candle
in the wind" - Elton John
|