FUCK VITALOGY TODAY

Simone Battig

 

Tanta voglia di vivere, ma i dubbi, le incertezze, portano solo a ripensare al passato.

"Fuck Vitalogi Today" - Simone Battig

 

Dobbiamo disegnare le nostre esperienze nell'aria di una stanza.

 

La vita è una sospensione di tempo.

 

La mattina è un momento di equilibrio. Le ore scorrono senza sudare ma fino a sera è una lunga attesa. Si può fare colazione, si può mangiare o non mangiare a pranzo, si può dormire o non dormire un po' il pomeriggio, si può leggere. Si può o non si può fare, questo è lo spazio.

 

La vita è un risveglio dopo l'altro.

 

A volte credi di cavalcare l'onda che si arrampica nel cielo, l'onda potente, l'onda improvvisa. Mangia la sabbia ora che sei caduto.

 

Molti si concedono a pochi, ma comunque i sogni liberi hanno bisogno di essere controllati, perché spesso i nostri sogni calpestano quelli altrui. In realtà è proprio dal dolore che scaturisce il desiderio più intenso di gioia. Mi chiedo spesso come farei a capire perché dovrei cercare la felicità se non ci fosse il dolore. Non ci riuscirei. Perché il dolore è brutto, deforme, vigliacco e riesce a farti desiderare di non averlo vicino, di non provarlo mai più. Ma quando te ne liberi, è in quel momento che senti tutta la forza della felicità, è un'esplosione.

 

-Non credo.

-Che cosa?

-Che in fondo siamo tanto diversi da quelli che disprezziamo.

 

"Oggi è sicuramente oggi. Ieri era sicuramente ieri. Domani sarà domani o un altro oggi pronto a diventare un altro ieri."

 

A volte è difficile capire

 

Sai, per lei facevo di tutto e avrei continuato a farlo. Penso che se avessi potuto concentrare tutto il mio amore su di lei in una sola volta l'avrei uccisa. Se ora concentrassi tutto il mio odio in un singolo schiaffo...l'accarezzerei. Sofferenza e odio non sono proporzionali. Peccato

 

Provare indifferenza verso qualcuno è il sintomo di maggior disprezzo che si possa avere. Meglio odiare.

 

Vorrei sapere tutto di tutti, leggere nei pensieri, prevedere il futuro, vorrei dare sempre consigli giusti, vorrei trovare sempre le risposte, vorrei essere amato da tutti, vorrei amare come voglio, vorrei conoscere le cause di ogni cosa, vorrei fermare il tempo e guardare il tempo, vorrei vivere fino alla fine di tutto, vorrei sapere cos'è questo tutto...

 

Quando qualcuno piange dicono che gli angeli stiano ad ascoltare, perché le lacrime fanno un rumore strano, che li attira. Quando piange il cielo, nessuno lo sta ad ascoltare.

 

Io lo amo perché mi ha insegnato ad amare un po' più anche me stessa.

 

Lui c'era sempre quando ne avevo bisogno, quando avevo paura e avevo bisogno di essere accarezzata lui c'era. E' stato sempre dolcissimo. Quando parlava con me mi sentivo come dentro una coperta calda e morbida. Mi faceva ridere con le sue battute e mi faceva piangere per le cose dolcissime che diceva. Mi spediva lettere stupende, poesie, una volta mi ha dato una cassetta di un'ora con lui che parlava. Faceva ridere, ma è stata una cosa bellissima. La cosa più strana è che mi dava tutto, tutto quello che riusciva a trasmettermi e l'unica cosa che chiedeva era un po' di tempo per stare con me. Non mi chiedeva niente di più e io non lo accontentavo. Ho capito troppo tardi che quello che lui mi dava era la cosa più preziosa che potessi desiderare. Amore. Mi amava sul serio mentre io ero abituata a fingere.

 

Non si capiva molto quella sera. Non si capiva dove finivano le menzogne e iniziavano le verità, non si capiva dove finisse l'amicizia e cominciasse un sentimento diverso.

 

Me ne sto sempre lì, scoprendo di essere allergico a me stesso.

 

Mi piacerebbe avere tutto di tutto e poi provare ogni cosa fino a sentirmi distrutto.

 

O vivi emarginato dagli altri o ti comporti come loro.

 

Riesco a specchiarmi negli occhi di poche persone, ma ci riesco e la differenza con le altre è lì, in uno sguardo.

 

Era una sera semplice ma vera. Di quelle che passano troppo in fretta.

 

E' come se mi alzassi di uno o due metri da terra e vivessi lì. Questioni di prospettiva. Il mondo così è diverso.

 

- Per sempre e mai.

- Cosa?

- E' così che mi sentivo nei tuoi confronti. Avevo veramente paura di perdere tutto in te. [...]

- Tu hai mai pensato a cosa c'è veramente tra noi?

- Sì, diverse volte.

- E hai mai capito cos'è?

- No. Credo che non ci riusciremo mai. E' qualcosa che va al di là dell'attrazione fisica o mentale.

- e' qualcosa che è autosufficiente. Se noi siamo insieme o divisi, se ci siamo o non ci siamo non fa differenza, questa cosa resiste, vive.

- Possiamo chiamarlo amore?

- Non ne sono sicuro.

- Siamo destinati.

 

Ti hanno chiuso dentro un sacchetto della spazzatura, e non serve a niente gridare, nessuno sente la tua voce mentre tu ascolti tutte quelle degli altri. [...]. Annaspi e tenti di rompere il sacchetto.

 

Quello che stai cercando e credi di aver trovato, non esiste. O meglio, non può esistere per te.

 

Non è bello rendersi conto che la vita passa, che la gente passa. Se ti fermi a riflettere troppo rimani chiuso dentro un album da disegno. Disegni un po' di cose, magari molto belle, ma tutte circoscritte da un foglio uguale. Voglio spazio io.

 

Sono confuso, sapete? La mattina mi alzo e le cose importanti non sono le stesse della sera prima.

 

Ogni uomo lascia la vita come se l'avesse appena iniziata.

 

Io ho bisogno di voi. Non saprei fare a meno di voi. Perché con voi mi diverto, basta uno sguardo e ci capiamo al volo, mi piace il vostro modo di pensare, se ho dei problemi mi aiutate, se ho delle paranoie mi ascoltate. Ormai quando parlo con voi è come se parlassi allo specchio. Tante volte l'individuo che vedi nello specchio sembra che sia l'unico che capisca la situazione, i sentimenti ma lui non parla. E così ci siete voi. A voi posso dire cose che non posso dire a nessun altro, abbiamo i nostri segreti e ci accettiamo completamente senza riserve. E tutto questo scorre nella piatta monotonia o sinfonia. Pensiamo cose diverse, litighiamo, ci piace fare cose diverse. Alla fine un'unica cosa bellissima: noi.

 

A volte può essere meraviglioso quello che non si riesce a spiegare.

 

Forse vivere vuol dire attraversare una tale ragnatela di eventi che, alla fine, se il ragno non ti ha mangiato, sei contento comunque.

 

Sì, amiamo. E non sappiamo spiegarci cosa sia l'amore, a stento distinguiamo l'intensità del nostro sentimento. Io ora amo Lei, amo Lei come non amerò mai nessun'altra nella mia vita, di questo ne sono certo. Ma solo perché so di dover morire, perché so che Lei dovrà morire. Sono infinitamente esposto, sono carne viva. Che intensità avrebbe il mio amore per una singola persona, sapendo di poter essere perpetuato all'infinito nella molteplicità del tempo e dello spazio? Nessuna. Il mio amore non esisterebbe.

 

                           

 

In sottofondo la colonna sonora di Notting Hill