Un po’ di storia

Tutto nacque tantissimo tempo fa.

Nicola piangeva davanti ad una vetrina piena di giocattoli. Strillava così che non si capiva cosa voleva. I genitori, pur di farlo smettere, entrarono e comprarono una scatola. Questa scatola conteneva tanti mattoncini colorati ed incastrabili fra di loro. Da quella sera Nicola montava e smontava quei cubetti centinaia di volte al giorno, facendoli assomigliare ogni volta ad una forma diversa. Il tempo passava ed i mattoncini iniziarono a stancare. Adesso bisognava trovare un altro gioco per far sfogare questa passione di costruirsi tutto da solo. Il passo fu breve, la passione per la musica e la voglia di progettare tutto su misura, fecero il resto. Abbandonata la plastica e adottato il legno, iniziarono a nascere tante scatole di legno in cui montare altoparlanti.

Se avete letto fin qui significa che l’argomento vi interessa.

Buon proseguimento...

 

Non voglio insegnare niente a nessuno, anzi ho tanta voglia di imparare e di scambiare opinioni ed esperienze. Posso solo dire che autocostruttori di sistemi di altoparlanti si diventa pian-piano, io frequento le manifestazioni locali di Hi-Fi, trofei Hi-Fi Car, ascolto conserti di musica dal vero, preferibilmente musica acustica: quartetti jazz, blues e quando è possibile anche la classica cioè tutta quella musica formata da strumenti acustici, senza l’uso di microfoni ed amplificatori, (pianoforte, violino, contrabbasso, ecc…), suoni che arrivano direttamente all’orecchio. Proprio quest’ultimo non può correggere un progetto se non conosce il suono reale di uno strumento!!! Inoltre acquisto molta stampa specializzata e rompo le scatole ai negozianti di Hi-Fi. La passione per il PC e l’uso di qualche software specifico fanno il resto.

Ciao a tutti.

 

Avvertenze

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Conviene autocostruire?

Bisogna fare qualche premessa. Dobbiamo individuare due categorie di autocostruttori. La prima è quella con poca strumentazione da laboratorio, la seconda con un laboratorio ben fornito e soprattutto in grado di rilevare i parametri di un altoparlante, compresa la risposta in frequenza.

La prima categoria utilizzerà i parametri dichiarati dal costruttore e realizzerà il progetto. Per utilizzare driver con parametri di accompagnamento di una certa attendibilità, bisogna attingere a marchi di un certo livello e anche di discreto prezzo.

Tutto ciò significa che un progetto minino con 2 vie ed un cross-over decente, implica l’investimento di un discreto budget. Dunque non si riesce a far concorrenza a modelli industriali commerciali.

L’autocostruttore con idonea strumentazione, invece, ha la possibilità di misurare tutte le curve di un driver, e dunque realizzare un progetto utilizzando altoparlanti economici.

Quanto detto si riferisce a progetti entry-level.

Si ribalta la situazione, per progetti con l’impiego di budget alto. Sempre ipotizzando di aver utilizzato i driver al meglio e dunque aver ottenuto i migliori risultati all’ascolto, l’autocostruzione è molto conveniente, con rapporti anche di 1 a 3.

Esempio: budget progetto L.2.000.000, fascia commerciale con suono simile L.6.000.000.

 

Vantaggi e svantaggi dell’autocostruzione di sistemi di altoparlanti

 

Svantaggi

Dimestichezza con il DIY;

Realizzazione lenta, non è come andare in negozio e uscire con il sistema già bello è fatto;

Poco valore sul mercato dell’usato.

 

Vantaggi

Progetto su misura;

Materiali, finiture e robustezza del manufatto;

Interfacciamento con l’ambiente, con modifiche al cross-over.

 

(dicembre 1999)

 

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