Storia

La seconda rivoluzione industriale

La seconda rivoluzione industriale si sviluppa tra il 1850 e il 1870. Questa definizione è legata all’integrazione tra ricerca scientifica e innovazione tecnologica dalla quale nascono straordinarie invenzioni e applicazioni. La scienza è essenziale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico e per la crescita economica di un paese industrializzato. In questo periodo nascono sia le vie di comunicazione e sia la nascita delle strade ferrate, dando origine cosi il canale di Suez e il canale di Panama. Quanto mezzo di comunicazione più usato fu il Telegrafo, presto sostituto dal Telefono e dalla Radio.
Grazie alla crescita del commercio internazionale cresce anche la richiesta di materiale e macchinari per la costruzione di edifici e cosi si incrementa il commercio internazionale. I beni scambiati non sono solo tessuti e prodotti agricoli, ma anche minerali grezzi, macchinari e capitali da investire sul mercato internazionale. La disponibilità di capitali, e la voglia di aumentare la produzione in base alla crescente della domanda e la concorrenza, spingono gli imprenditori a fare nuovi investimenti, con l’obiettivo di produrre più beni a costi minori. Grazie all’innovazione tecnologica si era in grado di produrre prodotti totalmente nuovi e per arrivare a questi risultati era opportuno applicare la scienza e la tecnologia alla produzione. L’industria sfrutta le scoperte e i ritrovamenti del passato applicandoli alla produzione grazie agli ingegneri e tecnici specializzati. Il maggior protagonista della seconda rivoluzione industriale fu l’acciaio in quanto il carbonio lo rende resistente e facilmente lavorabile.I problemi che c’erano come la eliminazione del fosforo spariscono con l’invenzione di Thomas, che introduce nel ferro fuso del calcare basico che combinandosi col fosforo da origine a una scoria eliminabile dall’altoforno. Grazie a queste innovazioni alla fine degli anni 90 il costo dell’acciaio cala del 90%. I nuovi macchinari richiedono maggior quantità di energia motrice. Nel 1884 Parsons realizza una turbina che trasforma in lavoro l’energia cinetica del vapore e nel 1881 i fratelli Siemans creano a Goldanning la prima centrale elettrica pubblica d’Europa. Successivamente si rivela fondamentale anche l’invenzione della lampadina incandescente di Edison. I molti studi compiuti da Maxwell Hert sono le basi per l’invenzione del telefono di Bell e Meucci,da tutte queste invenzioni nascono beni che servono non solo al consumo, ma anche a produrre altri beni. Per aumentare la quantità e la concorrenzialità delle sue produzioni, l’industria decide di intervenire sull’organizzazione della produzione affermando l’’economia di scala, cioè la crescita delle dimensioni degli impianti e dei volumi di beni prodotti per tenere sotto controllo i costi . Taylor si occupò di studiare la realizzazione del lavoro al fine di evitare i tempi e di massimizzare la produzione al tempo minimo di lavoro. Il punto di arrivo fu la Catena di montaggio introdotta da Ford nella sua azienda. Cosi si passa dal capitalismo individuale al capitalismo collettivo, per capitalismo individuale occorrono capitali forniti dalle banche, mentre il capitalismo collettivo fa parte la società che affida la direzione dell’attività a un manager. Dal1870 al 1914 la produzione delle industrie cresce quindi il progresso di industrializzazione si espande in nuovi paesi.