Test montatura Sky Watcher NEQ6 Pro Synscan

 

 

 

Premessa

La montatura EQ6, costruita dall’azienda cinese Synta (proprietaria del marchio Sky Watcher), fece discutere fin dalla sua presentazione nel corso del 2001, in quanto era l’unica montatura con carico elevato commercializzata ad un prezzo inferiore ai 2 milioni di lire. Essendo che il prodotto iniziale era tutt’altro che a punto, la montatura è stata oggetto di svariate evoluzioni fino ad approdare al prodotto attualmente in vendita, siglato NEQ6 Pro Synscan.

 

Aspetto esterno e caratteristiche tecniche

La montatura NEQ6 ha un aspetto molto massiccio, le cui forme sono chiaramente ispirati ad un paio di montature che al tempo della sua presentazione erano abbastanza in voga: la Takahashi EM200 e la Meade LXD650. La colorazione bianca trovo si addica molto, tuttavia le prime versioni erano verniciate in nero opaco.

Il treppiede tubolare è realizzato in estruso d’alluminio e ha un aspetto abbastanza robusto in rapporto al suo peso: circa 8Kg. L’ampiezza è fissa (viene mantenuto aperto da un divaricatore) mentre l’altezza è regolabile da un minimo di 73 a un max. di 120cm.

Il corpo della montatura pesa 16.5Kg (senza contrappesi); tutti i componenti della sua struttura portante sono ottenuti per fusione e la qualità dell’assemblaggio appare soddisfacente. La testa equatoriale riporta la scala graduata della latitudine e ne consente la regolazione fine, possibile anche in Azimut.

Entrambi gli assi sono in acciaio; l’asse di AR è supportato da ben 4 cuscinetti volventi (uno di essi è un reggispinta conico) mentre 3 sono i cuscinetti sull’asse di declinazione. Anche le viti senza fine sono supportate da cuscinetti a sfera e sono registrabili. Le ruote dentate sono in bronzo. I motori sono del tipo Microstep da 64 passi al giro; considerando il fattore di demoltiplicazione dell’insieme corone/viti senza fine il tutto ha una risoluzione pari a 9.024.000 passi ogni rotazione di 360° di ciascuno asse. La montatura in oggetto è infatti dotata di computerizzazione di puntamento attivo degli oggetti denominato Synscan, caratterizzato dal seguente database:

 

 

per un totale di 13400 oggetti. La velocità di puntamento automatico è di 800 volte quella siderale (3.3°/secondo) non regolabile. Regolabili sono invece le velocità di puntamento manuale, correzione e di autoguida. L’inseguimento consta di 3 velocità preimpostate: Lunare, Solare e Siderale con in più la funzione di correzione dell’errore periodico (PEC).

L’alimentazione è in corrente continua compresa fra 11 e 15V.

Così come è commercializzata la NEQ6 è dotata si una slitta porta accessori con standard Vixen; una novità di questa versione "N" è la possibilità di avere (con sovrapprezzo) una slitta del tipo Losmandy. I contrappesi di serie sono 2 da 5,2Kg; la barra è del tipo a scomparsa nel corpo di declinazione. A corredo della montatura sono inoltre forniti:

 

 

Test sul campo

 

Montaggio

La montatura si installa in poco tempo e le operazioni da eseguire sono molto intuitive anche per i meno smaliziati. Una volta posizionato il treppiede si sistema la montatura avendo cura di rivolgerla verso il perno su cui forzano le viti di regolazione fine di longitudine, serrare la vite di fermo e il gioco è fatto. Subito dopo si deve posizionare il divaricatore del treppiede e bloccarlo con l’apposita vite. Le operazioni di montaggio terminano con l’istallazione del tubo ottico e dei contrappesi.

 

Condizioni della prova

La montatura in oggetto viene utilizzata per sostenere un OTA SCT Meade da 254mm con anelli Sky Watcher (quelli in dotazione al Newton 250mm della stessa Casa) + una barra a coda di rondine tipo Losmandy di produzione Tecnosky, per un totale di 15Kg. Per il corretto bilanciamento è stato aggiunto un terzo contrappeso da 5,2Kg oltre ai 2 di serie mentre per poter installare un telescopio equipaggiato con barra Losmandy è stata sostituita la slitta originale con un prodotto Geoptik.

Il carico dichiarato dal costruttore è di 18,5Kg, un dato che considero abbastanza corretto, semmai era il valore dichiarato nel 2001 che era palesemente ottimistico; si parlava infatti di 22Kg. Così caricata i tempi di stabilizzazione si sono dimostrati soddisfacenti; le vibrazione del classico “buffetto” si estingue in un paio di secondi a patto che la bilanciatura sia fatta a regola d’arte.

Ultimamente ho aggiunto in parallelo allo strumento principale un piccolo rifrattore William Optics Zenithstar 66SD dal peso superiore ai 2 chili, il che ha comportato l'aggiunta di un altro piccolo contrappeso autocostruito e avvitato all'estremità della bassa utilizzando una normale vite M12. La stabilità è rimasta su buoni livelli.

 

Accensione e uso

I collegamenti elettrici da realizzare sono solo 2: si collega prima la pulsantiera utilizzando l’apposito cavo con uscita a 9 poli e poi sarà la volta di un cavo di alimentazione. Di serie con la montatura è compreso un cavo per l’alimentazione 12V da presa accendisigari, qualora si disponesse di altre fonti di energia si dovrà provvedere in proprio alla costruzione di un cavo atto a collegarsi a una batteria da auto o ad un grosso alimentatore stabilizzato.

Una volta accesa la montatura è necessario inserire alcuni dati preliminari: data, ora locale, coordinate geografiche ed eventuale input ora legale. Fatto questo capita di illudersi che la montatura stia già inseguendo poiché durante il funzionamento emette un sibilo ma, ponendo l’occhio all’oculare ci si accorge che è ferma! Per iniziare l’inseguimento è necessario entrare nel menù TRACKING e selezionare la velocità desiderata (siderale, lunare o solare) e una volta premuto ENTER il sibilo cambia tonalità e la montatura inizia a lavorare… Un po’ come un’auto, non basta accendere il motore ma bisogna anche ingranare la marcia se ci si vuole muovere. Ho trovato invece molto intuitiva l’operazione di cambio velocità per gli spostamenti fini: è sufficiente premere il tasto RATE e selezionare la velocità desiderata.

La mossa successiva sarà quella di allineare la montatura col Polo e di settare il Synscan; per la prima operazione è necessario agire sulle regolazioni fini di latitudine e longitudine e mentre si aziona la prima che ho scritto occorre stare veramente attenti perché la vite è realizzata in un acciaio molto dolce che tende a torcersi facilmente in presenza di carichi pesanti. La sostituzione con una vite di buona qualità è senz’altro un’ottima mossa.

Il set-up del Synscan lo si esegue da menù selezionando se si intende praticare l’allineamento su una, due o tre stelle. Attenzione: questo sistema non è dotato di encoders ottici pertanto prima di eseguire il settaggio il Synscan non ha idea di dove guardi lo strumento e di conseguenza non si fa come la maggior parte dei GO-TO esistenti “seleziono la stella, la punto a mano e premo ENTER”... Il Synscan presume che la posizione di partenza sia quella con il tubo che osserva la Polare o giù di lì, per cui si seleziona la modalità, si sceglie una stella e premendo ENTER la montatura parte da sola alla volta di essa; una volta centrata usando i movimenti fini si ripreme ENTER e – qualora si sia scelta la modalita a una sola stella – apparirà la scritta “Alignment Succesful”. Da questo momento il Synscan è settato e può lavorare correttamente. Purtroppo l’allineamento non può essere attuato usando oggetti del Sistema Solare ma solo stelle e questo sarà un duro colpo per chi cerca oggetti diurni. Manca poi la possibilità di rivedere l’allineamento all’ultimo oggetto osservato.

La precisione di puntamento è risultata più che sufficiente e anche l’errore periodico (almeno nell’esemplare in mio possesso) ha mostrato valori superiori alle aspettative in quanto non è mai andato oltre metà disco gioviano, all’incirca + o – 12” se vogliamo esprimerci in cifre.

 

In sintesi

 

Cosa va

 

…E cosa non va

 

Giudizio complessivo

La NEQ6 non si impone certo traguardi lungimiranti come penetrare nel mercato delle montature di nicchia ma nonostante tutto è un prodotto degno di considerazione anche da parte di astrofili evoluti. Il rapporto qualità/prezzo la premia e le prestazioni pure. Restano da migliorare diverse pecche, alcune puramente veniali, altre meno. Tuttavia se si prendono con filosofia si va avanti comunque. A mio modesto parere la montatura è consigliata, anche se – vista l’ultima riduzione di prezzo – la “sorella” Celestron CGEM la insidia molto da vicino e con 400 euro di differenza si avrebbe un prodotto con progetto più fresco che mantiene intatti i punti di forza della NEQ6 ma senza ereditarne alcune manchevolezze.

 


 

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