Test telescopio KONUS KONUSUPER 150

a cura di Roberto Porta

INTRODUZIONE:

Il Konusuper 150 si presenta come un riflettore compatto supertrasportabile adatto sia alla fotografia a lunga posa che a quella in proiezione, dotato di una buona montatura e commercializzato ad un prezzo imbattibile.

E’ l’uovo di Colombo? Ora lo vediamo…

ASPETTO ESTERNO:

Le finiture sono a livello soddisfacente, spicca la colorazione "di marca" del tubo ottico, rigorosamente arancione lucido e molto compatto; gli fa eco la surdimensionata montatura alla tedesca denominata "Super Polar System" con treppiede in alluminio regolabile.

A corredo dello strumento viene fornito un cercatore 6x30 2 oculari PL da 10 e 17mm di buona qualità e un filtro lunare da 31.8 mm.

OTTICA:

Singolare la scelta ottica dei progettisti Konus per equipaggiare il Konusuper 150; si basa fondamentalmente sullo schema Newton con l’aggiunta di un doppietto moltoplicatore/spianatore di campo lungo il percorso ottico (esattamente tra lo specchio primario e quello secondario).

Il risultato è una focale di 1 metro in un tubo lungo meno di mezzo!

La lavorazione delle ottiche dovrebbe attestarsi su valori attorno a ¼ l RMS, sostanzialmente di buona qualità per un riflettore di questa classe.

Il diametro effettivo dello specchio primario è risultato di 151 mm mentre appare rilevante l’ostruzione dovuta alla presenza del secondario (0.37) , soprattutto appare ingiustificato lo spessore dei 4 raggi della crocera (4mm!).

Contrariamente a come accade in altri modelli di riflettori, la collimazione dell’ottica è possibili agendo solo sullo spechio primario.

Molto bello il focheggiatore, di generose dimensioni e dotato di vite di bloccaggio; curiosa la modularità di sistema adottata per questo componente che ricorre ad una filettatura interna alla quale si avvitano tutti gli accessori del caso, sia visuali che fotografici

MONTATURA:

La montatura alla tedesca Konus Super Polar System è praticamente la stessa che equipaggia alcuni modelli Celestron, Antares e Ziel.

La montatura in questione mi è parsa ben dimensionata sia per l’uso visuale che per l’uso fotografico; il tubo ottico pesa infatti meno di 5 Kg e il margine meccanico credo sia sufficiente per supportare anche un piccolo strumento di guida.

Entrambi i movimenti sono su corona dentata e vite senza fine, quindi senza alcun fondocorsa; i cerchi graduati sono però decisamente piccoli e poco leggibili in quanto quello di declinazione ha un indice troppo lontano dal cerchio e il nonio in AR non è il massimo della chiarezza.

La montatura è motorizzabile in entrambi gli assi ricorrendo al kit originale Konus #1702/1703.

Apprezzabile in compenso la presenza del cannocchiale polare, dei movimenti fini di stazionamento; è previsto lo spazio per il montaggio della bolla cilindrica, opzionale.

Il cavalletto in alluminio multisezione in dotazione permette regolazioni in altezza e ampiezza.

LA PROVA SUL CAMPO

La prova si è svolta la sera del 17-01-2000

Condizioni meteo: sereno, leggermente ventilato

Temperatura: +3°C

Trasparenza atmosferica: ottima

Seeing (Antoniadi): 3 (intermedio)

Fase lunare: 11° giorno (primo quarto avanzato)

Ebbene si, è probabile che in estremo oriente qualcuno sia stato in vena di miracoli, specie durante il progetto dell’ottica del nostro Konusuper; nessuno dopo aver osservato con questo strumento avrebbe il coraggio di pensare che alla base di tutto ci sia uno specchio sferico aperto a meno di f/3 con la focale "tirata" a 1000mm da un doppietto negativo!

Non fraintendiamo però, non potremo mai "metterci dietro" un APO fluorite o qualche altra diavoleria ottica del genere con il Konusuper 150 ma il suo valore va pesato in base alle soluzioni ottiche adottate, con parecchi nei sulla carta ma parecchi pregi in campo.

Per lo stazionamento termico sono stati sufficienti 15 minuti (un vantaggio tipico degli schemi aperti), purtroppo la collimazione non era al meglio e ha richiesto un breve intervento.

Osservando una stella luminosa appaiono molto evidenti gli anelli di diffrazione e i 4 "baffi" dovuti alla presenza della crocera portasecondario.

Peccato solo che il seeing della serata fosse stato un po’ inclemente e non mi ha permesso di sfruttare a dovere il telescopio.

GIOVE: un po’ disturbato dal vento in quota Giove mostrava senza problemi le 2 bande equatoriali e altrettante bande temperate già all’oculare PL 17 (59x), passando al PL10 (100x) si iniziava ad intravedere qualche dettaglio sul disco mentre aumentando ancora gli ingrandimenti era necessario attendere un raro istante di calma per scorgere i dettagli più fini.

L’ingrandimento massimo ottenibile in condizioni di seeing ottime dovrebbe attestarsi attorno alle 220/250 volte.

SATURNO: molto bello anche se un po’ tremolante il pianeta inanellato; evidente la divisione di Cassini e una vaga sfumatura alle anse (anello C) mentre sul globo si scorge facilmente una banda equatoriale più scura del resto del globo, tutto questo già ai 111x offerti da un OR9.

Utilizzando un SP6.4 (158x) il telescopio risentiva parecchio della turbolenza ma tutto sommato l’immagine de Saturno restava molto gradevole, specie se unita ad un filtro blu #80A.

LUNA: l’ideale sarebbe strato osservare al quarto esatto o vecchio di un giorno per portare un po’ al limite risolutivo il Konusuper; purtroppo quando il proprietario dello strumento si è deciso a sottoporlo al test la, la Luna era già di 11 giorno con parecchi dettagli oramai affogati nella luce solare.

Le immagini più spettacolari le hanno offerte il cratere Gassendi e il Sinus Iridium, ricchissimi di dettagli all’oculare SP 6.4 (158x) corredato dell’immancabile filtro lunare.

Proprio il Sinus Iridium è stato il principale oggetto di attenzione , specie le formazioni attigue (Cap Laplace, Montes Jura, le numerose gibbosità che danno sul Mare imbrium e il Montes Recti.

Risolti senza problemi il cratere "doppio" Fauth (a S di Copernicus), lo stesso Copernicus si mostrava abbastanza netto anche se mancavano le condizioni atmosferiche ideali per spingere a dovere sull’acceleratore.

FONDO CIELO: con una Luna così abbagliante non c’era molto da fare senonchè osservare gli oggetti più appariscenti.

M42 era comunque molto bella all’oculare PL32 (31x), con un campo reale superiore al grado mostrava una miriade di dettagli (nonostante la Luna) e tutte le stelle abbracciate dal campo non mostravano tracce di aberrazioni.

Stesso dicasi per le Pleiadi, che purtroppo stanno tropo a fatica nel campo del Ploessl; consiglio vivamente ai possessori di questo telescopio l’acquisto di un oculare con schema grandangolare (con campo apparente superiore ai 60°) da 25 – 30mm, vista la qualità del campo inquadrato.

Molto belli e risolti in stelle gli ammassi aperti M35, M41, M44, il doppio ammasso del Perseo, le Iadi e gli ammassi aperti dell’Auriga.

M15 era un po’ troppo "fumoso" e mal risolto a causa della scarsa altezza dall’orizzonte.

NOIE E INCONVENIENTI

Mi è sembrato che lo strumento soffrisse oltremisura la turbolenza atmosferica; svolgendo il parallelo le stesse osservazioni col mio Schmidt-Cassegrain da 20cm le immagini erano più ferme nonostante il maggior diametro.

C’è da chiedersi come mai però la Konus non abbia dotato questo strumento di una lastra ottica di chiusura come quella del suo predecessore Taurus (150mm, F=1300); ciò avrebbe sicuramente migliorato le già buone prestazioni.

Lo strumento poi era leggermente scollimato.

CONCLUSIONI

Sulla carta è uno dei migliori strumenti presenti sul mercato per rapporto qualità/prezzo/prestazioni, adatto sia al neofita di ampie vedute che all’appassionato che non vuole spendere una fortuna; meno di un milione e mezzo per un 150 Newton con tanto di esclusività ottiche mi sembrano un sogno.

I suoi maggiori rivali di mercato, vale a dire l’Antares Europa (L. 2.000.000) e il Vixen GPE R150S (L. 2.940.000) sono più esosi, specie il secondo (giustificato da un’ottica più curata e dalla supermontatura computerizzabile).

Indicherei personalmente questo strumento a coloro che intendono osservare un po’ di tutto, con una leggera predilezione verso l’osservazione degli oggetti del fondo cielo, anche fotografica, vista la bontà del campo inquadrato; nell’osservazione planetaria l’unico fattore che corre in aiuto è rappresentato dalla focale di 1 metro che permette di ottenere gli ingrandimenti che servono senza ricorrere alle lenti di Barlow, in quanto l’ostruzione e lo schema ottico aperto giocano a sfavore.

Certo che per un utilizzo a 360° dello strumento è necessario aprire un po’ di più il portafoglio a favore della motorizzazione e di altri 2 oculari di qualità, "obbligatorio" un LV corto (con focale da 4 a 6mm) e consigliatissimo un grandangolare a focale lunga (Panoptic, SWA e affini).

Un sacrificio che ripagherà!

Comunque sia sul mercato non esiste strumento più allettante…

La carta d’identità:

Costruttore: Konus

Modello: Konusuper 150

Prezzo: L. 1.495.000 (€. 772)

Importatore per l’Italia: Konus Italia Group, Settimo di P. (VR)

Diametro: 150 mm

Lunghezza focale: 1000 (f/6.6)

Montatura: equatoriale alla tedesca motorizzatabile in entrambi gli assi

Peso complessivo: 15 Kg

Pregi:

Difetti:

 

TUTTI I NEWTON 150mm A CONFRONTO

MARCA E

MODELLO

ANTARES

Europa

CELESTRON

C 150 HD

KONUS

Konusuper 150

KONUS

Konuscope 158

MEADE

Starfinder 6"

VIXEN

GPE R150s

TAL

Alkor-2

Diametro mm 150 150 150 158 152 150 150
Focale mm 750 1000 1000 1200 1200 750 1200
Ostruzione 0.31 0.37 0.37 0.25 0.25 0.33 0.25
Montatura Eq.Tedesca Eq.Tedesca Eq.Tedesca Eq.Tedesca Eq.Tedesca Eq.Tedesca Eq.Tedesca
Supporto Treppiede

alluminio

Treppiede

alluminio

Treppiede

alluminio

Treppiede

alluminio

Stativo a colonna Treppiede

legno

Stativo a colonna
Motore AR Opzionale Opzionale Opzionale Opzionale Di serie Opzionale Di serie
Motore Decl. Opzionale No Opzionale Opzionale Opzionale (*) Opzionale No
Possibilità

computer

No No No No Si, Magellan2 SI, Skysensor 2000 No
Oculari PL 25

PL 9

PL 20 PL 10

PL 17

K 25

K 9

PL 25 OR 12.5 S 42

SY 25

K 15

Fotografia Diretto/proeiz. Diretto/proeiz. Diretto/proeiz. Proiezione Diretto/proeiz. Diretto/proeiz. Diretto/proeiz.
Cercatore 6x30mm 6x30mm 6x30mm 6x30mm 6x30mm 6x30mm 6x30mm
Peso Kg 19 13 14 16 31 23 40
Prezzo Lit 2.015.000 1.770.000 1.495.000 1.500.000 3.210.000 2.945.000 2.400.000

(*) Solo con computer Magellan 2.