TEST TORRETTA BINOCULARE WILLIAM OPTICS BINOVIEWERS KIT

 

 

Premessa

 

William Optics è un produttore americano di materiale astronomico, dai telescopi rifrattori a svariati accessori, fra i quali vi è una torretta binoculare. L'esemplare testato è quello in kit, ossia la versione completa di oculari e accessori.

 

Aspetto esterno

 

Il Binoviewers è contenuto in un elegante cofanetto realizzato in materiale sintetico con al suo interno 2 semigusci in spugna antiurto presagomata proprio al fine di contenere il tutto. Il kit comprende – oltre alla torretta – un estrattore di fuoco 1.6 e 2 oculari William Optics 20mm WA66°.

Da un'analisi visiva emerge immediatamente che il Binovievers è molto ben costruito; le uniche parti realizzate tramite fusione sono i componenti dello scafo (verniciati in un elegante bianco a “buccia d'arancia) mentre sia il “naso” da 31.75mm che i portaoculari (con messa a fuoco individuale) sono pezzi “machined”. Il serraggio degli oculari utilizza un sistema a collare interno azionato da una vite di blocco.

 

Caratteristiche costruttive

 

La torretta cela al suo interno un gruppo di prismi per praticare lo sdoppiamento dell'immagine ottenendo 2 fuochi. I prismi sono dichiarati Bak4 e completamente trattati antiriflesso e per i quali viene dichiarata un'apertura libera pari a 20.2mm. La collimazione dei prismi è effettuata in fabbrica, come certifica l'adesivo del controllo qualitativo.

Il kit pesa esattamente 750g.

 

Il test

 

Per la prova ho utilizzato il mio telescopio, uno SC Meade da 10” f/6.3 con il quale ho praticato osservazioni di vario tipo, dal Sole in luce bianca al deep sky.

Prima di tutto è il caso di fare qualche calcolo in quanto con un simile aumento di tiraggio la focale del telescopio è destinata ad un incremento non trascurabile, il quale sarà la causa di un aumento degli ingrandimenti. Pertanto i 1600mm di focale originaria diventano circa 1800, considerando anche la presenza (virtualmente obbligatoria) di un diagonale astronomico da 2”, non tanto per il diametro quanto per la robustezza richiesta per sostenere adeguatamente un accessorio dal peso importante. Concludendo, con gli oculari da 20mm otterremo 90x.

I telescopi SC commerciali per via del particolare sistema di messa a fuoco basata sullo scorrimento dello specchio primario non presentano problemi di sorta per ottenere la corretta focheggiatura anche con un accessorio con tiraggio elevato; tuttavia i modelli aperti a f/6.3 presentano un'estrazione di fuoco minore dei più diffusi f/10 e riesco ad andare a fuoco al pelo!

Una considerazione sul peso che complessivamente tocca 750 grammi: in assoluto non sono uno scherzo ma va rimarcato che le torrette concorrenti in “ordine di marcia” sono più pesanti. E' comunque consigliabile un robusto diagonale da 2” qualora si intenda utilizzarne uno.

Gli oculari in dotazione sono risultati di qualità molto buona sia otticamente che meccanicamente.

 

Luna

Il primo oggetto celeste esaminato è stata la Luna, prossima al Plenilunio. La visione stereoscopica è a dir poco spettacolare e anche il dettaglio è sorprendentemente superiore a quanto si riuscirebbe a ricavare a parità di ingrandimenti nella classica visione mono. Il seeing cattivo viene in qualche modo mitigato e anche la percezione del colore pare più evidente, così come un leggero calo di luminosità nei confronti della visione monoculare.

Installando l'estrattore di fuoco la focale del telescopio viene moltiplicata per 1.6x; considerando anche i pochi cm che il diagonale da 2” estrae oltre il piano focale si otterrà una focale di 2650mm e gli ingrandimenti passeranno a 133x.

Osservando la Luna in queste condizioni l'immagine è risultata maggiormente fruibile, sia per il maggiore ingrandimento che per l'incremento qualitativo che l'estrattore di fuoco da al tutto, poiché la presenza di quest'ultimo permette allo specchio primario di lavorare in un posizione più favorevole. Nonostante le condizioni di seeing tutt'altro che favorevoli è stato facile osservare dettagli molto fini delle formazioni di Aristarchus e delle Marius Hills, prossime al terminatore. La visione binoculare è però molto redditizia anche nell'osservazione delle formazioni in pieno Sole che spesso sono indistinguibili nell'osservazione monoculare.

 

Sole

Il test è stato particolarmente severo durante l'osservazione solare, complici 3 meravigliosi gruppi di macchie. Per l'occasione ho utilizzato un filtro in Astrosolar lavorante in apertura decentrata di 78mm. La granulazione è immediatamente evidente fin dalla prima occhiata e i dettagli delle macchie sono inarrivabili nell'osservazione monoculare, a prescindere dell'ingrandimento utilizzato. A titolo puramente sperimentale ho utilizzato il gruppo ottico di un Barlow Meade 2x Apo la cui filettatura presenta il medesimo passo dell'estrattore 1.6x originale. L'ingrandimento è risultato molto elevato per via del tiraggio molto maggiore del tubo della Barlow, apparentemente ben superiore a 200x. Certamente in condizioni di seeing migliori potrebbe rappresentare un soluzione.

 

Pianeti

Marte è stato osservato solo fugacemente per via dell'ormai scarso diametro apparente che ne inibisce i dettagli mentre maggiore interesse ha suscitato Saturno praticamente in opposizione. Purtroppo con gli oculari di serie l'ingrandimento non era sufficiente per sfruttare le prestazioni ottiche ma a 133x si aveva ben chiara la panoramica dei dettagli fruibili fin dalla prima occhiata. La scarsa inclinazione degli anelli rende la Divisione di Cassini un bersaglio ambito, oltre che rendere maggiormente osservabili le bande sul globo. Rispetto alla visione monoculare è più facile la percezione dei colori ma l'effetto stereoscopico è meno evidente rispetto a quanto ho riscontrato nelle osservazioni lunari.

 

Deep-sky

Ho dato solo fugaci osservazioni ad alcuni oggetti ben visibili anche sotto cieli suburbani come M42 e i 3 ammassi nell’Auriga e sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla piacevolezza dell’osservazione binoculare.

 

Note sulla messa a punto

 

Non tutti sanno che accordare contemporaneamente i 2 occhi all'osservazione astronomica non è poi così scontato; possono sussistere problemi di “dominanza” (quando le prestazioni di un occhio sono palesemente superiori all'altro) oppure di allineamento degli oculari che, se non accordato alla nostra vista, ci regala un'immagine sdoppiata.

Mentre il primo caso è totalmente fisiologico, l'allineamento degli oculari è prettamente strumentale, pertanto è l'attrezzatura che si deve adattare alla nostra vista.

Pur non essendo grave come la scollimazione dei prismi (che genera una irrefrenabile “voglia di vomitare...”) l'allineamento degli oculari richiede un po' di pazienza, specie in presenza dei portaoculari “univoci” come quelli in dotazione alla Binoviewers che impongono di giochicchiare ripetutamente con gli oculari e le singole messe a fuoco fino a raggiungere la perfezione. Torrette concorrenti come la Baader Maxbright o la Burgess offrono portaoculari con serraggi più spartani (2 o 3 viti disposte a 120°) ma che offrono maggiori opportunità di personalizzazione sotto questo punto di vista.

 

Conclusioni

 

La torretta binoculare William Optics Binoviewers è un accessorio estremamente interessante per l'osservazione visuale assidua rivolta agli oggetti del Sistema Solare. E' otticamente prestante e ben assemblata, oltre che con un peso relativamente contenuto e un prezzo decisamente competitivo addirittura impensabile fino a pochi anni fa'.

L'acquisto è caldamente consigliato.

 

La carta di identità

 

Nome                                     Binoviewers Kit

Costruttore                            William Optics, USA

Costruzione                          Taiwan

Importatori                            Tecnosky, Felizzano (AL)

                                               Astrotech, S. Donà di Piave (VE)

Prismi                                    BaK4

Collimazione                         Possibile

Focheggiatura                      Individuale

Distanza interpupillare         Regolabile

Oculari in dotazione             2 William Optics 20mm WA

Altri accessori                       Estrattore di fuoco 1.6x

Prezzo (2008)                       Euro 239

 


 

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