Supersfida oculari:

Pentax XW5 contro Vixen LV-W5mm

 


 

Introduzione

 

Le focali corte sono la scelta eccellente per chi desidera forti ingrandimenti ma spesso questi oculari peccano di scarso campo effettivo e di una coercizione visiva notevole da parte dell’osservatore. Con l’arrivo degli schemi grandangolari ad alta estrazione pupillare questi fastidiosi inconvenienti sono stati di fatto eliminati pur mantenendo una qualità di immagine ai massimi livelli.

La prova in oggetto confronta quelli che forse sono i migliori oculari di questo genere con focale da 5mm: il Pentax XW e il Vixen LV-W.

 

Analisi dei contendenti

 

Pentax XW5mm

La costruzione dell’oculare è complessa sotto ogni punto di vista, ad iniziare dallo chassis dalla curiosa forma di fungo come il suo predecessore XL.

Purtroppo come già accennato non dispone di doppio diametro.

In realtà il “fungo” non è altro che un paraluce estraibile a piacimento in modo da essere posizionato ad hoc per le esigenze dell’osservatore. L’oculare decisamente pesante (390g) e ingombrante. Sul barilotto è presente la scanalatura di sicurezza.

Lo schema ottico è decisamente complicato e consta di ben 8 lenti fra le quali alcune in vetro a bassa dispersione, tutte trattate SMC e annerite sul fianco. L’oculare è di tipo “long eye relief”, cioè ad elevata estrazione pupillare, 20mm.

Il campo apparente dichiarato è di 70°.

 

Vixen LV-W5mm

Come progettazione è il più recente (assieme al fratello da 3.5mm) degli oculari Vixen LV-W.

La costruzione oltre che essere impeccabile è decisamente imponente; se comprendiamo anche la lunghezza del barilotto ci troviamo di fronte a un bestione alto oltre 10cm e pesante mezzo chilo! Fortunatamente è utilizzabile sia a 2” che a 31.75mm.

Superiormente spicca una bella conchiglia paraluce in gomma mentre il barilotto presenta la scanalatura di sicurezza (solo nel diametro 31.75mm).

Lo schema ottico presenta ben 8 lenti come il suo rivale di questo test, tutte trattate multicoated e annerite sul fianco; alcune lenti dello schema sono in vetro al lantanio.

Campo apparente dichiarato: 65°.

Estrazione pupillare: 20mm.

 


 

La prova sul campo

 

Condizioni della prova:

 

Gli oculari sono stati utilizzati su uno Schmidt-Cassegrain da 10” f/6.3 equipaggiato con diagonale a specchio da 2”; la focale passa da 1600 a 1730mm.

Calcoli alla mano si dovrebbero dunque ottenere 346x.

 

Al momento di inserire l’oculare nel diagonale abbiamo subito una sorpresa, l’unica negativa che ho trovato nel Pentax XW: non ha il doppio diametro! Come dire che un bestione da 4 etti deve essere usato a 31,75mm… una svista grave per un oculare di questo rango.

Nessun problema per il Vixen che si utilizza sia a 31,75 che a 50.8mm, ovviamente si opta per il diametro maggiore che è ben più rassicurante perché l’oculare “sbraccia” molto meno.

 

Rating:

 

= Ottimo

= Buono

= Sufficiente

= Insufficiente

= Scadente


 

Praticità d’uso

 

Pentax:    + 1/2          

Vixen:                    

 

Il Pentax XW5 è un oculare molto voluminoso e pesante; si maneggia molto bene anche con i guanti. Per fare i mestieri come si deve è opportuno ribilanciare il tubo se si usa questo oculare perché un aggravio di quasi 400g può non essere trascurabile, specie con montature non sovradimensionate.

Il paraluce regolabile con passo a vite è semplicemente sensazionale e unico in tutto il panorama mondiale; praticissimo soprattutto per i portatori di occhiali.

L’ottica di questo oculare soffre leggermente la parallasse, ossia della spiacevole “sparizione” dell’immagine non appena ci si scosta dall’asse ottico.

In tema di peso/ingombro il Vixen LV-W5 riesce a fare peggio del suo concorrente al punto di renderlo consigliabile sono a strumenti che possono permettersi di smaltire un aggravio di peso di mezzo chilo. Tuttavia si maneggia eccellentemente coi guanti, impossibile lasciarlo cadere per errore grazie anche all’ampia superficie gommata.

La comodità di osservazione è molto elevata grazie alla lente lato occhio decisamente grande e all’estrazione pupillare da 2cm, il tutto coadiuvato da un paraluce decisamente ben fatto.

 

Test stellare 

 

Pentax:              

Vixen:       + 1/2

           

Siamo di fronte alla “crema” degli oculari da 5mm al punto che è stato difficile trovare un oculare reference; il mio pur ottimo Meade PL5 serie 3000 (la serie giapponese, mica la robaccia che gira attualmente) non ha fatto la differenza, così come un Ortoscopico University Optics che otticamente andava come il Meade e in più era anche scomodo!

Sono state osservate stelle molto luminose per testare il contenimento dei riflessi, assolutamente esemplare nel Pentax, non ineccepibile nel Vixen. Sebbene decisamente migliore che in altri LV-W il 5mm lascia intravedere una debole traccia di ghost quando la stella è a ¾ di campo.

Nessuno dei 2 oculari ha manifestato tracce di distorsione e coma al bordo; avvicinando la stella a quest’ultimo vi sono state riscontrate tracce di cromatismo laterale, color “arcobaleno” nel Vixen, azzurro nel Pentax.

La luce diffusa è molto contenuta in entrambi gli oculari; tuttavia era evidente anche qui la superiorità dell’XW.

Focheggiando stelle meno luminose è stata osservata una figura di Airy pressoché perfetta in entrambi gli oculari.

 

Test Luna 

 

Pentax:            

Vixen:       

 

E’ probabilmente il campo prediletto per oculari di questo tipo che a dispetto di ingrandimenti molto elevati sfoggiano un campo reale invidiabile, mediamente di una volta e mezzo il campo di un semplice Ploessl che regala sensazioni degne di un fly-by più che da un’osservazione…

La nitidezza è travolgente per entrambi gli oculari. Io in passato mi sono più volte entusiasmato per quanto ho osservato in un Vixen LV-W8; ebbene i progettisti Vixen con la focale da 5mm hanno ulteriormente pestato l’acceleratore! Se si osserva con maggiore attenzione traspare anche qui una leggera superiorità del Pentax, il quale offre contrasti più definiti, specie se ci si allontana dal centro del campo. Il Vixen si difende alla grande dal punto di vista della comodità osservativi quando l’occhio”punta” dettagli fuori dall’asse ideale; il Pentax è un pelo più costrittivo, forse i 20mm di estrazione dichiarati sono un po’ ottimistici oppure è per via del maggiore campo apparente.

 

Test planetario

 

Pentax:    +LODE          

Vixen:       

 

Osservati Saturno e Giove.

Con 25cm di apertura e quasi 350x è imperativo attendere serate di buon seeing altrimenti si collezionano solo arrabbiature, a prescindere da qualità, prezzo e blasone di questi oculari!

Quando l’atmosfera si è decisa a collaborare lo spettacolo è di quelli mai visti. Entrambi gli oculari hanno sfoggiato prestazioni mozzafiato nell’osservazione dei dettagli dei 2 pianeti giganti. Il Vixen offre una tonalità leggermente calda che è risultata eccellente su Saturno che si mostrava più gradevole (anche se i dettagli erano identici) e calmo che non nell'oculare concorrente. Su Giove ho preferito il Pentax, col quale ho risolto con più facilità alcuni dettagli fini dell’interno della macchia rossa e delle 2 bande equatoriali; merito probabilmente della minor luce diffusa e della tonalità leggermente fredda.

 

Test Deep-sky

 

Pentax:     +1/2       

Vixen:       + 1/2

 

Per sfruttare oculari da 5mm nel profondo cielo mi sarebbe servita una focale più corta, perlomeno per evitare di litigare con 350x (!!).

Ingradimenti così alti sono troppi per la maggior parte degli oggetti celesti; ho osservato solo la parte centrale di M42 risolvendo con facilità disarmante la 5° stella del Trapezio, ho osservato il globulare M3 e la nebulosa planetaria Eskimo che è stato forse il più bell’oggetto diverso da Giove/Saturno osservabile in una notte senza Luna. Nessuna differenza sostanziale è stata rilevata tra i 2 contendenti, i quali si devono guardare solo da schemi ultra-grandangolari da oltre 80 gradi di campo apparente.

 


 

Conclusioni

 

Siamo di fronte all’eccellenza per quanto riguarda la focale di 5mm. Il Vixen LV-W è un eccellente oculare dalla pregevole ottica e dalla impeccabile realizzazione meccanica; se aggiungiamo che costa 210 Euro direi che è impedibile. Il Pentax ha un ottima – ma meno affinata del suo concorrente – realizzazione meccanica e probabilmente si porta in dote la miglior ottica disponibile al mondo in un oculare per astronomia di questa focale; certamente lo “stato dell’arte” costa più caro (350 Euro) ma può valerne la pena visto che un oculare del genere dura una vita e potrebbe rimanere insuperabile per... quasi altrettanto tempo!

 


 

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