Test oculare Baader Hyperion 17mm

 

 


 

INTRODUZIONE:

Baader Planetarium propone una serie di oculari a grande campo denominati Hyperion nelle focali 3.5, 5, 8, 13, 17 e 22mm. Il modello testato è il 17mm.

 

ASPETTO ESTERNO:

L’imballaggio nel quale è custodito l’oculare è decisamente voluminoso; è formato in primis da una scatola di cartone, la quale racchiude un astuccio in finta pelle che custodisce l’oculare. A prima vista l’Hyperion 17 ricorda l’omologo oculare Vixen LV-W sia per dimensioni che per tipologia costruttiva solo che il Baader sembra realizzato con meno cura, almeno per quanto riguarda la finitura esterna. Basti pensare che la verniciatura è più approssimativa e la stampigliatura di marchio e modello è stata eseguita in modo ben lontano dalla serigrafia che invece sfoggia l’oculare giapponese. Una cosa decisamente strana è infine il tappo parapolvere che è talmente lasco che sembra addirittura “buttato dentro per caso” nella confezione dell’oculare.

Parlando invece di lati positivi è utile citare il doppio diametro del barilotto (31.75 e 50.8mm) con la scanalatura di sicurezza presente su entrambi i diametri (è il primo oculare al mondo che vedo con questa particolarità!), l’abbondante rivestimento in gomma antiscivolo, un’eccellente conchiglia in gomma e un trattamento antiriflessi veramente notevole. Gli oculari Hyperion sono stati progettati anche per fotografia afocale per la quale il Costruttore ha in catalogo una nutrita serie di anelli adattatori; rimuovendo la conchiglia in gomma e/o il rivestimento in gomma sulla parte superiore esterna dello chassis si accede a 2 filettature che sono state previsto proprio per questo fine.

 

L'OTTICA:

L’ottica di questi oculari è decisamente complicata, ben 8 lenti. Il campo apparente dichiarato e di 68° per un’estrazione pupillare pari a 20mm; tali caratteristiche sono da ritenersi ormai nella norma per un oculare super wide, compreso anche il peso di ben 360g! Il trattamento antiriflessi è il famoso Phantom di Baader Planetarium e si presenta di un colore blu/verde molto scuro che fin dal primo colpo d’occhio pare faccia bene il suo dovere. Purtroppo manca l’annerimento sui fianchi delle lenti.

Per l’uso fotografico afocale, Baader consiglia la rimozione del gruppo negativo situato all’ingresso del sistema ottico e celato praticamente nel barilotto da 31.75mm; svitando quest’ultimo viene rimossa anche la flangia inferiore che parzializza parte della lente di campo e l’oculare diventa un 2 pollici “puro”.

 

IL TEST

Utilizzato con il mio Schmidt-Cassegrain 10” f/6.3 questo oculare sviluppa 95x per un campo coperto di 0,71°; è quindi un oculare adatto all’osservazione di oggetti moderatamente estesi del profondo cielo ma anche all’osservazione del Sole e della Luna in quanto permette l’inquadratura dell’intero disco solare/lunare.

Il primo oggetto ad essere puntato è stato proprio il Sole (filtrato con Astrosolar di Baader Planetarium), con impressioni più che positive sia per quando riguarda la nitidezza dell’immagine che per la comodità d’uso. Rimane un solo appunto che riguarda una certa univocità della posizione dell’occhio quando si eseguono osservazioni diurne: basta allontanarsi di qualche millimetro di troppo e il bordo si tinge di giallo e non ho ben capito se tale fenomeno è da ricercarsi nei giochi di riflessione tra la superficie esterna del nostro occhio e la lente frontale dell’oculare oppure proprio nello schema ottico particolarmente esigente sotto questo punto di vista. Da notare che tale fenomeno si riduce notevolmente usando un filtro colorato (tale provvedimento mi è stato suggerito in un forum di astronomia e a quanto pare funziona).

La Luna è un soggetto che ci sta molto bene nel campo dell’Hyperion 17 e probabilmente tale prestazione si può replicare anche con telescopi di maggiore focale (come gli Schmidt-Cassegrain da 20cm f/10) visto che nel mio si ottiene un bel margine nero fra Luna e bordo… Le aberrazioni principali mi sono parse ben corrette, solo un pizzico di curvatura di campo (che non riesco a stabilire se sia dell’oculare o dell’ottica del telescopio) ossia quando è perfettamente a fuoco al centro lo è meno al bordo e viceversa. Astigmatismo periferico e cromatismo extrassiale sono contenutissimi, in commercio ci sono oculare che costano il doppio che sono decisamente messi peggio sotto questo punto di vista!

Come prevedibile il trattamento antiriflessi è molto prestante in quanto non si generano ne immagini fantasma né flares di alcuna natura neppure puntando Sirio, Capella o Procione, muovendole alternativamente da centro a bordo. Mi sembra una prestazione notevolissima per un oculare di questo tipo.

Migliorabile invece la presenza di luce diffusa; per carità non è che ci troviamo di fronte a un filtro flou ma paragonando l’Hyperion 17 a un Meade SWA13.8mm e a un Vixen LV-W22 mi è sembrato meno “secco”. Tuttavia visto l’uso al quale è destinato, cioe l’osservazione di oggetti del profondo cielo, mi permetto di dire che la differenza è pressoché inavvertibile.

La prova sul campo si è infatti svolta su alcuni oggetti deboli del tardo cielo invernale, spingendo soprattutto sui numerosi ammassi aperti che hanno permesso di valutare la bontà del campo coperto da questo oculare, mentre è stata parecchio coinvolgente la visione di M42 sia “al naturale” che con alcuni filtri interferenziali.

Un cenno alla possibilita “modulare” della rimozione del gruppo negativo; è stata la conferma che tale utilizzo non è da consigliarsi per uso visuale in quando viene a scemare gran parte dell’estrazione pupillare e vengono introdotte aberrazioni intollerabili non appena ci si allontana dall’asse ottico.

 

 

CONCLUSIONI

L’oculare in oggetto si è rivelato un ottimo pezzo, soprattutto in relazione al prezzo da hard discount (129 euro) al quale viene commercializzato. E’ presto per promuovere l’intera serie (bisognerebbe provarla…) ma per quanto riguardi le focali lunghe in relazione al loro uso non esiterei all’acquisto. L’oculare va bene, è ben fatto e costa poco, difficile trovare di meglio se non spendendo almeno il doppio.

 

La carta di identità:

Modello: Hyperion 17 Modular eyepiece

Produttore: Baader Planetarium

Costruzione: Taiwan

Importatore per l'Italia: Unitronitalia

Prezzo: € 129

Diametro innesto: 31.75mm (1 1/4") e 50.8mm (2”)

N° elementi: 8

Estrazione pupillare: 20mm

Campo apparente: 68°

Trattamento: Phantom Multi Coated

Blackened: No

Conchiglia protettiva: Si

Scanalatura di sicurezza: Presente su entrambi i diametri

Peso: 360g

 


 

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