Il Messaggero Veneto 25.06.2002
Omaggio a Django e lezione di improvvisazione
Il gruppo di Gianni Coscia e lorchestra Phophonix hanno chiuso la fase
itinerante di Udin&Jazz
UDINE
Lultimo appuntamento della fase 1 ha toccato Cividale. In un bollente
Teatro Ristori (e pensare che la città longobarda possiede parecchie
piazze e corti molto più adatte ad un festival estivo) abbiamo potuto
ascoltare la prima orchestra di improvvisazione della nostra regione. Sorta
un paio di anni allEx Cerit di Pordenone (spazio occupato per protesta
contro la mancanza di luoghi dove far cultura ed arte), la Phophonix ha nel
proprio organico ben sedici fra i migliori musicisti dellavanguardia e
del free. Stiamo parlando di Lorena Favot (voce), Massimo De Mattia (flauti),
Luciano Caruso, Enrico Sartori, Bruno Romani, Giuliano Tull, Lorenzo Marcolina
(sax e clarini), Federico Cumar e Maurizio Cepparo (tromboni e basso tuba),
Fabio Sfregola (tromba e chitarra), Riccardo Bozzetto (chitarra), Romano Todesco
(fisarmonica e pianoforte), Giorgio Pacorig (pianoforte), Giovanni Maier (contrabbasso),
Ermes Ghirardini e U.T. Gandhi (batteria e percussioni).
Gestione collettiva e repertorio interamente originale (ogni compositore dirige
il proprio brano) fanno di questa orchestra una delle realtà più
particolari ed interessanti operanti nel nostro territorio. Movendosi con equilibrio
fra scrittura ed improvvisazione, questa formazione decisamente anomala trova
ulteriore forza nelle ottime capacità di ogni singolo musicista. A Cividale
abbiamo potuto apprezzare, fra le altre, una splendida travolgente esecuzione
di Heartquake di Maier e la vulcanica La nascita del genio di Massimo De Mattia.
Ma la ricchezza dei temi sempre azzeccati (molto bello Utopia di Romano Todesco)
e la complicità di buoni arrangiamenti ci fanno prevedere un futuro più
che positivo per la Phophonix.
Lomonima associazione culturale ha tra laltro in programma (il 6
luglio) un convegno di studi sulle orchestre di improvvisazione (alle 1, nella
sala musica Archè, retro municipio, di Codroipo) con i migliori fra critici
e giornalisti italiani. Seguirà lesibizione della stessa Phophonix.
Luca dAgostino
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Il Mattino di Padova 11.07.2002
IN FRIULI UN CONVEGNO E UN CONCERTO
Orchestra e improvvisazione, mix creativo
di Stefano Merighi
CODROIPO. Il convegno di studi sulle «Orchestre di improvvisazione»"
tenutosi a Codroipo (Udine) sabato scorso, terminato con il concerto in piazza
della Phophonix Orchestra, è un ulteriore tassello dell'intenso lavoro
che da anni in Friuli si sta realizzando su una certa concezione del jazz e
delle musiche affini. Regione ricca di talenti giovani e non, che hanno la caratteristica
di creare musica non convenzionale senza smanie di un successo visibile, con
spirito cooperativo e non competitivo, supportati spesso da istituzioni disponibili
al dialogo e a fornire le condizioni per una crescita dell'educazione musicale,
il Friuli sonoro è stato recentemente descritto in un prezioso volumetto
di Flavio Massarutto e Luigi Onori, Note di frontiera. Jazz in Friuli-Venezia
Giulia, che allega anche una bella antologia musicale in compact disc. E a questo
intreccio di produzione sul campo dei musicisti e riflessione parallela degli
operatori culturali e critici si ispirava la giornata di convegno, mirata a
puntualizzare il ruolo trainante delle orchestre nella musica contemporanea.
Claudio Sessa (ex direttore di "Musica Jazz") ha proposto un excursus
storico sulle orchestre jazz, collegando gli anni 20 e 30 di Fletcher Henderson,
Duke Ellington e Count Basie alle esperienze recenti di Sun Ra, Carla Bley e
Richard Abrams tentando di dimostrare la continuità della tradizione
africana-americana pur nella molteplicità delle estetiche e indicando
nell'eclettismo di oggi non solo una facile soluzione di sintesi ma anche la
possibilità di evolvere il sound orchestrale. Giuseppe Vigna si è
invece concentrato sulle "conductions" di Lawrence"Butch"
Morris, innovatore dei procedimenti di improvvisazione orchestrale, che plasma
la musica con una serie di indicazioni "segnaletiche" in cui la tradizione
orale soppianta il testo scritto in una continua sfida alle regole delle esecuzioni
di gruppo. Morris rappresenta il caso di un artista anomalo per qualsiasi tradizione
recente, ma il suo lavoro è ora ricercato da molte istituzioni musicali,
che gli commissionano (dagli Stati Uniti al Medio Oriente all'Europa) diversi
master class e workshop: il prossimo sarà a Nuoro all'inizio di settembre.
L'orchestra Phophonix, nata due anni fa come naturale "laboratorio sonoro"
che unisse molti solisti della zona, ha presentato i risultati delle sue recenti
sperimentazioni in piazza Garibaldi in un concerto gratuito molto apprezzato
dal pubblico. Le musiche ricercano un equilibrio creativo tra partitura e libera
improvvisazione, collegandosi alle orchestre europee di propositi affini, conservando
il profumo di melodie popolari confuso con l'energia del jazz. Il flauto espressionista
di Massimo De Mattia, i tromboni di Federico Cumar e Maurizio Cepparo, i cinque
sassofoni, la ritmica degli eccellenti Giovanni Maier e U.T.Gandhi garantiscono
una varietà d'accenti di bella espressività. Ciascun autore dirige
il suo pezzo, anche con enfasi gestuale. La musica creativa in Friuli trova
terreno fertile.