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Articoli/n°4 | |
IL PASSATO DI GUYBRUSH THREEPWOOD
di Danilo Puce(IENA)
Il seguente
articolo è scritto sotto forma di racconto, e seppure io sia
fermamente convinto delle idee espresse ne " IL SEGRETO DI MONKEY ISLAND", ho costruito questa storia
per dare una spiegazione non al MONKEY ISLAND GILBERTIANO, ma
all'intera saga di Monkey Island proseguita dalla Lucas! La Lucas
spiega che il finale di Monkey 2 è un semplice banale sogno di
Guybrush, ed io ho voluto dare una spiegazioni a tutti i sogni
del temibile pirata in Monkey 2, perchè anche il 3 ed il 4
abbiano senso. Mentre se
reputiamo veri Monkey Island solo l'1 ed il 2, leggete a
proposito l'altro articolo da me già menzionato.
Il vecchio galeone avanzava a vele
spiegate, in balia dei flutti del mare, che parevano, a tratti,
sollevarlo nel cielo, per poi inghiottirlo voraci nelle
profondità marine.
Immobile nella stiva, pensieroso come
sempre, stava il nobile e temibile pirata, Capitano John George
Threepwood. Era oramai da più di sessantasei giorni che aveva
iniziato questo viaggio alla ricerca di un segreto custodito in
unisola segreta e lontana, ma si rendeva conto che stava
solamente inseguendo una chimera. In sessantasei giorni nulla
aveva ottenuto dalla sua ricerca, ed erano più problemi ad
affliggerlo, che grandi scoperte.
Come la maggior parte dei Capitani, egli
doveva infatti vedersela con alcuni dei nemici più temuti dai
pirati: una bonaccia insistente che dominava la nave, ed un
equipaggio ribelle pronto ad ammutinarsi.
Immobile nella stiva, pensieroso come
sempre, stava il nobile e temibile pirata Capitano John George
Threepwood, e solo la sua dolce moglie Eloise ed i suoi tre
figli, riuscivano a portare conforto al suo cuore.
La bufera, intanto, andava aumentando,
portando allo sbaraglio il vascello di Threepwood.
Questi, nella fredda stiva, corrugò la
fronte e si toccò quellaccenno di barba che gli spuntava
dal mento; fu allora che, dopo uninterminabile silenzio,
Eloise gli rivolse la parola, risvegliandolo da quei brutti
pensieri.
Vedrai che si risolverà tutto
per il meglio---gli diceva la moglie con tono rassicurante---sono
sicura che tutto si risolverà
Eloise, cara moglie mia--- il
Capitano si rivolse allamata---Ti ringrazio, ma le tue
parole non confortano il mio cuore. Quando ho iniziato questo
viaggio per Monkey Island, sapevo anche io che andavo incontro
solo a sciagure. E come se non bastasse, lequipaggio cui mi
sono accompagnato è un rozzo gruppo di barbari. Essi trascorrono
la maggior parte del tempo a tracannare grog e a fare baldoria, e
non fanno nulla di fronte a questa temibile bufera! Sono certo
che stanno incolpando me di questo. Sono io, per loro, la causa
dellira degli dei del mare
Io li ho trascinati in
questa avventura senza ritorno, e loro vorranno la mia testa
.
LeChuck vuole la mia testa!
Christopher Frederick LeChuck faceva parte
dellequipaggio di pirati scelto da Threepwood per quella
missione. Era un pirata molto vecchio o, se giovane, che
dimostrava molti più anni di quelli che realmente aveva. Sin
dallinizio del viaggio, aveva cominciato a parlare male del
capitano e, prendendo le difese dei compagni, inneggiava spesso lammutinamento.
Seguendo questo pazzo non andremo
mai da nessuna parte!diceva a volte agli altri pirati,
o Vuole portarci in un luogo sconosciuto, dove ho
sentito che regnino le forze del male!. E così quella
sera di tempesta, LeChuck tenne unassemblea con il resto
dellequipaggio. Le sue parole erano fraudolente e colme dipocrisia:
Miei cari compagni---diceva---
sapete quanto a me sia sempre stato caro il benessere di tutti
noi. Sin dallinizio ho capito che quello con Threepwood
sarebbe stato un viaggio senza ritorno. Il nostro Capitano ci ha
ingannati. In questi giorni lho spiato di nascosto, ed ho
scoperto che egli è in realtà uno stregone
Uno stregone
Vodoo! Flaconi di scarlatti liquidi egli tiene nei suoi scaffali,
e con viscere e bulbi egli prepara pozioni mortali!. Così
disse LeChuck, e tutti credettero ai suoi falsi racconti; e
continuò: In verità vi dico, compagni. Iniziamo lammutinamento.
Decapitiamo il Capitano e bruciamone al rogo la moglie, sul
ponte. Offriamone al mare impetuoso i figli, poiché sia propizio
il viaggio di ritorno a casa, con tutte le sue ricchezze. Ma
prima mi sbarazzerò delle pozioni e dei talismani, fino a non
lasciarne traccia.
Nella stiva fredda, Threepwood pensava, ed
aspettava lora inesorabile della Morte, che era sicuro
sarebbe arrivata molto presto. Egli aveva tre figli, che molto
amava. Chuckie era il primogenito, forte e molto abile, come il
padre. Veniva poi il piccolo Guybrush Ulysses, ed infine
Samantha, ancora infante.
Fu quando latmosfera nella nave si
fece più burrascosa del mare allesterno, che egli prese la
sua decisione. E rivolgendo al primogenito parole colme di
commozione, disse: Chuckie. Tu sei molto maturo oramai,
e puoi prendere il mio posto nel Mondo. Avrai certo capito che io
e tua madre non abbiamo più via di scampo, ma voi, sangue del
mio sangue, dovete mettervi in salvo. Prendi con te il piccolo
Guybrush, e la dolce Samantha, e fuggi con loro su di una
scialuppa, mettendoti in salvo. Chuckie annuì,
trattenendo ogni emozione, contenendo quello strazio che aveva
nel cuore. Prese in braccio la piccola sorella e stava per
fare lo stesso con Guybrush, quando egli si ritirò allavanzare
del fratello, aggrappandosi stretto alla gonna della madre. Non
mi abbandonate. Non lasciatemi. Voglio stare con voi.
Così, mentre la madre tentava di consolarlo con dolci parole e
carezze, il padre decise di parlare al piccolo Guybrush, abbandonando
per un attimo il suo orgoglio di forte pirata.
Piccolo---disse----ti
ricordi quella volta, che siamo andati insieme alla giostre? E
abbiamo cavalcato insieme il Pazzo Bucaniere Rotante?.
Il piccolo Guybrush Ulysses annuì, confortato dal caro ricordo e
dalla figura paterna, e si asciugò gli occhi. Ebbene
Guybrush---continuò---io ti prometto che se tu fai il
buono e segui tuo fratello, tutto andrà per il meglio. Ci
salveremo ed un giorno, ti prometto, torneremo a cavalcare
insieme il Pazzo Bucaniere Rotante.
Guybrush
si consolò, si staccò dalla gonna della madre e seguì Chuckie.
Ti affido una spada, e ti auguro di non farne mai uso.
Ma ora, entrate in quella porta ed uscite dalla stiva della
cucina che porta direttamente sul ponte. Lì prendete una
scialuppa ed allontanatevi, furono queste le ultime
raccomandazioni fatte da John George al figlio Chuckie.
Magari
lo faremo davvero
---pensò il Capitano Threepwood, mentre lequipaggio
cominciava a sfondare lentrata della stiva---Magari lo
rifaremo un giro sul Pazzo Bucaniere Rotante. Un giorno, o in unaltra
vita. Oppure
..IN UN SOGNO!
Chuckie
era riuscito a percorrere la cucina, con la sorellina in braccio,
ed il fratellino per la mano. Trovò la botola e la varcò,
ritrovandosi nel ponte. Si guardò intorno, mentre la pioggia
batteva sulla sua testa, sperando di trovare la via libera
.Ma
non fu fortunato.
Di fronte a lui stava il temibile LeChuck,
che ghignava malefico. I due erano faccia a faccia, senza dirsi
una parola, con la pioggia che batteva sulle loro teste.
Poi Chuckie parlò.
Maledetto bastardo! E
stata tua lidea di questa rivolta scommetto!
Non agitare troppo quella
lingua, ragazzo. Potresti pentirtene replicò LeChuck
Sei solo un maledetto! Per colpa
tua mio padre sta combattendo contro un intero equipaggio! Io ti
ammazzo urlò Chuckie, estraendo la spada e
allontanando da sé Guybrush e la sorellina
Bene bene bene---anche
LeChuck estrasse la spada--- Vediamo se nelle tue vene scorre
il nobile sangue dei Threepwood. Mi aspetto molto da te. E poi,
siamo quasi omonimi. Ahr!Ahr!Arh!
I due pirati si fissarono a lungo, poi
cominciarono a battersi. Le due spade scintillavano nella notte,
scontrandosi e stridendo, mentre i fulmini, di tanto in tanto,
illuminavano il ponte.
Chuckie aveva imparato a tirar di scherma
dal padre, ma era più grande la sua rabbia, che la sua tecnica.
Guybrush osservava spaventato lintera
scena: vedeva il fratello indietreggiare per poi affondare
nuovamente, lo vedeva mentre veniva ferito profondamente al
braccio, lo vedeva sanguinare e urlare, per poi tornare,
rabbioso, a combattere.
Lo scontro continuava furioso, ma
improvvisamente LeChuck riuscì a sbaragliare il giovane
avversario, e con violenza affondò la sua spada nella gamba di
Chuckie.
Gli occhi del giovane Threepwood si
spensero per un attimo, poi egli cadde sul ponte, urlando e
sanguinando. Il braccio e la gamba feriti si staccarono dal
corpo, nellimpatto con il suolo.
Il piccolo Guybrush Ulysses era sconvolto.
Si avvicinò al fratello, piangendo. Tacque a lungo e poi,
confuso, riuscì solamente a dire, con langoscia nel cuore:
E colpa mia? E colpa mia se tu sei morto
Chuckie?. Chuckie sollevò la testa, e con un fil di
voce, lacrimando, si rivolse al piccolo per lultima volta.
M-ma che ti viene in mente Guy? E
s-solo che i nostri genitori mi hanno detto di portarti in salvo,
ma io non ce lho fatta
..A-a-abbi cura della tua
sorellina e
vendica il nome dei Threepwood. Diventa anche tu
un pirata, sconfiggi LeChuck, trova il segreto dellIsola
delle Scimmie e
.e
regna sui sette mari.Chuckie
non parlò più, non poteva, era morto.
In quel momento il cuore di Guybrush
affrontò una tempesta ben peggiore di quella che stava facendo
sbalzare la nave sui flutti. E colpa mia se tu sei
morto. Io sono un bambino cattivo. Rompevo sempre i giocattoli. E
colpa mia. E colpa mia!.
LeChuck era stato a vedere tutta la scena:
Che quadretto commovente disse con sarcasmo,
poi afferrò Guy e prese anche la piccola Samantha.
In quel momento lequipaggio usciva
dalla stanza del capitano. Avevano vinto, erano riusciti a
ribellarsi a John George, ed adesso gli scheletri dei genitori di
Guy, scuoiati e legati a pali di legno, venivano sollevati dalla
ciurma e gettati nel mare in tempesta.
Quella scena, quel momento, quel secondo
distrusse la mente di Guybrush Threepwood. Il suo cuore, la sua
mente, la sua anima subirono uno shock
.che non lo avrebbe
più abbandonato. Tutto cominciò a mischiarsi:
i genitori che lo avevano
abbandonato
..andare alla fiera e fare un giro
sul Pazzo Bucaniere Rotante
..il fratello Chuck morto, con
la gamba ed il braccio mozzati
perché era morto? Ah, sì,
perché lui rompeva sempre i giocattoli. Mamma e papà gli
avevano detto si salvarlo.
..Già, e mamma e papà? Due
scheletri
LeChuck
.Monkey Island
.Tutto
si confondeva, tutto girava vorticoso in lui. Erano troppe
emozioni per un bimbo della sua età, era meglio dimenticare,
dimenticare tutto. E magari ricordare quando si è più grandi.
Eh, sì, i grandi sopportano meglio le emozioni
.da grande
sarebbe dovuto diventare un pirata! Perché poi? Non se lo
ricordava già più.
Quando perse i sensi, in braccio a
LeChuck, questi disse: Bene ragazzi. Qui abbiamo finito.
Adesso possiamo anche impossessarci di tutte le ricchezze di
questa nave. Arrivati a terra venderò questi due mocciosi ad un
orfanotrofio. Ci guadagnerò dei soldi e loro potranno studiare e
crescere. Eh sì, sono proprio generoso. Andiamo in coperta ora,
qui fa troppo freddo. E sbattete in acqua anche questo mezzo
cadavere, qui.
Guybrush! Dove vai Guybrush! esclamò
Samantha. Ma Guybrush non la stava a sentire, era ancora intento
a tagliare le sbarre della finestra, con una lima. Non
dirmi che vuoi scappare! Non puoi lasciare listituto. Qui
abbiamo tutto quello che ci serve, e ci fanno anche studiare in
scuole prestigiose. La senti la suora, da grande potresti
diventare un ragioniere!. Mi spiace
piccola, io devo andare. Un giorno forse ci rincontreremo. Non ti
porto con me, sei ancora una ragazzina, è meglio che tu resti
qui
Come hai detto tu, questo è il tuo posto. Ma non il
mio. Io vado via e continuò a lavorare con la lima. Ma
dove? Dove vai via? disse la sorella.
E il mare che mi richiama
a sé---disse Guybrush--- Io
diventerò un pirata!