I FALSI DELLA SOMALIA ITALIANA |
Della Somalia Italiana sono in circolazione molti falsi, specialmente dei valori da 1 Rupia del 1920 e 1921, i più rari, della 1/2 Rupia del 1915 e 1919 e qualche esemplare anche del 1/4 di Rupia del 1913. Di queste monete, solitamente, è abbastanza facile riconoscere il falso, infatti è sufficiente controllare l'asse di rotazione della moneta. Nelle monete originali l'asse dei tre valori sopra menzionati è alla "Tedesca", tipo medaglia, rotazione di 0°, nei falsi, o almeno in tutti gli esemplari che sono riuscito a trovare e studiare, l'asse invece è alla Francese, rotazione di 180°, il rovescio è capovolto rispetto al dritto. Altre caratteristiche per identificare il falso è il peso oltre ad alcuni particolari della coniazione della moneta stessa.
Esistono anche dei falsi per i Bese, in questo caso non possiamo fare affidamento all'asse di rotazione, in quanto nelle monete originale l'asse è alla Francese, ruotato cioè di 180° rispetto l'altro lato, e purtroppo anche nelle monete false, sempre studiando e verificando quelle che mi sono capitate sotto mano, l'asse è ruotato di 180° rispetto l'altro lato, per cui l'unico parametro di comparazione è il peso ed i particolari di coniazione della moneta stessa.
In questo capitolo, con l'aiuto di un microscopio digitale, vengono messi a confronto alcuni particolari della moneta falsa con quelli di una moneta originale.
Iniziamo a vedere un 2 Bese del 1921, rarità R, coniato in 600.000 esemplari, valore di catalogo tra i € 30,00 (in condizioni MB) e i € 400,00 per una moneta FDC. In peso della moneta originale si aggira intorno ai 5 gr., variazioni di pochi milligrammi, il peso del falso è di 4,79 gr., la dimensione in millimetri dell'originale è di 25,00, il falso è leggermente inferiore, 24,94 mm. Differenze si riscontrano anche nello spessore, 1,40 mm. dell'originale contro 1,28 mm. del falso.
2 BESE 1921 - Originale |
2 BESE 1921 - Falso |
Notiamo subito che i caratteri sembrano limati, la ghiera interna, quella per intenderci che racchiude il valore, sembra una linea continua e non dentellata come si può notare nella moneta originale. La "R" della zecca sembra quasi una macchia. I caratteri sembrano leggermente più grossi. |
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Anche la ghiera esterna è differente da quella originale. I caratteri nella moneta originale sembrano più arrotondati, notare ad esempio la parte alta della "M" della scritta "SOMALIA". |
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Anche le scritte in arabo differiscono, notare ad esempio i punti (rombi), come nella moneta originale sembrano staccati, mentre nel falso sono attaccati. |
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Ed eccoci all'immagine di Vittorio Emanuele III. In queste immagini si nota come la moneta sia stata limata, non si riesce a vedere l'occhio di V. Emanuele, forse una mia impressione, ma anche il naso sembra diverso. |
Quello che segue è un confronto di due monete da 2 Bese del 1924, tiratura di 1.000.000 di esemplari, rarità R. Peso della moneta originale intorno ai 5 gr., quello della moneta falsa, 4,45 gr., dimensione della moneta originale, 25,00 mm. contro i 24,87 del falso. Differenze anche nello spessore, 1,40 mm.dell'originale contro 1,21 mm. del falso. |
2 BESE 1924 - Originale |
2 BESE 1924 - Falso |
Anche se la moneta falsa è molto rovinata, si vede che la ghiera interna è costituita da una linea continua, i caratteri non sono ben delineati come nell'originale. Il punto che separa la scritta "SOMALIA" in Italiano da quella in Arabo, sembra un punto, non si nota il fiore interno. |
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Anche la testa di Vittorio Emanuele III presenta diverse differenze, il naso, l'occhio e anche l'orecchio. |
Siamo arrivati alla monetazione in argento. Incominciamo con 1/4 di Rupia del 1913, classificata con rarità R2 e coniata in argento 916,16 in 100.000 pezzi. Il confronto verrà fatto con 1/4 di Rupia del 1910, pur avendo in collezione il 1/4 di Rupia del 1913 originale, ma purtroppo molto rovinato e non idoneo per un confronto del genere. In questo caso è stato molto semplice identificare il falso, infatti, come detto in precedenza l'asse di questo falso è ruotato di 180° (Asse Francese), anziché avere un Asse Tedesco rotazione di 0°. Altra caratteristica che lo ha identificato come un falso, il peso, 2,70 gr. contro i 2,92 gr. della moneta originale. Anche le dimensioni sono differenti, 19,16 mm. del falso contro i 19,00 mm della moneta originale. Ma passiamo a vedere il confronto fotografico, non badate ai colori, purtroppo i led del microscopio digitale sull'argento riflettono e quindi è uscito quel colore azzurrino che si può notare, ma quello che a noi interessa sono i particolari. |
1/4 Rupia 1910 - Originale |
1/4 Rupia 1913 - Falso |
Notiamo immediatamente la ghiera del bordo della moneta, nel falso si notano soltanto i punti, mezzi cerchi, nell'originale si nota un bordo ed i punti sembrano dei quarti di cerchio. I caratteri nell'originale sembrano molto più arrotondati rispetto a quelli del falso. Anche nella corona si possono notare delle piccole differenze, ad esempio i puntini che adornano la corona stessa, la croce leggermente più spostata dalla lettera "A". |
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Anche in questi particolari si notano differenze nei caratteri Arabi, ad esempio i puntini. Anche la "R" della zecca, sembra più, termine non appropriato, magra. Anche il roseto, in alcuni punti le foglie sembrano staccate dal ramo. |
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Qui si nota come la parola "VITTORIO" sembra essere più attaccata al bordo della moneta. |
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L'espressione di Vittorio Emanuele III nel falso sembra diversa, come diversi sembrano essere il naso e la bocca. Infine il mento sembra più grosso. |
Ora vediamo la 1/2 Rupia in argento. Anche in questo caso il confronto verrà fatto con una 1/2 Rupia del 1913 (Originale) ed una 1/2 Rupia del 1919 (Falsa). Come nella maggior parte delle monete false in argento della Somalia Italiana, anche qui riconosciamo immediatamente il falso dal suo asse, ruotato di 180° anziché non avere nessuna rotazione come nella monetazione originale. Il peso è leggermente superiore all'originale, 5,90 gr del falso, contro i 5,83 gr. dell'originale, anche il diametro è leggermente superiore, 24,36 mm. del falso, contro i 24,00 mm. dell'originale. |
1/2 Rupia 1913 - Originale |
1/2 Rupia 1919 - Falso |
Notiamo subito differenze nella corona. I pallini che la adornano sembrano staccati dalla corona stessa., la croce sembra leggermente più distanziata dalla lettera "A". |
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I caratteri sono meno arrotondati. Le foglie del roseto sono staccate dai rami così come le rose. La "R" della zecca è diversa dall'originale. |
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La ghiera del bordo è completamente differente dall'originale. | |
I due Vittorio Emanuele III sembrano avere due espressioni differenti, il mento è leggermente più grosso. L'occhio e la palpedra sono differenti. |
Passiamo ora al falso più riprodotto della Somalia Italiana, ovvero le Rupie del 1920 e 1921, rarissime, la prima è classificata come un R3, la seconda come un R5, a titolo di esempio la Rupia del 1920 in condizioni MB può arrivare ad un valore di € 3.000, se poi la si riesce a trovare in FDC, il valore può anche arrivare a € 13.000 (quotazioni prese dal catalogo Gigante del 2005). Il confronto lo facciamo tra una Rupia del 1912 (Originale) che mi sono aggiudicato ad una asta pubblica della "Artemide Aste Srl" e una Rupia del 1920 (ovviamente falsa). La prima cosa che si nota immediatamente è la rotazione dell'asse, nel falso abbiamo una rotazione di 180°, mentre nella moneta originale non vi è nessuna rotazione. Il peso della moneta originale è di 11,66 gr, il falso è di 10,62 gr, più di un grammo di differenza. La dimensione della moneta originale è di 30,30 mm., del falso è 30,53 mm.. Lo spessore è minimo, 1,97 mm. nell'originale, 1,94 mm. nel falso. Passiamo a vedere i dettagli con le immagini riprese con il microscopio digitale. |
1 Rupia 1912 - Originale |
1 Rupia 1920 - Falso |
I pallini che adornano la parte alta della corona in alcuni punti sono staccati. Il punto che sorregge la croce è più alto, la croce è più piccola e sembra più distante dalla lettera "A". Le parti interne delle lettere "A" sono più grandi, la base della "L" non è regolare. I punti della ghiera del bordo sono meno arrotondati. |
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Anche in questa immagine si notano i punti della ghiera del bordo della moneta meno arrotondati e più grossi. Non si riesce a vedere il punto dopo la "R" del segno di zecca, la stessa "R" è diversa. Il "2" della data è fatto con un carattere diverso. Notate a destra la foglia che è staccata dal rametto. |
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In questa immagine notiamo ancora di più come alcune foglie e rose siano staccate dal ramo centrale. |
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Nella firma dell'incisore notiamo la "R" e la "I" differenti, anche se di poco. Notare sempre la ghiera del bordo della moneta. |
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Il mento sembra più grosso, meno arrotondato. La bocca sembra quasi aperta ed i bassi non arrivano fino sotto al naso come si nota nella moneta originale. Lo stesso naso sembra a punta e non ben arrotondato. La parte interna dell'orecchio è più grande dell'originale. |
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Altro particolare della ghiera attorno al bordo della moneta. | |
In questo ulteriore ingrandimento, fatto a luce naturale, con i led del microscopio digitale spenti, ho ripreso il particolare della firma dell'incisore. Si può notare come sia meno marcata rispetto all'originale, ma non solo la firma, anche i caratteri che compongono ad esempio la parola "VITTORIO". Come avevo fatto notare in una immagine precedente, osservate bene la "R" di "GIORGI" e la ghiera esterna. |