Percorso di ceramica


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In Grecia la ceramica figurata raggiunse altissimi livelli d’arte. Già nella civiltà cretese sono di particolare eleganza i vasi di Karames(1800-1700 a.C. ca.) con motivi curvilinei in bianco su fondo nero, e i vasi dello “stile naturalistico”, ornati da animali marini con grande fantasia decorativa; di ceramica sono anche statuette femminili policrome con lunghe vesti a campana e giubbetto che lascia scoperti i seni. Alla fantasia e varietà decorativa dei vasi cretesi e micenei si sostituì, tra il X e il VII secolo a.C., il severo “stile geometrico”, che trovò la sua espressione più alta ad Atene nei grandi vasi funerari detti “del Dipylon”. Nel corso del VII secolo a.C. si diffuse in tutta la Grecia il nuovo stile figurativo orientalizzante, che ebbe i migliori prodotti nella ceramica “protocorinzia”, fabbricata a Corinto e ampiamente diffusa e imitata anche in Italia, con piccoli vasi decorati anche con scene figurate: ad essa seguì, negli ultimi decenni del secolo, quella “corinzia”, ornata di teorie animali. Ad Atene si sviluppò la ceramica detta “protoattica”, con più ampie scene tratte dal mito e dall’èpos omerico.
Nel VI secolo a.C. la ceramica corinzia continuò sino ad oltre il 540 con vasi anche figurati, mentre la contemporanea ceramica “laconica”, fabbricata a Sparta e diffusa anche a Taranto e a Cirene, si distinse per la leggerezza della sua argilla. Altri tipi di vasi furono fabbricati in centri della Grecia e delle isole, ma il mercato di tutto il mondo allora conosciuto fu dominato, dal 570 a.C., dalle fabbriche ateniesi della ceramica “attica”:quella a figure nere, in cui le figure erano dipinte in vernice nera sul fondo rossastro dell’argilla, fu sostituita, dal 530 a.C. in avanti, da quella a figure rosse, in cui la superficie del vaso è ricoperta di vernice nera lucente che risparmia solo le figure. Per la ceramica attica, più che per ogni alta classe di ceramica antica, si è potuto ricostruire la personalità di molti pittori vascolari (ceramografi); alcuni tra essi hanno apposto il loro nome sui vasi da loro decorati (talora insieme a quello del ceramista, cioè del vasaio), altri sono stati chiamati con nomi convenzionali. La ceramica figurata attica raggiunse il suo maggior splendore tra il 530 e il 480 a.C. circa e decadde nel IV secolo a.C.; la sua ultima fase è costituita da vasi policromi e a rilievo detti “di Kerè”. Già negli ultimi decenni del V secolo a.C. erano intanto sorte in Lucania e a Taranto fabbriche di vasi a figure nere che nel IV secolo a.C. assunsero uno stile più originale nella ceramica “italiota”, che si può suddividere in ceramica lucana, apula, pestana, campana, siceliota. Nell’età ellenistica i vasi figurati furono sostituiti da quelli a vernice nera o con sovrapposizione di colori (ceramica di Gnathia) o da vasi policromi a rilievo.
Accanto alla più famosa e diffusa ceramica greca si svilupparono diverse altre ceramiche locali; di quella etrusca sono tipici i “buccheri” (VII-VI secolo a.C.), caratterizzati dal colore nero dell’impasto e dalla superficie lucidata, spesso graffita o a rilievo. In età romana la ceramica artisticamente più pregevole fu quella “aretina” di età augustea, fabbricata ad Arezzo, con eleganti vasi a rilievo dalla vernice rosso-corallina; ad essa seguì la ceramica a rilievo detta “terra sigillata”, prodotta da fabbriche di varie regioni (le più famose erano in Gallia) che rimase in uso sino alla fine dell’Impero romano.

Ecco di seguito alcuni importanti esempi di ceramica appartenente al mondo classico.







Bisogna tenere presente, però, che la civiltà cinese fu probabilmente la più precoce nell'elaborazione di tecniche ceramiche e fin dai tempi antichissimi produsse manufatti di elevato livello artistico e tecnologico, esercitando un profondo influsso su tutti i paesi dell'Estremo e Medio Oriente e più tardi anche sull'Occidente.Uno dei motivi della peculiarità della ceramica cinese fu l'uso di impasti con cenere di legno, che richiedeva elevate temperature di cottura e davano superfici molto dure e coloriture tenui e raffinate. Al III e II millennio a.C. appartengono alcune culture neolitiche caratterizzate dalla ceramica con decorazione dipinta a motivi geometrici.E' documentato che proprio questo fu il periodo in cui iniziò la diffusione del tornio in queste zone dell'Oriente.Nei primi secoli dell'età cristiana si giunse alla creazione di un tipo di pasta molto prossima alla porcellana, che inizialmente era ricoperta di vernici colorate. Il tipo più famoso è il celadon dall'invetriatura trasparente blu-verde pallido, esportato anche nel Medio Oriente.Sembra che al periodo di T'ang (VII-X secolo) si debba la creazione della porcellana bianca, tuttavia gli esemplari più antichi in nostro possesso risalgono alla dinastia Sung (X-XII secolo). Con l'occupazione mongola (XIII-XIV secolo) fu introdotto in Cina dalla Persia il minerale di cobalto (blu maomettano) e la decorazione pittorica venne eseguita sotto l'invetriatura. Nacque così la porcellana "bianca e blu" destinata ad avere enorme sviluppo sotto i Ming (XIV-XVII secolo) e ad influire largamente sulla produzione occidentale del XVIII secolo con i suoi colori e motivi decorativi (crisantemi, fiori di loto, nuvole, draghi, uccelli,.... In seguito furono prodotte porcellane policrome smaltate di altissima qualità che in Europa furono conosciute con i nomi di "famiglia rosa", "famiglia nera", "famiglia verde". Nel complesso le arti ceramiche rimasero allo stato primitivo fino a quando artigiani cinesi nel XIII secolo e coreani nel XVI secolo introdussero tecniche più perfezionate e aprirono forni nelle zone più ricche di caolino. Celebri le fabbriche di Seto, Karatsu, Satsuma, Arita o Imari, Kutani. Centri antichissimi di produzione ceramica furono anche l'Iran, l'India, la Mesopotamia, e inoltre l'Egitto, che ebbe una produzione ceramica fin dal Neolitico e raggiunse un alto livello tecnico nell'Eneolitico, passando da decorazioni geometriche ad elementi floreali stilizzati e anche a rappresentazioni di animali(coccodrilli, ippopotami, ...). Di seguito, vi sono alcuni esempi di antica ceramica orientale.






Breve excursus sull'arte di plasmare il materiale argilloso

Copyright©2005 Silvia Battaglia