Penelope, una Boston Terrier ... speciale.

Mi chiamo Penelope (Pepy per gli amici) e sono una simpatica ed affettuosa Boston Terrier.

La mia razza deriva da incroci progressivi tra Bulldog inglesi, Terrier inglesi e Bulldog francesi. Sono abbastanza comune negli Stati Uniti d'America ed in Canada, in Europa invece sono piuttosto rara e molti mi scambiano per il mio cugino il bulldog francese o per un carlino.

Sono nata a Padova l'8 Gennaio 2006 da mamma norvegese e papà americano. Loro come pure i miei nonni sono tutti campioni internazionali di bellezza, io però sono nata con un occhietto celeste ed uno marrone e per questo non posso partecipare alle gare di bellezza, ma non mi interessa, sono contenta così.

mamma papa' nonna nonno

Ero l'unica nella cucciolata, mia mamma non aveva latte per cui sono stata allattata al biberon dal mio allevatore Loris, un grande.

A due mesi sono venuti a prendermi da Milano i miei proprietari, Roberto e Maria Teresa, mi sono quindi traferita con loro. Sono stata fortunata perchè sono molto gentili, non mi fanno mancare niente, mi hanno viziata ... il giusto, mi vogliono un gran bene e anche io a loro.

A nove mesi ho avuto il primo calore e proprio l'ultimo giorno durante una passeggiata ho incontrato Suki, un altro Boston come me. Abbiamo cominciato a giocare, ma in un momento di distrazione dei nostri proprietari Suki mi è saltato addosso. Hai voglia a dire che Suki era già anziano, aveva 10 anni, con poche possibilità e che ci volevano almeno 20 o 30 tentativi. Alla prima volta sono rimasta incinta.

Ho fatto l'ecografia, erano due cuccioli, e dopo esattamente 60 giorni ho partorito. Notoriamente il parto nei Boston è molto difficoltoso e anche pericoloso sia per la mamma che per i cucciolini, la difficoltà deriva dalla testolina grossa e dal musetto schiacciato, possono facilmente soffocare.

Comunque mi sono preparata bene, ho girato la mia cuccia verso un angolo del salotto per avere più intimità, ho portato tutti i miei ossicini, pelouches e giochini per rendere il tutto più piacevole. E' stato molto duro e faticoso, la prima cucciolotta, una femmina, è uscita bene, ho mangiato la placenta e ripulito tutto. Il secondo invece prima non voleva uscire poi è uscito solo a metà e mi è rimasto a penzoloni per dieci minuti, che dolore. Alla fine è uscito anche lui, un maschietto piuttosto grosso, però non ce l'ha fatta, forse non riusciva ad uscire perchè era già morto. Quando è arrivata Cristina la veterinaria non c'e stato proprio niente da fare.

La cucciolina l'abbiamo chiamata Vittoria, diminutivo Vicky, perchè è stata una vittoria la sua nascita.

Man mano che Vichy cresceva era sempre più carina. Quando andavamo a passeggio insieme, la gente si fermava e ci faceva i complimenti, noi ricambiavamo con affetto e bacini. Il fatto di essere in due ci faceva sentire forti e spavalde, qualche volta eravamo un po' troppo esuberanti con gli altri cagnolini e non avevamo paura di nessuno.

Questi sono i miei video di quando giocavo contenta con Vicky

Una brutta mattina di Ottobre quando Vichy aveva appena 9 mesi, dopo aver fatto la nostra consueta passegiata stavamo rientrando a casa ed eravamo fermi al semaforo rosso quando s'innescano una serie incredibile di circostanze sfortunate.

Il moschettone del guinzaglio di Vichy si sgancia, essendo il semaforo rosso la strada era libera, Vichy vede dall'altra parte della strada un cagnolone (con cui aveva giocato poco prima nel recinto), il quel momento scatta il verde, le macchine partono, Vichy attraversa la strada e viene presa in pieno dalla prima macchina che passa.

La macchina non si ferma, in compenso si fermano 5 persone giovani che hanno visto la scena, tutte indipendenti l'una dall'altra. Tra queste cinque persone ben due erano veterinarie. Purtroppo non abbiamo potuto fare niente, colpita alla testa, ascoltando il cuore che rallentava, la sua agonia è durata solo 30 secondi.

Per una settimana piangendo l'ho cercata in tutti gli angoli della casa, sentivo il suo odore, speravo che prima o poi comparisse gioiosa come al solito ma la mia piccolina non c'era più. Per cinque mesi non siamo più riusciti ad attraversare quel semaforo che pure era sotto casa nostra.

Con il passare del tempo mi sono ripresa, ho fatto tanti amici in zona, soprattutto con gli esseri umani, perchè sono molto affettuosa e socievole. Mi basta poco per scioglierli. Anche tra i cagnolini ho tanti amici che incontro in zona o al parco.

Piera Smillo Scank Fester e Tea

Adesso qualche foto mia

da sopra destra sinistra centro allungata

Purtroppo non ho ancora imparato a leggere ed a rispondere alle e-mail, con il computer sono un pò negata, però vi lascio l'indirizzo di Roberto roby.brogi@libero.it, penserà lui a tenere i contatti per me.

Un caro bau-bau a tutti. Penelope