All'interno dell'opuscoletto, oltre a stabilire la quantità di campane presenti nelle torri campanarie delle chiese di Ciminna, mette in evidenza le varie iscrizioni in esse contenute dove si possono apprendere notizie come la data di realizzazione, eventuali committenti, oppure contengono veri e propri salmi da dedicare ai santi, ma soprattutto si può risalire alle maestranze che hanno realizzato l'opera dal XV al XX secolo. Si segnalano: gli Arena e i Musarra di Palermo, I Galbato e i Messina di Tortorici, gli Arcuri e Lo Cascio di Burgio, i Benaccolto di Enna e i Vabuazzo di Catania.