ARMAMENTO

 

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a) Cannoni 460/45

            Proiettile AP (Armour Piercing)

            Proiettile HE (High Explosive)

            Proiettile 'San Shiki' model 3

            Carica di lancio

b) Cannoni 155/60 'Nendo Shiki'

c) Cannoni antiaerei

d)Evoluzione dell'armamento nel tempo

 

 

 

 
a) Cannoni 460/45


I  cannoni da 460/45mm (18.1in) 45 calibri, frutto di anni di studi e test da parte dei tecnici giapponesi, sarebbero dovuti essere in origine istallati sulle corazzate classe Tosa del "progetto 8-8" mai realizzato . 

In realtà non furono i cannoni più potenti costruiti dai giapponesi perchè fu parallelamente sviluppato il cannone calibro 480mm (18.9in) ed anche il mostruoso cannone da 510mm (20in). Quest'ultimo, denominato 'Shisei Ko Ho' (cannone sperimentale A), fu costruito in due soli esemplari alla fine del 1941 e nello stesso anno furono anche eseguiti alcuni esperimenti per determinare le caratteristiche delle torri binate (non era possibile armare torri trinate con canoni da 510mm  perchè sarebbero risultate così grandi e pesanti da poter essere imbarcate solo su una nave ben oltre le 100,000 tonellate): ognuna avrebbe assorbito un peso di più di 2,800 tonnellate il che avrebbe costretto a portare il dislocamento della nave che ne avrebbe imbarcate tre ad almeno 90,000 tonnellate. Inoltre tenuto conto dell'enorme calibro previsto furono anche studiati nuovi sistemi per la movimentazione ed il caricamento dei proiettili (quello perforante doveva avere un peso di 1,950Kg) così come furono approntati modelli in scala reale dei depositi munizioni con relativi meccanismi di movimentazione.

Comunque i cannoni da 460mm furono i cannoni operativi navali più grandi.  Il progetto e la costruzione di questi cannoni portò a costi enormi ma la Marina giapponese voleva rendere ogni singola nave così potente da non temere gli avversari. Essi superavano infatti nettamente per potenza e gittata i cannoni da 406mm (16in) di cui erano dotate la corazzate americane più moderne. Solo un altro cannone di una marina non giapponese aveva avuto un calibro del genere in dotazione: quello da 457mm (18in) adottato per brevissimo tempo dalla marina britannica nel 1915 sugli incrociatori Furious

Questa immagine da l'idea della grandezza di tali cannoni da 460mm e delle navi classe Yamato. Cliccare per ingrandire [.jpg 340Kb]

Lo sviluppo del 460/45 fu portato avanti assieme allo sviluppo di nuovi strumenti ottici che permettessero di mirare con efficacia anche alla massima distanza raggiungibile dal proiettile, giunse a termine nel 1939 grazie all'impegno del team ingegneristico del dott. Hada e la loro costruzione iniziò nel 1939-40. Ne furono prodotti 27 di cui 18 montati sulla Yamato e sulla Musashi. Due di questi cannoni furono catturati intatti dalle forze di occupazione americane e furono portati per condurre dei test al Dahlgren Proving Grounds in Virginia, USA.

These guns had an unusually complex construction, perhaps reflecting the difficulty in manufacturing such a large caliber.  The A tube, designated as 2A, had the 3A tube shrunk on for somewhat over half the length from the breech end.  This assembly was then wire-wound and had a layer of two tubes shrunk on for the entire length, followed by a two-part jacket at the breech end.  The various tube locating shoulders were fitted with Belleville spring washers, presumably to lessen stress concentration and "steel choke" problems.  This feature was similar to many Vickers designs which used cannelured rings.  The inner A tube, known as 1A, was radially expanded into place by applying hydraulic pressure in three separate operations.  The inner A tube was rifled after it was in place.  There were also a short breech ring and a breech bush screwed into the 3A tube.  The breech is believed to have been a Japanese version of the Asbury type with a Welin breech block.  A great disadvantage of this type of construction was that the gun could only be relined by completely boring out the inner A tube.

Foto scattata durante l'allestimento
Cliccare per vedere l'intera fotografia estesa da cui questo particolare è stato tratto.

Foto della torre trinata poppiera della Yamato scattata a Kure il 20 settembre 1941 ad allestimento quasi ultimato.
Uno dei cannoni da 460mm. ha la massima elevazione a 45°.
Notare le protezione di canapa bianca sulla punta dei cannoni.
La portaerei che si intravede a destra è la Hosho.

La torretta tripla (vedi foto sopra) pesava 2,774 tonnellate ovvero circa il peso di un intero grosso cacciatorpediniere.

Mount / Turret Data
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Designation Yamato class:  (3) three-gun turrets
Weight  2,730.2 tons (2,774 mt)
Elevation -5 / +45 degrees
Elevation Rate 10 degrees per second
Train about +150 / -150 degrees
Train Rate 2 degrees per second
Gun recoil 56.3 in (1.43 m)
Loading Angle +3 degrees
Notes:  These mountings had a unique sliding cross-head for the elevating cylinder anchor point.  This could be set to allow either -5 to +45 degree elevation or +3 to +41 degree elevation.  The advantage of this was that the latter setting meant that no locking pins had to be inserted to hold the guns at the loading angle, the operator merely kept the controls at the "depress" position until an indicator showed him that loading was complete.  This sped up the loading cycle and, as shown in the range table above, cost very little in maximum range.

 

Gun Characteristics
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Designation 46 cm/45 (18.1") caliber Type 94 (Model 1934)
Ship Class Used On Yamato Class
Date Of Design 1939
Date In Service 1941
Gun Weight 162.4 tons (165 mt)
Gun Length oa 831.9 in (21.130 m)
Bore Length 815 in (20.700 m)
Number Of Grooves 72
Length Of Rifling about 806 in (20.480 m)
Chamber Volume about 41,496 in3 (680 dm3)
Rate Of Fire 1.5 - 2 rounds per minute
Note:  At an elevation of 3 degrees, a firing cycle of about 30 seconds could be achieved.  However, this would equate to a range of no more than 6,560 yards (6,000 m).  The additional elevation and depression times required to reach an elevation of 41 degrees increased the firing cycle by 11 seconds.  As can be seen in the Range Table below, most ship-to-ship actions would rarely exceed an elevation of 20 degrees, so an intermediate time of 35 seconds would seem to be reasonable.

 

 

 

Ecco i dati balistici del cannone 460/45: 

Elevazione (gradi) Gittata (m) Tempo di volo proiettile(secondi)
10° 16,800m 26''
20° 27,900m 49''
30° 35,800m 70''
40° 40,700m 89''
45° 42,000m 99''
 

Gittata

Elevazione Gittata del proiettile AP 1,460 kg (3,219 lbs.) (m) Velocità all'impatto (m/s) Angolo di caduta
2.4 gradi 5,470 yards (5,000 m) 2,264 fps (690 m/s) 3.3°
5.4 gradi 10,840 yards (10,000 m) 2,034 fps (620 m/s) 7.2°
8.6 gradi 16,400 yards (15,000 m) 1,844 fps (562 m/s) 11.5°
12.6 gradi 21,870 yards (20,000 m) 1,709 fps (521 m/s) 16.5°
17.2 gradi 27,340 yards (25,000 m) 1,608 fps (490 m/s) 23.0°
23.2 gradi 32,810 yards (30,000 m) 1,558 fps (475 m/s) 31.4°
30.0 gradi 39,180 yards (35,830 m) --- ---
40.0 gradi 44,510 yards (40,700 m) --- ---
45.0 gradi
(massima elevazione possibile in torretta)
45,960 yards (42,030 m) --- ---
48.0 gradi 46,050 yards (42,110 m) --- ---
50.0 gradi 45,790 yards (41,870 m) --- ---
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Penetrazione corazza del proiettile 460mm AP (1,460 kg) a 780m/s all'impatto
Distanza Cintura verticale corazzata perforata Ponte corazzato orizzontale perforato
0 m (0 yards)
864 mm (34.01")
-               
20,000 m (21,872 yards) 
 494 mm (19.43")
109 mm (4.30")
30,000 m (32,808 yards)
360 mm (14.19") 
189 mm (7.43")
Oltre all'effetto perforante occorre tenere anche conto dell'enorme danno provocato dall'energia cinetica nel punto di impatto (schiantamento sostegni, rottura corazza, serio danneggiamento strutture portanti,...)
 

 

Distanza Velocità all'impatto (m/s) Angolo di caduta Cintura verticale corazzata perforata Ponte corazzato orizzontale perforato
21,872 yards (20,000 m) 1,713 fps (522 m/s) 16.5°
 22.28" (566 mm)
 16.38" (416 mm)
32,808 yards (30,000 m) 1,558 fps (475 m/s) 31.4°
6.57" (167 mm)
9.06" (230 mm)
 
 

 

I cannoni 460/45 allo sparo creavano un onda d'urto di pressione incredibile. Si ricorda che un'onda di pressione di 1.16 Kg/cm2 è in grado di strappare i vestiti ad un uomo e di renderlo temporaneamente privo di coscienza e che un'onda di 0.28 Kg/cm2 è in grado di distruggere le scialuppe di salvataggio (motivo per cui esse sulle Yamato furono mese sottocoperta in zone protette a poppa -una grande differenza estetica rispetto tutte le altre navi da battaglia-.). Ecco quindi le onde d'urto che i cannoni da 460, 406 e 15 erano in grado di creare:

Calibro/distanza         155mm           406mm           460mm note:

     0.28 Kg/cm2= distruzione scialuppe

    1.16 Kg/cm2= perdita dei sensi

1 cannone 3 cannoni 1 cannone 3 cannoni 1 cannone 3 cannoni
5m 2.1 Kg/cm2 2.5 Kg/cm2  8.0Kg/cm2 10.0 Kg/cm2 10.0 Kg/cm2 20.0 Kg/cm2
10m 0.95 Kg/cm2 1.6 Kg/cm2 4.0 Kg/cm2 6.0 Kg/cm2 5.8 Kg/cm2 11.0 Kg/cm2
15m 0.5 Kg/cm2 1.15 Kg/cm2 2.6 Kg/cm2 3.5 Kg/cm2 23.1 Kg/cm2 7.0 Kg/cm2
Distanza/Pressione
1 Kg/cm2 9.4m 16.5m 30.6m 38.4m 25.0m 53.5m
0.5 Kg/cm2 25.0m 26.7m 46.7m 59.0m 50.0m 77.5m

Si evince che nessun punto della nave in coperta fosse esente da onde dannose se non letali durante lo sparo delle torri trinate da 460mm. Per ridurre il più possibile gli effetti di tali onde d'urto le sovrastrutture, col torrione, il massiccio fumaiolo, l'armamento secondario e buona parte di quello minore a.a. vennero concentrati a centro nave: ecco il motivo dell'aspetto "vuoto", "semplice" delle Yamato rispetto alle altre navi del tempo. Addirittura gli aerei erano alloggiati in un vero e proprio hangar sottocoperta a poppa (cosa mai vista su nessuna altra nave da battaglia sino a quel momento) e dotato di elevatore per portare gli aeroplani alle catapulte in coperta.

Ogni cannone 460/45 aveva in dotazione 100 colpi di cui 60 stoccati nella struttura rotante della torretta (quindi ogni torretta ne conteneva 180) e i rimanenti 40 (120 per torretta) stoccati nella santabarbara proprietaria della torretta stessa. In totale sulla nave vi erano quindi 900 proiettili da 460mm ed un ugual numero di cariche di lancio da 300Kg  (divise ognuna in 6 sottocariche da 55Kg per facilitarne il trasporto). Si era calcolato che in battaglia 60 colpi per cannone fossero più che sufficienti. in caso di esaurimento di questi proiettili di pronto utilizzo sarebbe stato necessario spostare i proiettili di riserva dalle santabarbare alle torrette, il che avrebbe richiesto tempo e una notevole diminuzione della cadenza di tiro.

[foto in alto a sinistra] SPaccato torre trinata 460mm. Clicca sull'immagine per ingrandire (.jpg 380Kb)

 

[foto sotto ] Montaggio basamento torre trinata 460mm. Clicca sull'immagine per ingrandire (.jpg 530Kb).

Nota: questo basamento pesa 350 tonnellate (la scritta che si vede è in caratteri giapponesi e non il peso)

                      Foto scattata durante il montaggio finale delle torri trinate da 460mm. 

Si notano i rulli tronco-conici su cui poi ruoterà la torre. Clicca sull'immagine per ingrandire (.jpg 620Kb)

 

Esistevano tre tipi di proiettili per il cannone 460/45: AP (Armour Piercing), HE (High Explosive) e 'San Shiki' Model 3: 

Tipo proiettile Peso proiettile (Kg) Velocità proiettile (m/s)
AP (Armour Piercing) 1,460 Kg 780 m/s
HE (High Explosive) 1,360 Kg 805 m/s
'San Shiki' model 3 1,360 Kg 805 m/s
 

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Type Bag
Projectile Types and Weights APC Type 91 - 3,219 lbs. (1,460 kg)
HE - 2,998 lbs. (1,360 kg)
IS - 2,998 lbs. (1,360 kg)
Bursting Charge APC - 74.6 lbs. (33.85 kg)
HE - 136 lbs. (61.7 kg)
Projectile Length APC - 76.9 in (195.35 cm)
Propellant Charge 794 lbs. (360 kg) DC1
Muzzle Velocity APC - 2,559 fps (780 mps)
HE - 2,641 fps (805 mps)
IS - 2,641 fps (805 mps)
Working Pressure 19-20.3 tons/in2 (3,000-3,200 kg/cm2)
Approximate Barrel Life 150-250 rounds
Ammunition stowage per gun 100 rounds
Notes:  IS is  abbreviation for the Type 3 Common incendiary shrapnel round (sankaidan) intended for AA use.
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PII @2002

 

 

 

Proiettile AP (Armour Piercing):Era progettato per impattare in mare vicino al battello nemico, mantenere la traiettoria anche sott'acqua e penetrare e distruggere l'opera viva della nave. Per questo sulla punta del proiettile era applicata una testata idrodinamica in modo che nel passaggio aria-acqua il proiettile potesse mantenere il più possibile immutata la traiettoria e la velocità. I giapponesi rimasero molto impressionati dai danni causati da questo tipo di proiettile nelle prove di tiro sulla incompleta corazzata Tosa. Il proiettile tipo AP (Armour Piercing) pesava 1,460Kg ovvero una volta e mezza il peso di un proiettile da 406mm americano.

Si può notare il cappuccioidrodinamico sull'ogiva

Si può notare il cappuccio idrodinamico sull'ogiva   

Con cappuccio idrodinamico tipo 1 (angolo di 21°)

Con cappuccio idrodinamico tipo1  

Con cappuccio idrodinamico tipo 2 (angolo di 23° 30')

Con cappuccio idrodinamico tipo2  

Proiettili da 460mm. Si vede molto bene il cappuccio aerodinamico protettivo sull'ogiva il cui scopo era il         mantenimento della traiettoria del proiettile anche sott'acqua.

 

 

PII @2002

 

 

 

Proiettile HE (High Explosive): conteneva 136lb di tri-nitro-anisole (TNA)

Il piccolo stato di "Chuuk" (il cui territorio si estende su un'unica piccola  isola di soli 50 chilometri quadrati) permette la visita subacquea della più grande collezione di relitti di navi affondate -60- e aerei che giacciono sul fondale della sua laguna. Interessante è in particolare il relitto del cargo giapponese  Yamagiri Maru da 6,500 tonnellate che trasportava due dozzine dei giganteschi proiettili da 460mm HE destinati al riforminento delle navi da battaglia Yamato e Musashi.
 

 

 

 

PII @2002

 

 

 

Proiettile 'San Shiki' model 3: fu progettato per permettere il tiro anti-aereo anche ai giganteschi cannoni da 460mm (in generale in tutte le marine mondiali il tiro ani-aereo era eseguito solo dai calibri minori). Il proiettile conteneva al suo interno più di 1600 elementi incendiari (termite ad altissimo potere calorifico ed illuminante) disposti in vari piani uno sopra l'altro e con esplosivo di lancio e innesco tra un piano e l'altro. Il proietile era dotato di una spoletta a tempo il cui innesco avrebbe comportato l'innesco dei vari strati di termite ed il loro lancio rapidissimo uno dopo l'altro. L'esplosione del proiettile avrebbe  creato un cono mortale di 20° saturato di tali proiettili alla termite accesa e che avrebbe distrutto ogni aereo che si fosse trovato in esso. L'unico difetto di questa ingegnosa arma anti-aerea era l'eccessivo fumo creato all'esplosione del proietile (fumo che avrebbe sempre più limitato la visibilità nei tiri successivi) e l'onda d'urto allo sparo delle armi da 460mm che avrebbe ostacolato il tiro antiaereo delle armi convenzionali da 127m e da 25mm.

Clicca per ingrandire (.jpg 360Kb)

 

 

 

PII @2002

 

 

 

Carica di lancio: Complessivamente pesava 300Kg  ma era suddivisa in 6 sottocariche da 55Kg per facilitarne il trasporto.

 

Bibliografia:


"Naval Weapons of World War II" by John Campbell
"Battleships:  Axis and Neutral Battleships of WWII" by W.H. Garzke and R.O. Dulin
"The Battleship Yamato" by Janusz Skulski
"The Big Gun" by Peter Hodges

 


 b) Cannoni 155/60 'Nendo Shiki'

Furono progettati dall'ingegnere Hada (lo stesso che progetto i 460mm) nel 1932 per armare gli incrociatori classe Mogami e successivi. Furono i migliori cannoni di quel calibro di tutte le marine mondiali. La struttura della torretta tripla era uguale a quella della torretta da 460mm ma logicamente in scala ridotta. Particolare fu la torretta da 155mm tripla sovrapposta alla seconda torre da 460mm: le tre torri sovrapposte una sopra l'altra (2 da 

460 e una da 155) furono una caratteristica unica delle Yamato e mai vista su nessun'altra nave da battaglia.

Clicca sull'immagine per ingrandire (.jpg 150Kb)

 

 

 

PII @2002

 

 

c) Cannoni antiaerei

Consistevano in cannoni Tipo 89 modello A-1-3 127/40mm in torri binate e in cannoncini Tipo 96 25/60mm in postazioni singole, binate e torrette trinate. Entrambi questi armamenti erano in torrette chiuse per evitare gli effetti dell'onda d'urto dei cannoni da 460mm di cui si è parlato prima.

                                                     

Clicca sull'immagine per ingrandire (.jpg 170Kb)                                                                Clicca sull'immagine per ingrandire (.jpg 190Kb)

 

 

 

PII @2002

 

 

d)Evoluzione dell'armamento nel tempo

Poiché l'inizio della progettazione della nave risaliva al 1934 non ci si pose quasi il problema della difesa antiaerea se non con  24 mitragliere da 25mm e 4 mitragliatrici da 13mm. Ecco quindi come armamento secondario 12 cannoni da 155/60 e 12 da 127/50 d.s. ovvero un armamento mirato ad assicurarsi la superiorità balistica in caso di scontro di superficie ( a cannonate, insomma) con navi nemiche.
Ma nel 1943 ci si rese conto dell' importanza e della pericolosità dell' arma aerea e si potenziò l'armamento anti-aereo: vennero sbarcate le due torri trinate laterali da 155mm. e installate altre torri binate da 127/50 d.s. e numerose mitragliere da 25mm. a.a.: questi ultimi erano inizialmente tutti in impianti trinati ma poi furono anche imbarcati in impianti singoli sino ad avere sulla Yamato ben 150 mitragliere da 25mm(130 sulla Musashi). di cui 87(105) in 29(35) impianti trinati e 63(25) in impianti singoli.

L'evoluzione dell'armamento sulla Yamato è stato:
Iniziale: 9-460/45(3xIII);  12-155/60(4xIII);  12-127/50d.s.(6xII);  24-25a.a(12xII);  8-13a.a.(2xIV);  2 catapulte e 7 aerei.
1944:      9-460/45; 6-155/60(2xIII); 24-127/50d.s.(12xII); 36-25a.a(poi 98);  2 catapulte e 6 aerei.
1945:      9-460/45;  6-155/60;   24-127/50d.s.;  150-25a.a(29xIII+63xI);  2 catapulte e 6 aerei.


Modifica dell' armamento: eliminazione di 2 torri trinate da 155mm e aggiunta di molte armi da 25mm. aa.
Clicca sull'immagine per ingrandirla (99K .jpg)

 

 

 

 

 

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PII @2002