Tributo a Joubert
Chiunque abbia dato anche una semplice occhiata ai suoi disegni (e sono in tanti) hanno potuto percepire tutte le emozioni che questo grande uomo aveva voluto infondere in ogni suo tratto, in ogni suo colore: scout sorridenti che attraversano lunghe strade polverose, alzando al vento i loro guidoni; campi movimentati da centinaia di ragazzi e ragazze, riuniti attorno alle tende nell'entusiasmante gioco della vita; futuri uomini e donne di tutte le nazioni e di tutte le razze riunite sotto una stessa bandiera, legati a doppio filo nell'avventura dello scoutismo; attività scout, imprese, giochi, scherzi, descritti e filtrati dal grande cuore di Joubert. Tutti i suoi disegni a matita o carboncino, i suoi schizzi, gli acquerelli diventano calore umano, fede nell'umanità, gioia di vivere, amore per il mondo che diventa luogo per avventure fantastiche per il corpo e per l'anima.
Pierre Joubert nasce a Parigi (non esattamente in città, ma in provincia come diremmo noi) nel 1910. E' nel 1926 che appaiono i suoi primi disegni caratterizzati, già allora, da uno stile particolare ed accurato. E dopo solo qualche anno, in cui vivrà appieno la sua esperienza negli scouts, sarà già infinita la produzione di disegni a soggetto scout: dai ritratti della vita quotidiana dei campi, alle rappresentazioni di epiche avventure nella natura, e soprattutto bozzetti ironici e tante caricature. Joubert trasmetteva ai ragazzi la gioia e l'importanza dell'ideale scout cattolico vissuto nella sua pienezza, facendo leva, tra l'altro, sull'ideale cavalleresco (come si può vedere dal disegno a lato). Ma nonostante tutto il suo impegno non gli furono risparmiate critiche sul tipo di scout che egli andava proponendo in Francia alla fine degli anni '60. Fu comunque collaboratore degli Scout di Francia (Association Catholique Scouts de France), e dal 1979 soprattutto degli Scouts d'Europe francesi (FSE).
Non è necessario aggiungere altro su questo grande uomo, anche perchè nessun tipo di discorso renderebbe giustizia a Joubert e a quello che ha rapresentato per gli scout di tutto il mondo. Ci ha lasciati il 14 gennaio di quest'anno, ma ci restano tutti i suoi disegni impregnati del suo amore e del suo spirito. Ma come concludere degnamente se non con un ringraziamento, e in particolare quello di Monica Datti, che mi ha colpito particolarmente e che perciò vi ripropongo per intero.
Grazie Joubert per quei fuochi
di bivacco che diventano feste entusiasmanti.
Grazie Joubert per gli hike e le uscite che diventano esplorazioni ai confini
del mondo conosciuto.
Grazie Joubert per la natura che diventa amica da osservare, salvare, custodire
e Forza potente da temere, rispettare.
Grazie Joubert per le cerimonie scout a testimonianza di un patto che lega per
la vita.
Grazie Joubert per i momenti di preghiera, di raccoglimento, che travalicano i
confini del sensibile per andare nel profondo dell'anima.
Grazie Joubert per i sorrisi di quelle migliaia di scout che hai disegnato, che
sono andati in giro per il mondo e ci hanno rapito; e se siamo qui oggi lo
dobbiamo un po' anche a te.
Grazie Joubert .
(Monica Datti)
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