Schizzi topografici

Se il percorso all'azimuth è il metodo più semplice che gli esploratori (e guide) utilizzano per perdersi, gli schizzi topografici sono il metodo più semplice che usano per far perdere gli altri.

Gli schizzi topografici non sono altro che rappresentazioni più o meno schematiche del terreno.

La rappresentazione più precisa accurata e semplice è quella fatta da un rilevamento aereo, ma a noi non interessa. Quindi passiamo oltre e andiamo alle rappresentazioni fatte sul terreno.

Ci sono due tipi di metodi: lo schizzi francese e lo schizzo belga (meglio detto percorso rettificato). La scelta fra i due metodi  si basa su diversi fattori: lo scopo e l'utilizzo dello schizzo, la lunghezza dell'itinerario, il tempo a disposizione e il livello di precisione voluto, i mezzi e i ragazzi a disposizione, il tipo di padronanza del primo o del secondo metodo.

Sono comunque necessari: carta millimetrata, squadrette, matita, bussola, goniometro, e cos' via (gomme temperini etc.).

Lo schizzo francese

Richiede molta precisione e molto tempo, poichè consiste nel disegnare la strada come la si vede e come la si percorre.

Prima di tutto bisogna dare un'orientamento al foglio di carta, segnando una freccia indicante il Nord di solito in alto a sinistra (come da disegno a lato). Ed è preferibile utilizzare il lato superiore del foglio come Nord, come nelle tavolette topografiche. Ancora, è bene decidere subito la scala alla quale vorremo disegnare il nostro schizzo, e riportarla sul foglio.

Tenendo il foglio orientato si inizia il disegno della strada seguendo la stessa direzione in cui la si vede realmente, cioé con lo stesso angolo con la retta N-S (cioé lo stesso azimuth). Si misurerà il primo tratto di strada retto (o assimilabile ad una retta) e lo si riporterà in scala sul foglio, con l'orientamento corretto. Arrivato al primo cambiamento di direzione si traccia il secondo tratto di strada con il nuovo orientamento. E così via.

Ovviamente, oltre alla strada percorsa, dovremo disegnare, con simboli topografici (universalmente riconosciuti), tutto ciò che ci circonda ai margini della strada e anche il lontananza: case, ponti, corsi d'acqua, montagne e colline... Sarebbe anche utile indicare dove portano le strade che incrociano quella che stiamo percorrendo, ma non complicatevi l'esistenza (al massimo aiutatevi con gli appositi cartelli stradali) e la direzione dei corsi d'acqua.

Se si decide di non utilizzare alcuna scala (poveretti voi e chiunque si ritrovi in mano questo schizzo), è necessario segnare le lunghezze ai lati di ogni singolo tratto di strada.

Percorso rettificato o schizzo belga

Il percorso rettificato serve per effettuare in maniera rapida un rilievo topografico di una certa zona, basandosi su un disegno schematico che si traccia poco a poco, mentre si è in cammino. E' molto più semplice e veloce

Si chiama percorso rettificato poiché consiste nel raddrizzare il percorso, cioè nel disegnare tutta la strada che si percorre lungo una linea retta.

Ora devo sottolineare che ci sono diversi modi per schematizzare (o disegnare) un percorso rettificato. Anzi ogni esploratore ha un suo metodo, più o meno esatto, e spesso molto differente da quello insegnato dal capo riparto.

Ne illustrerò due, i più semplici che sia riuscito a recuperare, ma alla fin fine sono molto simili ... servono alla stessa cosa, ed è quindi normale che le similitudini siano molte.

I METODO

Rettificato Si divide il foglio in tre parti (tre righe, praticamente, solo che quella centrale occupa quasi l'intero foglio).

Nella prima parte a partire da sopra si scrivono tutte le informazioni necessarie: la scala etc.

Nella parte centrale si disegna in scala la strada percorsa e i suoi immediati dintorni. Si inizia dal basso del foglio e si procede verso l'alto. Ogni volta che la strada cambia direzione si traccia una linea orizzontale di separazione e si disegna il nuovo tratto di strada fino alla curva successiva. Si otterranno, così, i vari "pezzi" di strada, uno dopo l'altro.

Nel disegno a fianco questa parte è stata suddivisa in altre 4 colonne. Nella prima si scrivono i metri di ciascuna sezione; nella seconda e nella quarta si scrivono alcune note, e soprattutto quello che si vede a sinistra e a destra della strada percorsa; infine la terza colonna si divide ancora in due parti: a sinistra si indicherà tramite frecce la posizione che il Nord assume in ciascun "pezzo" di strada, e volendo anche il suo azimuth, a destra il tipo di terreno, l'inclinazione (salita o discesa) etc.

II METODO

Si prende un foglio di carta millimetrata e lo si divide in 5 colonne, lasciando un po' più grande quella centrale (la terza, che nel disegno sotto è attraversata da una marcata linea nera), che indicherà la strada percorsa (si parte sempre da sotto). In questa colonna si traccerà, per ogni "pezzo" di strada, una freccia indicante la posizione che assume il Nord e la lunghezza in metri del pezzo, e a destra uno schizzo di come si presenta questo pezzo dall'alto.

Nelle colonne appena laterali (2 e 4) si indicherà tutto ciò che si vede nelle adiacenze della strada, tenendo sempre presenti le direzioni e le distanze. Si può inserire un simbolo topografico o anche una breve descrizione. Nelle colonne 1 e 5 si indicherà tutto ciò che si vede in lontananza. Al primo cambio di direzione si traccerà una linea orizzontale e si andrà avanti.

Se rimane spazio o volete essere ancora più dettagliati, potete inserire anche il tempo impiegato per percorrere ogni tratto, se ci sono cambiamenti di inclinazione nello stesso "pezzo", e così via ...

 

 

Finito lo schizzo si potrebbe anche costruire una carta topografica vera e propria. Basterebbe prendere un altro foglio di carta, indicare la direzione del Nord e disegnare tutti i "pezzi" di strada in sequenza orientandoli con il Nord appena tracciato. Una volta terminato il disegno della strada si potranno aggiungere tutte quelle note che si erano fatte (boschi, fiumi, laghi etc.) Se terrete d'occhio la scala e le proporzioni dovreste avere una buona carta topografica della zona.

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