- LEZIONI - ANNO 2006 - PROF. ANTONINO SAGGIO -
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CRISI, MODERNITA’ E INFORMATION TECHNOLOGY


Questo il tema dell’anno presentato durante la prolusione al corso di progettazione architettonica assistita dal prof. Antonino Saggio.

Si e’ iniziato con il parlare del termine MODERNITA’. Cosa non si deve intendere come moderno, sicuramente archi temporali diversi, successioni di tipo cronologico. Quello che da noi e’ considerato moderno supera nettamente gli ostacoli cronologici collocandosi in qualsiasi periodo ci sia una presenza di cambiamento, individuando una rottura con il passato.Primo fra tutti Bodler interpreta moderno come rottura in una accezione positiva del termine. Rottura come nuovo, come moderno. La modernita’ da noi intesa non si basa su delle regole, ma tende a lavorare su dei problemi, su delle CRISI.
Zevi diceva: “la modernita’ cambia la crisi in valore”.
Baudrillard diceva: “la modernita’ fa della crisi un valore, una morale contraddittoria e suscita un’estetica di rottura”.Esempio calzante di CRISI e’ la Rivoluzione Industriale, che fu un passaggio epocale, caratterizzato dalle forze energetiche, che muovevano le macchine.
Per la prima volta queste macchine possono essere attivate dalla capacita’ dell’uomo nell’attivare energia (es. macchine a vapore). Questo cambiamento comporta molte modifiche, in poche decine di anni cambia tutto dal modo di vivere al lavoro alla nuova struttura della citta’. Una vera e propria rivoluzione. L’Architettura tarda ad adattarsi e a rapportarsi con questa grande crisi, fino ad arrivare ad una architettura completamente rivoluzionaria. (edificio del bauhouse di gropius, casa del fascio di terragni).

Dopo circa sessanta anni ancora, si scopre che l’industria perde di centralita’. La ricchezza non e’ piu’ data dall’industria, ma dall’informazione, per la prima volta il benessere dell’uomo passa attraverso l’informazione.
L’architettura “moderna” in questa nuova Rivoluzione dell’ Informazione deve riuscire ad adattarsi, trasformandosi.
L’opera di Ghery a Bilbao ragiona su questi termini, per il gugghenaim e’ stata scelta un’area dismessa dove creare un’opera border line, completamente nuova rivoluzionaria e rappresentativa della citta’ stessa.

 

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