MODELLI 1
Quarto fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati"?
Sia se essi siano di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure se essi siano di tipo N (cioè di tipo numerico) a distanza e se sono ai tempi di Leonardo?E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a "trasmettere" se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido, del precedente.?
Come si risponde a questa domanda? se soprattutto interviene una nuova componente o parola chiave.
La parola chiave è : modello
All'interno del mondo dei data, le singole celle hanno la caratteristica di contenere al loro interno dati, ai quali associamo dei numeri.
Col sistema di Leonardo possiamo trasmettere questi dati, il grande salto logico di questa convenzione, consiste nel fatto che una casella può fare due cose:
1_contenere dati,
2_contenere un risultato di un'operazione.
Ho creato una struttura che rappresenta un modello!
Questa convenzione è potente almeno per due ragioni:
1_E' dinamica, perchè se modifico una qualunque delle mie informazioni il risultato cambia automaticamente.
2_Il risultato di una casella può essere concatenato ad altri risultati.
3_Posso cambiare l'operazione : ho un numero infinito di funzioni.
Posso quindi creare una catena di relazioni infinita e molto complessa.
Posso avere infinite operazioni, quindi posso avere una funzione.
Tra il 1977-78 si assiste alla nascita del foglio di calcolo Visicalc; oggi il più famoso è Exel.
Questo tipo di approccio è di tipo "What-if" : ossia cosa succede al mio sistema se cambio qualcosa?
Come varia il tutto al variare di alcune componenti?
Questo sistema è utilizzato per fare le revisioni dei costi, statistiche, ecc...
Nel campo dell'architettura il più banale uso è la previsione dei costi (il computo) sfruttando il medesimo modello infinite volte.
Il "What if" è un'accezione della parola modello a base matematica, fisica e economica. Questa idea di modello non ha niente a che vedere con con la nostra concezione di modello, come quella antica di modello da imitare o come modello inteso semplicemente come plastico.
Il modello è un'interconnessione dinamica di dati, facendo delle ipotesi su dei comportamenti, per questo è un modello dal punto di vista matematico. A livello terminologico bisogna avere un concetto di massima sull'idea di organizzazione delle informazioni che utilizzano sempre una griglia.
Voglio comunicare in maniera strutturata un gruppo di dati di informazioni e devo fare in modo che queste informazioni arrivino in maniera più efficiente possibile.
Molti programmi possono funzionare sia da database che da foglio elettronico.
Ogni entità del nostro database è una riga, in termini tecnici un record.
Un database è una griglia, le colonne sono delle quantità che in gergo si chiamano field.
L'incrocio tra record e field indica la presenza di una caratteristica all'interno di quel record.
I field sono infiniti ma per praticità se ne fa un numero limitato per creare un database pertinente all'uso per cui viene creato.
Posso calcolare il valore medio degli elementi inseriti nel database perchè il database è collegato con lo spreech it .
Con il database posso fare delle indagini di mercato, dal mega database posso tirare fuori un gruppo con determinate caratteristiche.
In generale non si devono inserire nuovi field una volta creato il database, aggiungere field è problematico, mentre non c'è nessun problema nell'aggiunta dei record.
La pertinenza è fondamentale, dovrò avere solo le informazioni necessarie al mio tipo di ricerca.
E' un sistema che modella il reale con una strutturazione di tipo verbale. |