Gentili Consiglieri la nostra associazione desidera segnalare diversi aspetti che non vengono considerati nella proposta di blocco permanente della circolazione dei mezzi meno recenti la cui entrata in vigore è prevista per l'ottobre 2007. In particolare ci riferiamo a quei numerosi viaggiatori pendolari che, arrivando in treno nella città di Milano sono costretti ad utilizzare un ulteriore mezzo privato per recarsi al lavoro. Le migliaia di viaggiatori pendolari che utilizzando il treno per raggiungere Milano contribuiscono validamente alla riduzione dell'inquinamento nell’area metropolitana milanese e in tutta la regione Lombardia. Purtroppo a fronte di tale scelta (onerosa in termini di tempo, vista la scarsa efficienza dell'attuale servizio ferroviario per i pendolari nella suddetta area), non corrisponde alcun beneficio per quei viaggiatori che alla stazione di arrivo sono costretti ad utilizzare un proprio veicolo per recarsi al lavoro. In prossimità delle stazioni ferroviarie non esiste alcuna garanzia di poter parcheggiare in sicurezza un veicolo recente (nemmeno una semplice bicicletta) senza vederselo danneggiato o rubato dopo poco tempo. Le condizioni dei parcheggi in prossimità delle stazioni ferroviarie sono del tutto scadenti e ampiamente insufficienti. Vi sono forti interessi da parte sia delle società che gestiscono le stazioni ferroviarie che degli ambulanti che pongono i banchi a ridosso delle stazioni, ad accaparrarsi lo spazio disponibile arrivando anche a danneggiare i mezzi regolarmente parcheggiati negli spazi adibiti alla sosta. A nulla sono servite le nostre reiterate segnalazioni agli organi competenti per il ripristino delle condizioni di legalità e di rispetto degli spazi nelle suddette aree. Ci spiace notare quindi che chi prende tali decisioni non si renda conto delle reali situazioni con cui devono confrontarsi quotidianamente migliaia di cittadini. Per quanto riguarda il problema dell'inquinamento e la spinta all'acquisto di nuovi veicoli, desideriamo precisare che la marmitta catalitica agisce principalmente contro gli inquinanti gassosi e non contro le polveri sottili che attualmente costituiscono l'aspetto più critico dell'inquinamento. Oltre a ciò va ricordato che una marmitta catalitica per funzionare deve raggiungere una temperatura di 300°C, ovvero il motore deve essere acceso da 10-15 minuti. Chi usa il veicolo per brevi spostamenti, come molti viaggiatori pendolari che parcheggiano nelle stazioni ferroviarie, inquina allo stesso modo anche con un motore catalizzato. L’inquinamento prodotto da un veicolo dipende poi, oltre che dal tipo di motore montato, anche dal tempo di utilizzo dello stesso. Chi possiede un mezzo poco inquinante, ma lo utilizza intensivamente, può inquinare anche molto di più di chi possiede veicoli meno recenti ma li usa per brevi periodi. Addossare la colpa dell'inquinamento ai veicoli meno recenti non è quindi del tutto corretto. Riteniamo sarebbe più giusto imporre a TUTTI i mezzi uno stesso limite di inquinanti da immettere in atmosfera entro un certo periodo di tempo. Superato tale limite ogni mezzo, anche quelli più recenti, dovrebbe restare fermo in attesa del periodo successivo. Si tratterebbe di definire un certo numero di Km al mese o alla settimana che si possono percorrere in funzione del veicolo che si utilizza. Chi vuole tenersi un veicolo più inquinante potrà percorrere, in quel periodo di tempo, meno chilometri di chi ha un mezzo più pulito, ma anche chi usa un veicolo meno inquinante non potrà circolare e inquinare senza limiti come invece avviene ora. Questo ci sembra il modo corretto di fare una legge che sia uguale per tutti. Il problema di verificare periodicamente la percorrenza dei mezzi potrebbe esser risolto con controlli a campione e multe salate o il ritiro della carta di circolazione in caso di superamento del chilometraggio o manomissione del contachilometri. Si potrebbero anche utilizzare strumenti per la misura del chilometraggio già ora usati da alcune compagnie assicurative con tariffa a chilometraggio. Incentivare i cittadini a cambiare veicolo in alcuni casi aumenta inutilmente le spese, causa sprechi di energia per costruirne altri e altrettanti per smaltire quelli vecchi, insomma crea un mercato, anch’esso fonte di inquinamento, utile forse solo alle case produttrici di veicoli. A fronte di queste osservazioni e tenuto conto che molti viaggiatori pendolari: - sono costretti ad utilizzare per brevi tratti veicoli che, dovendo essere parcheggiati in luoghi particolarmente degradati come quelli siti in prossimità delle stazioni ferroviarie, devono necessariamente essere poco appetibili a ladri e vandali; - utilizzano con gravi disagi e penalizzazioni il treno come mezzo altamente ecologico per entrare nelle città; riteniamo inutile, sbagliato e scorretto imporre il blocco totale della circolazione ai veicoli meno recenti senza considerare l’effettivo inquinamento prodotto da ogni veicolo. La nostra associazione quindi invita vivamente tutti i consiglieri regionali a votare contro questa proposta e a cercare soluzioni alternative più eque ed efficaci. Associazione Pendolari Piacenza