Per meglio tutelare i diritti dei viaggiatori pendolari è bene che un gruppo di persone volonterose e disposte a sacrificare un po' del loro tempo si uniscano in associaizone. Per ufficializzare l'associazione occorre depositare l'atto costitutivo in prefettura. L'atto costitutivo è un semplice documento in carta libera dove scrivete chi siete e cosa volete fare e magari allegate lo statuto (il nostro statuto lo potete trovare sul nostro sul nostro sito). All'epoca in cui abbiamo depositato il nostro (1992) il costo dell'operazione era nullo e non servivano né notai né altro. Poiché come è noto i pendolari dispongono di ben poco tempo libero sarebbe utile coinvolgere anche qualche ex pendolare già in pensione per fargli seguire tutte quelle attività che richiedono una presenza in orari lavorativi come ad esempio la partecipazione a incontri o a manifestazioni. E' poi molto importante far conoscere l'associazione agli altri pendolari, alle amministrazioni e alle ferrovie. Chiedete incontri con le amministrazioni comunali e provinciali e con le stesse ferrovie per esporre i vostri problemi. Di solito il Comune si occupa dei problemi di viabilità, accesso alla stazione, parcheggi ecc. La Provincia invece vi potrà mettere in contatto con l'assessorato ai trasporti della vostra Regione, ora responsabile per il traffico ferroviario locale. E' anche importante sensibilizzare la cittadinanza segnalando i vostri problemi ai quotidiani locali che, se come da noi, sono ben disposti a pubblicare lettere di protesta documentate e segnalazioni di varia utilità per i pendolari, concedendo talvolta degli spazi periodici sul quotidiano. E' bene creare anche un sito Internet e magari chiedere di poter utilizzare una bacheca per i pendolari, nella vostra stazione. Poiché l'attività è basata sul volontariato ed ognuno porta il proprio contributo le spese sono limitate, ma sempre presenti. Per ridurre gli esborsi di denaro potete chiedere in dono un computer dismesso alle amministrazioni o a qualche ditta e magari anche una fotocopiatrice. Talvolta, sotto elezioni, anche le amministrazioni elargiscono, se richiesti, piccoli contributi per le spese correnti come il pagamento di bollette, fotocopie, spese di viaggio per riunioni in altre città ecc. I fondi li si possono reperire anche chiedendo un contributo volontario a chi si iscrive. E' molto utile disporre di una sede, anche piccola, dove incontrarsi, meglio se situata presso la stazione ferroviaria. A volte le FS o il Comune dispongono di un piccolo locale che può essere ceduto in comodato d'uso. Ci vuole tanta buona volontà e pazienza. Capita spesso che i politici con cui si parla non vi ascoltino o siano solo interessati a farsi propaganda, facendovi perdere un sacco di tempo. Alla fine però qualcuno disposto a dare un aiuto concreto lo si trova, anche perché i viaggiatori pendolari costituiscono una forza che non può essere trascurata o azzittita. Insomma il lavoro è tanto, ma si può riuscire a fare qualcosa di buono e ad ottenere risultati concreti.