"Uno strumento per far valere i diritti dei pendolari". Così
l'assessore Conti ha commentato il regolamento per i trasporti approvato dal Consiglio.
Tra le novità anche il declassamento delle prime classi nei treni sovraffollati...
Da oggi i pendolari toscani hanno uno strumento in più per far valere i loro
diritti. Così l'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti ha commentato
l'approvazione da parte del Consiglio regionale del regolamento di attuazione della legge
regionale 42/98 sul trasporto pubblico. Il regolamento, in pratica, stabilisce tutti gli
obblighi e le adempienze cui devono attenersi le società di gestione dei servizi
ferroviari (quindi, in primo piano Trenitalia) e su gomma e, conseguentemente, i diritti
che gli utenti possono far valere. Significative le novità introdotte soprattutto per il
trasporto su rotaia: La novità più rilevante ha aggiunto l'assessore - è
certamente l'introduzione del rimborso del biglietto in caso di ritardi superiori alla
mezz'ora. Ma ci sono anche altri aspetti molto significativi per gli utenti. Ne cito due:
il regolamento prevede la possibilità di fare il biglietto anche sul treno, senza pagare
multe esose (come avviene nel resto d'Italia) ma solo un sovrappiù. Inoltre, è il
secondo caso, evita situazioni molto spiacevoli per chi viaggia, come quella di vedere una
prima classe semideserta e una seconda classe sempre sovraffollata: in questi caso,
infatti, il regolamento ci permette di declassare la prima classe e quindi di far fruire
ai viaggiatori alle stesse condizioni tutte le carrozze.
Insomma ha sintetizzato Conti - in virtù di questo regolamento il pendolare
non sarà più condannato a esercitare le sue ragioni senza trovare modo di avere un
riscontro diretto e concreto. Quelle stesse ragioni ora saranno tutelate e garantite. E
quando ci sarà un danno accertato, come nel caso dei ritardi, ci potrà essere un
risarcimento. Ma vediamo gli aspetti più innovativi del regolamento.
Il rimborso del biglietto in caso di ritardo
Chi viaggia sui treni regionali, in caso di ritardo superiore a trenta minuti può
richiedere un rimborso pari al 100 per cento del costo del biglietto nel caso debba
rinunciare e non usufruire del viaggio e del 50 per cento del costo del biglietto nel caso
usufruisca con ritardo o con mezzi integrativi del viaggio. Il rimborso può consistere
nella restituzione diretta del denaro o nell'emissione di un buono' valido per
l'acquisto di altri biglietti. Per gli abbonati il rimborso sarà calcolato in maniera
proporzionale rispetto alla tariffa dell'abbonamento stesso. Le modalità, in questo caso,
saranno oggetto di un progetto che Trenitalia dovrà presentare alla Regione entro i
prossimi tre mesi. Il rimborso dovrà essere effettuabile in tutte le biglietterie
presenziate.
Sui treni sempre affollati la prima classe non esiste più
Se, nell'ambito di un servizio extraurbano si registra per almeno una settimana il
costante sovraffollamento delle carrozze di seconda classe, il gestore del servizio
(Trenitalia) provvede al declassamento delle carrozze di prima classe. Da allora in poi il
treno sarà composto di sole carrozze di seconda classe: e questo potrà permettere agli
utenti di utilizzare tutta la disponibilità di posti offerti sul treno allo stesso
livello.
Vendita dei biglietti in treno
Il viaggiatore che sale sul treno all'ultimo secondo e quindi non fa in tempo a recarsi
alla biglietteria, può acquistare il biglietto sul treno, pagando un sovrappiù massimo
di 5 euro. In Toscana quindi non si applica la misura varata su scala nazionale da
Trenitalia, che prevede di far scattare automaticamente una multa a chi sale sul treno
senza biglietto. Il regolamento toscano prevede questa misura solo per chi cerca'
volutamente di non pagare. Per i furbi', invece la multa è inasprita: non 25, come
avviene nel resto d'Italia, ma 40 euro. Il regolamento quindi non vuol penalizzare i
passeggeri dell'ultimo secondo che segnalano subito la loro presenza al personale, ma chi
cerca indebitamente di farla franca.
Tempi di attuazione
Il regolamento diventerà operativo entro tre mesi dalla sua pubblicazione sul bollettino
ufficiale della Regione Toscana. Quindi, intorno all'aprile del 2005.
(Fonte: Regione Toscana)