Arriva l'estate con disagi e nuove trovate FS (7/7/2006)
Mentre laddetto alle pubbliche relazioni di Trenitalia si affanna
a farci sapere tramite una lettera a Libertà che il confronto con le
associazioni di consumatori - sta producendo positivi risultati, la situazione
reale, vissuta da migliaia di viaggiatori è ben diversa. Solo venerdì scorso, alla
stazione di Piacenza, alle 8 del mattino, molti treni erano annunciati con ritardi
spettacolari, oltre i 100 minuti, fino a 250 minuti (ovvero più di 4 ore di ritardo). La
sera le cose cambiavano di poco con molti treni pendolari da Milano a Piacenza che
viaggiavano con oltre 20 minuti di ritardo. Prendiamo il treno delle 17.25 per Livorno, ha
impiegato mezzora per percorrere i dici chilometri tra Milano centrale e Rogoredo
(alla media di 20Km/h) con lunghe soste in mezzo alla periferia milanese. Il
condizionamento sulle carrozze è guasto con molti dei finestrini che restano comunque
sigillati. Arrivati a Rogoredo si scopre che su un binario è fermo un Eurostar per
guasto. Inspiegabilmente il treno per Livorno viene dirottato sulla linea lenta, significa
altro ritardo e anche una inattesa fermata nella stazione di Melegnano. Alcuni viaggiatori
di quella stazione si erano lamentati perché il loro treno aveva 20 minuti di ritardo,
quindi le ferrovie hanno deciso di fermare il nostro. Sacrosanta decisione, peccato che
queste scelte avvengano solo in Lombardia, quando a Piacenza i treni sono annunciati con
30 o più minuti di ritardo le ferrovie si guardano bene dallinserire fermate ad
altri treni. Alla fine il treno arriva a Piacenza con oltre 20 minuti di ritardo ed il
sollievo più grande è quello di poter uscire da quelle lamiere incandescenti.
Sui sistemi di condizionamento vale la pena di spezzare una lancia, non è vero che sono
tutti guasti, ultimamente qualcuno sembra funzionare, soprattutto di mattina quando è
laria esterna ad essere già fresca, purtroppo in quei casi il problema è opposto,
a volte fanno così tanto freddo che i viaggiatori devono portarsi un maglioncino da
tenersi sulle spalle per evitare di prendersi dei malanni.
Su altri treni come quello delle 18.20 da Milano Centrale, per merito della riduzione di
carrozze, si viaggia sistematicamente in piedi, persino già dalla stazione di Milano
Lambrate. Nessuna risposta dalle ferrovie nemmeno per il treno delle 18.50 da Milano
Lambrate, declassato a regionale e con tempi di percorrenza allungati grazie al
dirottamento sulla via degli orti, una brillante trovata della dirigenza FS
per lasciare la linea principale sgombra per treni di maggior interesse.
La situazione in Emilia non è diversa, il treno delle 7.56 da Piacenza per Parma -
Bologna è spesso soggetto a fermate addizionali lungo il percorso per lasciarsi superare
dai più nobili Intercity ed Eurostar. Per gli Intercity plus le cose non vanno meglio,
posti a sedere pressoché inaccessibili a i viaggiatori muniti di IC pass che non possono
prenotare il posto, e obbligo di prenotazione per tutti gli altri, con un aggravio di
costi che viene simpaticamente camuffato dalle ferrovie che pubblicizza quel servizio
dicendo con la prenotazione inclusa nel biglietto senza specificare che quel
biglietto plus sarà più caro di prima. Saranno questi i positivi
risultati ottenuti dal confronto con le associazioni consumatori?
Per gli IC gli espedienti escogitati dalle ferrovie non sono finiti. Hanno inserito nella
composizione di alcuni di questi treni alcune carrozze appartenenti ai treni espressi,
facendole passare come carrozze IC. Oltre al fatto che queste carrozze non offrono lo
stesso comfort che dovrebbe essere proprio delle carrozze IC, sono anche limitate ad una
velocità di 160Km/h contro i 200Km/h di quelle degli Intercity. Così di fatto tutto il
treno è costretto a viaggiare più lentamente con il risultato che chi prende uno di
quegli Intercity paga per un certo servizio, ma ne ottiene uno inferiore, che lo
ribadiamo, fino allo scorso dicembre era offerto in maniera molto più economica dai treni
Interregionali. Inoltre laver rallentato la marcia del treno consente di ridurre le
criticità sulla puntualità e sulla manutenzione.
Cè unultima chicca che i dirigenti FS hanno escogitato per farci viaggiare
meglio. Si tratta dei nuovi quadri orario (quelli che riportano gli orari dei
treni). Dopo essersi accorti che gli ultimi erano stati scritti con un carattere talmente
piccolo che ci volevano lenti di ingrandimento per poterli leggere, hanno pensato bene di
rivederli. Così i nuovi, con caratteri finalmente più leggibili, contengono anche tante
informazioni in più tra cui un numerino denominato Possibile prolungamento
dellorario di arrivo per lavori programmati. Di fatto si tratta di un ritardo
sistematico che il treno potrà fare e che, essendo stato programmato non
permetterà ai viaggiatori di lamentarsi. In questo modo i signori delle FS hanno trovato
il modo di velocizzare i treni sulla carta, mentre di fatto potranno farli
viaggiare con tempi anche molto superiori. La cosa interessante è che non si dice quando
quei lavori programmati verranno effettuati, dimostrazione evidente che si
tratta solo dellennesimo escamotage per illudere lopinione pubblica che stanno
migliorando il servizio.
Stando così le cose sembra che gli incontri tra FS e associazioni consumatori servano
solo a produrre belle parole lontane dalla realtà vissuta dai viaggiatori. Ancora più
grave è vedere il completo appiattimento delle amministrazioni, prima fra tutte la
Regione Emilia Romagna, sulle scelte delle FS. Qualche amministratore ha persino avuto il
coraggio di giudicare positivamente gli incontri con le FS, vedremo se i
pendolari saranno dello stesso parere nel momento in cui arriveranno le elezioni.