Da alcuni mesi è entrato in vigore l'addendum al contratto di servizio tra Regione Emilia e Ferrovie. A suo tempo la Regione ci informò di questa nuova proposta di modifica facendola passare come un intervento a favore dei pendolari. Come invece temevamo anche questa è stata l'ennesima beffa a tutto danno dei pendolari. Alcuni effetti nefasti si possono valutare già oggi a pochi mesi di distanza. Con la variazione del contratto di servizio era stato proposto di far pagare alle ferrovie "forti penali" per alcuni treni controllati in termini di puntualità e numero di carrozze. Questi erano i buoni propositi, ma ben presto scoprivamo che i treni sottoposti al controllo erano veramente pochissimi (solo il 10%) e su questi il ritardo tollerato era comunque di 10 minuti al semaforo (ovvero 13 minuti in stazione). Si tollerava inoltre, senza alcuna ragione, una riduzione delle carrozze del 10% (giudicata fisiologica!). Solo in caso di discesa sotto questi limiti venivano applicate le "forti penali" il cui importo però non ci fu assolutamente comunicato durante l'incontro.
Venivamo a scoprire solo successivamente, e per nostro conto, che
l'importo delle "superpenali" era di soli 100Euro. Ci chiediamo come possano
100Euro rimborsare i pesanti disagi subiti da migliaia di persone quando il treno è in
ritardo o per viaggi di un'ora stipati in piedi nei corridoi.
Quando invece sono le FS a chiedere i rimborsi, nel caso qualcuno causi ritardo ad un loro
treno, le richieste sono di centinaia di milioni di vecchie lire a colpo. Come mai?
Il risultato dellintroduzione di questo nuovo contratto non si è
fatto attendere, soprattutto sul numero di carrozze che è stato immediatamente ridotto
del 10% (passando per gli interregionali da 13 a 12), il tutto senza alcuna penale per le
FS. Di fatto poi quasi tutti i treni ora viaggiano con solo 11 carrozze perché in questo
modo le ferrovie possono utilizzare solo due controllori anziché tre. Con il risparmio
sul costo del personale e sul ridotto numero di carrozze necessario le ferrovie si
ripagino ampiamente la misera somma della multa richiesta dalla Regione Emilia.
Va detto anche che dall'elenco dei quattro treni che dovevano essere
"controllati" nella tratta Piacenza-Milano ne è sparito addirittura uno, molto
probabilmente per lasciare ancora più libertà di manovra alle ferrovie.
L'operazione concordata tra FS e Regione Emilia è quindi, ancora una volta, una manovra in perfetto stile politico. Si finge di fare un contratto a favore dei pendolari ed in realtà si fa l'ennesimo grosso regalo alla classe dirigente FS. Anche la Regione ci guadagna la sua parte incamerando le penali che ovviamente si guarda bene dal ridistribuire ai pendolari. Il risultato è che, ancora una volta, a pagare il prezzo della modifica sono solo i pendolari che viaggiano stipati come sardine su treni che per contratto la Regione Emilia paga alle FS come se fossero di 13 carrozze. E un po come se uno andasse al mercato e comprasse, pagandole, 13 casse di frutta e poi accettasse di portarsene a casa solo 12! Chi può essere tanto stupido? Eppure i nostri amministratori fanno questo e di fatto "per andare incontro alle esigenze dei pendolari" quei treni possono regolarmente viaggiare con meno carrozze di quante ne sono state pagate. Si noti inoltre che le penali sul numero delle carrozze sono comunque applicate ad un esiguo numero di treni, per tutti gli altri le FS possono comunque fare quello che vogliono!
Non è curioso che tutto questo sia nato proprio per fermare
l'emorragia delle carrozze? Almeno prima qualche treno con 13 carrozze lo si vedeva ora
invece le carrozze sono definitivamente sparite dai convogli.
Per questo ennesimo inciucio con le ferrovie dobbiamo ringraziare i nostri ottimi
amministratori, in particolare lassessorato ai trasporti della Regione Emilia
Romagna e la relativa Agenzia per la mobilità regionale a cui vi invitiamo a scrivere le
vostre opinioni in merito.
tpl@regione.emilia-romagna.it;
ass_mobilita@regione.emilia-romagna.it;
e per conoscenza a:
segpres@regione.emilia-romagna.it;
sindaco@comune.piacenza.it;
assessore.calza@provincia.pc.it;
presidenza@provincia.pc.it;
Ricordiamoci che il prossimo anno ci sono le elezioni regionali e ormai la misura è colma.