Lettere dai pendolari 2005

Nota: Molte altre lettere relative al cambio di orario dicembre 2005 sono contenute in: Raccolta di articoli sull'orario FS 2005/2006 (2005-2006)

Lettere dai pendolari: La bufala dei regionali veloci (26/8/2005)

In vista delle novità che si preannunciano per la stagione autunnale di Trenitalia, voglio unirmi alla protesta degli altri pendolari piacentini e rappresentarvi la mia totale contrarietà al nuovo orario previsto da FS.
L’iniziativa di trasformazione dei treni interregionali in regionali cosiddetti “veloci” si è già rivelata nei fatti inefficiente e fortemente penalizzante per i pendolari piacentini: mi riferisco, a titolo di esempio, al treno PR-MI in partenza da PC alle 7,35 che impiega ben più di un’ora di percorrenza tra PC e Mi Lambrate. Tale treno arriva (quando va molto bene) verso le 8,20 all’ingresso di MI Rogoredo e lì resta fermo in attesa di entrare nella stazione di Rogoredo anche per 10-15 minuti (a volte anche di più), senza alcuna informazione sulle motivazioni, probabilmente dovute ad un numero esorbitante di precedenze sulla linea !!!! Inoltre tra Rogoredo e Lambrate il percorso, che non dovrebbe durare più di 4-5 minuti, arriva spesso ad una durata di 15 minuti. Ritengo non si possa parlare di regionale veloce !!!
La prospettiva, sottesa all’iniziativa prevista per fine anno, è che tutti i treni abbiano la stessa sorte e questo è davvero inaccettabile e terrorizzante!
Vi rendete conto di quanti sono i pendolari che scendono normalmente a Rogoredo e Lambrate? Si tratta di centinaia e centinaia di piacentini che, con la trasformazione in Intercity dei treni normalmente utilizzati, si troverebbero a veder crescere ulteriormente il tempo di percorrenza della tratta casa – lavoro di almeno un quarto d’ora.
Chiedo all’assessore regionale ai trasporti dell’Emilia Romagna che si renda conto CONCRETAMENTE (e non a parole) delle condizioni di viaggio dei pendolari piacentini verso Milano o verso Parma e che blocchi, con la responsabilità che gli compete, le iniziative unilaterali di revisione degli orari sulle tratte ferroviarie interessate, coinvolgendo sempre le associazioni pendolari, in fase di analisi delle proposte e non quando queste sembrano già essere esecutive.
In tal senso chiedo ancora a tutti di ascoltare veramente la protesta dei pendolari, i cui rappresentanti, che già conoscete, hanno sempre garantito massima ragionevolezza, serietà e competenza nell’approccio alle questioni di interesse, con il solo obiettivo (che spero sia da voi condiviso) di consentire un minore disagio a chi, per scelta o per obbligo, utilizza giornalmente i mezzi FS per recarsi al lavoro.
In assenza di precisi segnali, sono sicuro che la protesta dei pendolari sarà comunque rappresentata con forza a tutti gli enti competenti e ai mezzi di stampa.
Aggiungo qualche altra considerazione:
Penso che un’iniziativa importante debba riguardare l’informazione agli utenti dei treni che accumulano ritardo sul percorso. Tale informazione dovrebbe essere un obiettivo preciso di chi ha la responsabilità di gestire il percorso di un mezzo; l’informativa inoltre non deve essere generica ma precisa e dettagliata; propongo pertanto (se già tale obbligo non è previsto dal regolamento) che il capotreno sia tenuto ad avvisare i viaggiatori dei ritardi e delle motivazione degli stessi, utilizzando gli altoparlanti già presenti sui treni (cosa che attualmente non avviene).
Da ultimo vi segnalo solo alcuni dei disservizi riportati dal servizio di trenitalia sms2go; premetto che, su un totale di 45-50 minuti (teorici) di percorrenza della tratta PC-MI, un ritardo di 15 minuti (che costituisce circa il 30% del viaggio complessivo) sia inaccettabile; inoltre le informazioni che ho riportato riguardano solo 4 treni di interesse) (osservazione limitata a partire da giugno 05):

- 08/06/05: treno 2124: ritardo di 17 minuti c/o stazione di Villa Cadè non recuperato
- 14/06/05: treno 2124: ritardo di 14 minuti c/o stazione di S. Ilario D’Enza non recuperato
- 22/06/05: treno 2139: ritardo di 40 minuti c/o stazione di MI Centrale
- 28/06/05: treno 2139: ritardo di 40 minuti c/o stazione di MI Centrale
- 05/07/05: treno 2124: ritardo di 28 minuti c/o stazione di Rubiera non recuperato
- 08/07/05: treno 2124: perturbazione treno dalle 8,50 alle 9,20 (previsione) a causa di problemi di circolazione c/o stazione di MI Lambrate
- 18/07/05: treno 2139: ritardo di 35 minuti c/o stazione di MI Centrale non recuperato sul percorso
- 19/07/05: treno 2124: ritardo di 14 minuti c/o stazione di Fiorenzuola non recuperato
- 20/07/05: treno 2124: ritardo di 18 minuti c/o stazione di Fiorenzuola non recuperato
- 27/07/05: treno 2137: ritardo di 26 minuti c/o stazione di MI Centrale non recuperato sul percorso
- 27/07/05: treno 2141: ritardo di 25 minuti c/o stazione di MI Lambrate non recuperato sul percorso
- 28/07/05: treno 2141: treno soppresso
- 01/08/05: treno 2124: ritardo di 15 minuti c/o stazione di S. Ilario D’Enza
- 01/08/05: treno 2124: variazione ritardo di 15 a 48 minuti c/o stazione di Parma non recuperato sul percorso
- 01/08/05: treno 2139: ritardo di 18 minuti c/o stazione di MI Centrale non recuperato sul percorso
- 03/08/05: treno 2124: ritardo di 15 minuti c/o stazione di Parma non recuperato sul percorso
- 04/08/05: treno 2124: ritardo di 14 minuti c/o stazione di S. Ilario D’Enza non recuperato
- 04/08/05: treno 2139: ritardo di 32 minuti c/o stazione di MI Centrale non recuperato sul percorso
Segnalo inoltre che i messaggi di ritardo segnalati dal servizio in questione coprono non più della metà dei reali ritardi dei treni su quella tratta: ad esempio il giorno 09/08 il treno delle 18 – 2137-, partito da MI Centrale in orario, è arrivato a Lodi con 20 min. di ritardo e improvvisamente, SENZA ALCUNA INFORMAZIONE AI VIAGGIATORI, si è trasformato in regionale fino a Piacenza, con fermate in tutte le stazioni (anche a S. Stefano Lodigiano !!!) accumulando a PC un ritardo di 40 minuti circa. Non so come vengono calcolate le penali, ma un viaggio che dura 1h e 30m invece di 52m mi sembra meriti una penalità adeguata alla percentuale di ritardo (75% in più rispetto al tempo teorico) !
Aggiungo infine che anche ieri (11/08) e oggi (12/08, poco fa) il treno regionale “veloce” (...?...) che parte da PC alle 7,35, direzione MI, ha accumulato tra i 20 e i 25 minuti di ritardo in arrivo a Rogoredo, facendomi perdere una coincidenza a Lambrate (vergognoso !!!!!!!).
E questo solo fino a oggi ..... Chissà che cosa ci riserva il futuro !! Vi sembra accettabile? Vi sembra serio?
C’è qualcuno che si sta occupando realmente di migliorare le cose?

Lettere dai pendolari: Annuncio dimenticato, ritardo assicurato (12/6/2005)

Il  1° giugno 2005 alla stazione di Milano Lambrate viene annunciato che il treno IR2139 delle 18.55 (in carico all'Emilia) effettuerà fermate straordinarie in molte stazioni del percorso, ma senza specificarne la ragione. A causa di ciò il treno arriva a Piacenza con molto ritardo, dopo quasi un'ora e mezzo di viaggio. Dal controllore vengo a sapere che le fermate sono state aggiunte per un errore commesso alla stazione di Lambrate nell'annunciare il treno R20433 in partenza alle 18.32 (in carico alla Lombardia). Sembra che l'annunciatrice si sia dimenticata di segnalare il cambio di binario di quel treno e a causa di ciò tutti i viaggiatori di Lambrate lo abbiano perso.

La cosa inspiegabile è come mai, per sopperire all'errore, le ferrovie abbiano utilizzato il treno Interregionale delle 18.55 quando, prima di questo, alle 18.50, è partito un diretto della Lombardia nella stessa direzione che avrebbe potuto effettuare tutte quelle fermate.
E' l'ennesima dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che le ferrovie lombarde privilegiano i propri treni a danno degli interregionali emiliani e di noi pendolari piacentini.

Lettere dai pendolari: Assistenza alla clientela (31/5/2005)

Vorrei segnalare un curioso episodio di assistenza alla clientela avvenuto nella stazione ferroviaria di Piacenza. Il giorno 26 maggio 2005 il treno IR2124 delle 8.03, da Piacenza per Milano, era annunciato con 20 minuti di ritardo. Memore della esperienza del giorno prima, quando il ritardo di 15 minuti a Piacenza è quasi raddoppiato all’arrivo a Milano, mi reco all’ufficio assistenza alla clientela di Piacenza. Chiedo se, in sostituzione del treno in ritardo, è possibile concedere le fermate di Milano Rogoredo e Milano Lambrate al successivo espresso per Milano delle 8.07, visto che la maggioranza dei passeggeri scende in quelle stazioni.
Mancano pochi minuti alle 8, si tratta di fare una telefonata a Milano e chiedere l’autorizzazione alle fermate straordinarie. L’addetto però tentenna e cerca di scoraggiarmi dicendo che sicuramente non concederanno la fermata. Faccio allora notare che in passato qualche volta la risposta è stata positiva. Perché non tentare? L’addetto allora comincia a cercare il numero di telefono su un’agendina, ma senza successo. Interviene allora un suo collega che indossa un giubbino arancione catarifrangente. Anche lui dapprima cerca di dissuadermi dalla richiesta, ma alla fine riesco a convincere anche lui a fare un tentativo. Purtroppo però il numero di telefono non salta fuori. Viene chiamato allora un terzo addetto, che dopo l’ennesima ricerca partorisce finalmente un numero. Il ferroviere con giubbino catarifrangente compone il numero, ma alla risposta scopre che è quello sbagliato. Sono le 8.07, l’espresso è arrivato e si appresta a partire. Lo stesso ferroviere mi dice che oramai è impossibile ottenere la fermata e aggiunge che la richiesta dovevo farla almeno dieci minuti prima che arrivasse il treno. Gli faccio notare che è proprio quello che ho fatto e che il ritardo è stato causato sia dai loro tentennamenti che dal numero di telefono che non si trovava. Per la prossima volta gli consiglio di tenere a portata di mano quel numero di telefono, visto che è sempre lo stesso che bisogna chiamare. Con garbo faccio notare che sarebbe meglio che fossero loro a prendere l’iniziativa di chiedere le fermate quando vedono che c’è un treno pendolari in ritardo, senza aspettare le richieste dei viaggiatori che invece arrivano all’ultimo momento. I toni della discussione sono pacati e civili, ma l’addetto dal giubbino arancione mostra di non gradire i consigli e mi congeda ripetendo in continuazione una frase di saluto.
Un bel servizio di assistenza alla clientela che prima non riesce a trovare un numero di telefono e poi non sa accettare i suggerimenti dei viaggiatori. Per giunta sono loro che si arrabbiano nonostante siamo noi viaggiatori a subire i disagi.
A dimostrazione della diversa efficienza e volontà, porto l’esempio della stazione di Codogno. Lì i nostri colleghi pendolari, pur non avendo alcun ufficio assistenza alla clientela, riescono a far fermare e ad aggiungere fermate persino ai treni che non fermano in quella stazione (noi piacentini ne sappiamo qualcosa) ed intanto che il treno è fermo al semaforo, il capostazione al volo prepara il fogliettino per autorizzare le fermate straordinarie.
Questo significa fare assistenza alla clientela.

Lettere dai pendolari: Disservizi marzo-aprile (17/4/2005)

Vorrei segnalare quanto accaduto venerdì 8 aprile 2005 a causa di uno zelo tanto anomalo quanto colpevole del capotreno dell'IR2122.
Ad anticipare quanto sarebbe più tardi accaduto a Milano Lambrate, già alla stazione di Piacenza il fischio del capotreno è giunto mentre i viaggiatori stavano ancora salendo a bordo e io stesso ho fatto appena in tempo a salire prima che la porta automatica si chiudesse alle mie spalle. A Milano Lambrate in molti abbiamo potuto riscontrare il ripetersi del comportamento del capotreno colpevole di aver fischiato e chiuso le porte del treno quando i pendolari stavano ancora scendendo dalle carrozze. Alcuni viaggiatori si sono visti chiudere in faccia le porte del convoglio e costretti a scendere alla successiva stazione di Milano Centrale. In particolare una giovane viaggiatrice è caduta scendendo dal treno già in movimento letteralmente rotolando sul marciapiede al punto che io e un'altra persona l'abbiamo accompagnata, in qualità di testimoni, a denunciare l'accaduto al locale ufficio della Polfer.
Una considerazione: orologio alla mano ho valutato che quel giorno l'IR2122 sarebbe probabilmente arrivato a destinazione con non più di 10 minuti di ritardo, 10 minuti oltre i quali avrebbe altrimenti dovuto pagare alla regione Emilia una penale per 'ritardo eccessivo'. Mi chiedo se l'accaduto rientri nella strategia, ormai tristemente nota, di risparmiare sulla pelle (è il caso di dirlo) dei viaggiatori.

Altra lettera

Sono un pendolare che utilizza i treni sulla tratta Lodi-San Donato Milanese (andata e ritorno).
Faccio presente che la stazione di San Donato Milanese è ormai diventata un punto di partenza ed arrivo per parecchi utenti.
Nella fascia oraria di maggior utilizzo del mattino solo due treni effettuano fermate sia a Lodi che a San Donato Mil.se: Lodi 07.46 - S. Donato Mil.se 08.09 Lodi 08.21 - S. Donato Mil.se 08.46 Nella fascia oraria di maggior utilizzo del pomeriggio solo un treno effettua fermate sia a San Donato Mil.se che a Lodi: S. Donato Mil.se 17.39 - Lodi 18.02.

Altra lettera

Scrivo per portare alla sua attenzione, una volta di più, l’eterno problema dei pendolari emiliani. Questa volta, qualora non bastassero i problemi legati ai ritardi dei treni (sono circa 10 gg, che non riusciamo ad avere meno di 20 min di ritardo, quando il treno non viene soppresso...), devo aggiungere altri 2 episodi accaduti, il primo, questa mattina, ed il secondo circa 2 settimane fa.

1) All’annuncio (dato alla stazione di Fiorenzuola d’Arda - PC alle ore 7.20) della soppressione di un treno per Milano, assieme ad altri pendolari abbiamo richiesto informazioni riguardanti i treni, previsti dall’orario ufficiale e diretti a Torino e Milano, che avrebbero dovuto fermarsi tra l’ora del treno soppresso ed il primo treno utile per Milano (avente oltre 60 min di ritardo...).
In tutta risposta, chi doveva fornirci tale informazioni (capostazione o chi per lui) ha chiuso la porta dell’ufficio rifiutandosi di darci informazioni e rimandandoci dal bigliettaio; il quale non ha fatto altro che rispedirci al mittente. Dopo un’accesa discussione (che le risparmio), siamo riusciti ad ottenere le informazioni volute. Una volta sul treno, abbiamo saputo da pendolari di Fidenza che la medesima “scenetta” si era ripetuta (anche questa stamattina) proprio a Fidenza; con l’unica differenza che, in questo caso, le informazioni le ha dovute reperire addirittura la Polizia Ferroviaria.

2) 1 o 2 settimane fa, prendendo il treno interregionale 2139 delle 18.50 in stazione centrale a Milano per poter tornare a Fiorenzuola d’Arda, ho sentito il capotreno discutere con il proprio dirigente riguardo alcune fermate straordinarie che il treno in questione avrebbe dovuto fare. Tali fermate, conseguenza del fatto che il treno per Mantova (2665) sarebbe partito in ritardo di 20 o 30 minuti, sarebbero state tutte quelle presenti tra la stazione di Milano Rogoredo e Codogno (ma come mai gli utenti lombardi godono di queste “agevolazioni”??? Forse perché gli stessi, o i loro politici, protestano con più forza rispetto a noi!?). Il problema era che il treno per Mantova non effettua ALCUNA fermata tra dette stazioni! Abbiamo dovuto far presente la cosa noi pendolari al capotreno, il quale, dopo diverse telefonate con il proprio dirigente, è riuscito a convincere il dirigente stesso ad effettuare, come fermata straordinaria, solamente Codogno.

Questi sono solamente i 2 episodi più eclatanti che sono capitati nelle ultime 2 settimane.
Ora, poiché come accennavo pocanzi TUTTI i treni che vanno da Milano a Bologna (e viceversa) stanno avendo ritardi consistenti (oltre al solito problema di carrozze senza riscaldamento/chiuse/sporche), vorrei capire come vengono utilizzati i fondi che la regione mette a disposizione delle ferrovie con il denaro ricevuto dai contribuenti. E soprattutto, la regione intende fare qualcosa di SERIO per combattere questa situazione?
Uso il termine combattere perché per noi pendolari sta diventando una vera e propria guerra...di sopravvivenza (purtroppo) visto e considerato che tali ritardi mettono a rischio il nostro prezioso e, in questi periodi, raro posto di lavoro.

Lettere dai pendolari: Disagi a raffica (alcune delle lettere ricevute tra gennaio e febbraio 2005)

Pubblichiamo di seguito solo una minima parte delle tantissime email di segnalazione e protesta che ci arrivano ogni giorno. Ci scusiamo con i pendolari se non riusciamo a rispondere o pubblicare tutte.

Sono un pendolare che da ormai 10 anni, per studio prima e lavoro poi, viaggia sulla tratta Piacenza-Milano.
A conferma del peggioramento del servizio delle FS negli ultimi mesi, porto come esempio il fatto che per tutto il 2003 il treno IR 2124 delle 8.01 da PC arrivava a Lambrate alle ore 9.00, in ritardo ma comunque con una certa regolarità (solo pochissimi casi di ritardi pesanti). Negli ultimi mesi del 2004, invece, lo stesso treno ha fatto registrare numerosi casi di ritardi, anche pesanti, dovuti anche a "declassamenti" a Regionale.
Comunque, quello che più mi lascia sconcertato, è che una Azienda come Trenitalia, che possiede miliardi di Euro in infrastrutture, che impiega decine di migliaia di lavoratori, che ha a disposizione tutta la tecnologia del terzo millennio, non riesca a garantire che un treno arrivi a destinazione, magari in orario e non sovraffollato.
E' incredibile il fatto che LORO fanno gli orari, LORO decidono le fermate, LORO gestiscono la rete, le stazioni e i treni, LORO guidano i treni, LORO scelgono la tipologia dei treni, LORO sono gli unici ad operare sulla rete, eppure non riescono a rispettare nemmeno quello che, in queste condizioni, dichiarano al pubblico (dimenticavo che si fanno anche pagare circa 6/7 centesimi di €uro al km, circa il doppio rispetto alle autostrade ...). L'unica spiegazione che trovo per questa situazione, è l' INCOMPETENZA o INCAPACITA', nel senso stretto dei termini, cioè le FS non sono capaci di fare il loro lavoro: solo una profonda incapacità può causare che un treno che parte da Centrale arrivi a Rogoredo SEMPRE TUTTI I GIORNI con 5/10 minuti di ritardo.
Per fare un esempio, è come se l'ENEL potesse decidere di spegnere qualche centrale lasciando la popolazione senza elettricità senza preavviso ed arbitrariamente, oppure sul contratto non garantisse la fornitura, in nessun caso e senza alcuna penale da pagare. Oppure se le Autostrade potessero chiudere tratte di autostrada o stazioni di uscita senza preavviso, magari anche senza motivo, semplicemente perché non gli conviene lasciarle aperte.
Sarebbe ora che Trenitalia si assumesse qualche responsabilità, o che qualcuno gliele assegnasse, con alte penali per ritardi e soppressioni, per mancanza di carrozze o per loro malfunzionamento.

Altra lettera

Da poco utilizzo l'infausta linea Casale-Milano e ho già ampiamente sperimentato i disagi che anche voi giornalmente vivete. Sto prendendo contatti con l'associazione pendolari di Casale, ma vorrei anche sapere se esistono iniziative per raccordarsi sia tra lodigiani e piacentini, sia a livello nazionale e fare una più efficace lobbying sulle ferrovie e sulle istituzioni. L'unione è fondamentale, altrimenti ci spezzano uno ad uno, prendendoci per stanchezza e esasperazione.
Grazie in anticipo per l'attenzione data alla mia richiesta. Mi do disponibile da ora a partecipare a pacifiche iniziative congiunte di disobbedienza civile, lobbying, proteste.

Altra lettera

Sono un pendolare disperato esausto della linea Lodi-Milano.
E' evidente che la situazione da dicembre ad oggi è decisamente sfuggita al controllo da parte di TRENIATLIA ed RFI, quello che subiamo tutti i giorni è il frutto di sbagliati investimenti e programmazioni, (attenzioni rivolte solo all'alta velocità), non parlo della pulizia e del riscaldamento ma dei continui ritardi, che spesso si aggirano attorno ai 30/60 minuti e delle soppressioni aggravati dalla NON INFORMAZIONE da parte di TRENITALIA; mi  sento veramente preso in giro; tale comportamento non è più ammissibile da parte di due grandi società, non possono lavarsi le mani e darci il contentino del bonus mensile.
I fatti che mi hanno spronato a scrivere risalgono a giovedì e venerdì appena trascorsi: giovedì: regionale MI-Garibaldi delle 16:08 per Piacenza; alle 16:55 eravamo solo a Lambrate, in partenza ci hanno detto che avremmo deviato per la cintura e nulla più; venerdì: interregionale MI-Centrale delle 18:00 per Ancona è arrivato a Rogoredo alle 18:30 (io mi trovavo o Rogoredo), avvisandoci che avrebbe effettuato tutte le fermate fino a Piacenza senza dire nulla dei regionali di quella fascia oraria?? dispersi???? lascio a chiunque immaginare come eravamo su quel treno, in partenza da Milano di venerdì sera, diretto ad Ancona, abbiamo viaggiato ammassati come bestie.

La soluzione da me proposta non è quella di non pagare l'abbonamento per un mese come proposto da viaggiatori di altre tratte ma dovreste riunire tutte le Associazioni dei pendolari che gravitano su Milano (esempio tratta: MI-PC, MI-PV, MI-BG, MI-NO ecc.) e chiedere le dimissioni del responsabile di Trenitalia e RFI competenti del Nodo di Milano.

Altra lettera

Sono da più di 3 anni pendolare per motivi di lavoro sulla linea Milano - Piacenza. Giornalmente vivo il disagio provocato dai disservizi creati da Trenitalia ai pendolari che, come me, sono obbligati ad utilizzare il treno per recarsi sul posto di lavoro.
Tra treni soppressi, interregionali trasformati in regionali, ritardi più o meno comprensibili, la situazione sta veramente diventando insostenibile. La cosa che secondo me più sconcerta è la sistematicità con cui si verificano queste problematiche. Il disservizio creato dall'evento eccezionale ed imprevedibile può essere accettato, ma non è possibile che i treni siano regolarmente in ritardo. Questo mi fa purtroppo pensare che Trenitalia non solo non sia in grado di gestire lo straordinario, ma anche, e ciò è gravissimo, l'ordinario.
Il problema poi è di carattere generale in quanto non riguarda solo le fasce pendolari, ma praticamente tutte le ore del giorno.
.....
Potrei portare decine di casi in cui su un tempo medio di percorrenza di 45-55 minuti (a seconda del treno) si sono accumulati ritardi superiori ai 30 minuti!
Credo che i pendolari, e comunque tutti i clienti Trenitalia, meritino un po’ più di rispetto.

Altra lettera

Sono da piu' di 5 anni pendolare per motivi di lavoro sulla linea Milano - Fiorenzuola.
Vi scrivo in quanto, esasperato da continui ritardi e incomprensibili comunicazioni circa le cause degli stessi, vorrei avere, almeno da qualcuno di Voi risposte in merito alle azioni che si pensa di porre in essere al fine di poter raggiungere un livello di servizio che abbia almeno una parvenza di decenza.

Tanto per citare un esempio ieri, 25 Gennaio 2005, il treno Interregionale (IR 2137) delle ore 18 che dalla stazione centrale di Milano raggiunge Ancona, e' stato, per motivi oscuri, trasformato in treno locale (con fermate: S. Giuliano Milanese, Melegnano, Gavazzano, Lodi, Secugnago, Casalpusterlengo, Codogno ed infine Piacenza) rispetto quanto previsto (solamente Lodi e Piacenza). Il risultato e' stato 1 ora di ritardo.
Peraltro, da pendolare di provincia, quindi ho dovuto proseguire sino a Fiorenzuola d'Arda, non ho potuto nemmeno usufruire del regionale delle 18.21 in quanto conclude la sua corsa a Piacenza.
Perché trasformare un treno interregionale con fermate intermedie (escluse quelle di Milano Lambrate e Milano Rogoredo) limitate a Lodi e Piacenza in locale quando alle ore 18.21 da Rogoredo partiva un regionale (R 20431) con destinazione Piacenza (questo con fermate intermedie Lodi, Casalpusterlengo, Codogno e Piacenza). Non aveva forse più senso far fare a quel treno tali fermate?

Francamente non riesco a capire (forse la posso immaginare ma vorrei che qualcuno di Voi avesse il coraggio di esplicitarla) le motivazioni che portano ad una scelta di questo tipo.

Altra lettera

Sono una pendolare piacentina e da ormai otto anni viaggio quotidianamente sulla linea PC-MI  in prima classe e ricevo in cambio un disservizio pari a quello di un carro bestiame.
Ho letto con grande piacere sul Corriere della sera di Sabato 22.01 che finalmente anche sulla nostra tratta si è deciso di aderire allo sciopero del biglietto a partire dal 1° Feb. Il motivo della mia e-mail è ricevere informazioni relativamente alle modalità di questa protesta ed ai nostri diritti di viaggiatori laddove ci verrà richiesto di mostrare l’abbonamento del mese in corso.

Altra lettera

Da utente, cittadino ed elettore, chiedo quali sono le azioni intraprese dalle istituzioni che rappresentate per ovviare alla tragica situazione descritta oltre. Prego i mezzi di informazione di dare spazio a questi spaccati di vita quotidiana che coinvolgono migliaia di persone della nostra regione.

FERROVIERI MASCHERATI E PENDOLARI AFFUMICATI

Scrivo per denunciare il costante e preoccupante degrado delle Ferrovie nella nostra regione, lungo la linea pendolari Parma-Milano. Da mesi i ritardi, i treni soppressi e i guasti sono all'ordine del giorno, e la rabbia degli utenti stenta ormai a contenersi.

Stamattina, 24/01/05, il treno Regionale 2912 proveniente da Parma per Milano Greco è arrivato a Casalpusterlengo con 10 minuti di ritardo. Due km dopo la stazione, il treno si è poi fermato in una nuvola di fumo, in mezzo alla gelida campagna lombarda. Le carrozze sono state invase da un fumo acre e molto fastidioso, al punto che molti passeggeri si sono dovuti trasferire su altre carrozze. Il capotreno non ha dato alcuna spiegazione ai viaggiatori, che sono stati lasciati per quasi un'ora in un treno freddo e pieno di fumo. Dopo circa mezz'ora dal guasto sono apparsi due individui (tecnici FS in borghese, mascherati da pendolari, senza alcun segno distintivo che li potesse esporre alle lamentele dei viaggiatori) che con un cellulare hanno diretto le operazioni di soccorso. Il treno è stato spinto da un convoglio merci fino alla stazione successiva, poi gli oltre 300 pendolari sono stati fatti salire su un convoglio già stracolmo, che ha accumulato ritardi su ritardi ed è arrivato a Milano Rogoredo con oltre un'ora di ritardo.
Le rimostranze del sottoscritto e di molti altri viaggiatori si riferiscono a quanto segue:
1) Perché il treno non è stato controllato prima della partenza?
2) Perché i viaggiatori non sono stati avvisati del guasto?
3) Perché le ferrovie non si sono nemmeno scusate dell'accaduto?
4) Perché il capotreno e i tecnici FS hanno assunto il consueto atteggiamento del "se protestate ci fate perdere tempo e ci obbligate a chiamare la polizia ferroviaria"?

La pazienza del popolo bue ha un limite, e questo limite è ormai stato raggiunto. Mesi di denuncia e impegno non sono servite a nulla; il servizio è in costante peggioramento. Inutili le lettere ai giornali, gli appelli ai governi locali, le riunioni dei comitati pendolari. Le Ferrovie continuano nell'arrogante silenzio menefreghista che ha portato, OGNI GIORNO, ad una situazione intollerabile e ormai prossima a sfociare nella violenza. Per rendersene conto basta andare in una qualsiasi stazione milanese, in un orario qualsiasi, e verificare quanti treni viaggiano in orario. La percentuale è ormai inferiore
al 30 %.

Propongo ai comitati dei pendolari, ai sindacati, alle aziende, ai partiti e alla società civile alcune proposte che vadano a toccare nel vivo gli interessi dei responsabili di questa aberrante situazione:

1) Attivarsi per legare una quota fissa dello stipendio dei dirigenti delle ferrovie al raggiungimento di standard qualitativi nel servizio, in maniera proporzionale al ruolo. Un dirigente attuale delle FS deve avere il proprio stipendio decurtato se non ? in grado di porre rimedio a tale sfacelo.

2) Smettere di pagare l'abbonamento al servizio, fino a quando lo stesso non migliori.

3) Favorire un accordo tra aziende e Ferrovie, per cui sia possibile conteggiare le ore perse per i ritardi come regolare lavoro, obbligando poi le aziende a rivalersi sulle Ferrovie.

4) Ampliare le motivazioni del prossimo sciopero nazionale sulla sicurezza, includendo il miglioramento del servizio come obiettivo prioritario per gli stessi lavoratori FS.

5) Stimolare l'intervento delle istituzioni locali, Regione, Province, Comuni e parlamentari eletti nella zona affinché si facciano portavoce delle istanze dei pendolari e blocchino ogni convenzione con le FS fino al raggiunto miglioramento del servizio.

Altra lettera (inviata a noi in copia)

Egregi Signori, la presente mail è per portare a vostra conoscenza lo stato di avanzata decomposizione in cui ormai versano i convogli di Trenitalia.
Io sono un pendolare della linea PC-MI da circa 4 anni, stamani, come ogni lunedì, ho preso il treno Reg 2912 delle 7.35 da PC per MI Greco Pirelli.
Il treno in questione, dopo aver superato la stazione di Casalpusterlengo, si ferma in aperta campagna e lì staziona per circa 30 minuti senza che alcun personale di Trenitalia si degni di dare uno straccio di informazione.
Mi sono quindi messo alla ricerca di qualcuno che avesse addosso la divisa di Trenitalia per saper di che morte dovevamo morire.
L'ho trovato nell'ultima carrozza di coda, non credo nemmeno fosse in servizio su quel treno, ad ogni modo la persona in questione mi ha informato che il locomotore si era bruciato e che ne stavamo aspettando un altro che ci portasse fino a Milano Rogoredo.

Torno al mio vagone, dopo 10 minuti circa passa il capotreno il quale ci informa della rottura del locomotore e ci invita a scendere dal treno alla stazione di Secugnago in quanto il "merci" che ci stava spingendo non poteva portarci fino alla stazione di Rogoredo.
A quel punto gli altoparlanti della stazione di Secugnago ci informano che il treno IR 2124 (partito da Piacenza alle 8.03 per MI centrale) avrebbe effettuato una fermata straordinaria a Secugnago per raccogliere noi pezzenti a cui era bruciato il treno.
Forse non sapete che il treno in questione al lunedì è stracarico di passeggeri in quanto raccoglie sia i pendolari giornalieri che quelli settimanali, per cui potete immaginare quanto spazio ci fosse, ed infatti io stazionavo più o meno tra il primo ed il secondo gradino d'ingresso al vagone.
Questa comoda sistemazione ci ha accompagnati fino alla stazione di Milano Rogoredo in cui siamo arrivati alle 9.45

1° Domanda: anziché far fermare un treno notoriamente sovraccarico non si poteva per esempio far fermare l'Eurostar in quel di Secugnago e dare così per una volta un servizio decoroso a noi pendolari che foraggiamo forzatamente le Ferrovia dello Stato?

2° Domanda: perché le rare volte che il treno è in orario gli altoparlanti del treno dichiarano con fierezza che il treno sta viaggiando in orario mentre quando il treno fa ritardo non dicono nulla?

3* Domanda: perché sui treni bisogna sempre sentire la solita litania "vi ringraziamo per aver scelto Trenitalia" quando sapete benissimo che non abbiamo possibilità di scelta in quanto siete l'unico servizio esistente?

4° Domanda: perché non aggiungete un treno in più sulla tratta PC-MI tra le 7,30 e le 8,30 vista la quantità di pendolari presenti?

Avrei decine di altre domande ma credo che queste per ora possano bastare.

Altra lettera

Vorrei raccontarvi una curiosa storia che mi è capitata oggi pomeriggio alla stazione ferroviaria di Parma.... ero sul binario in attesa del mio treno, quando, arriva un treno, sosta per alcuni minuti e poi riparte...alla partenza tre idioti per usare un eufemismo dal finestrino del treno in corsa, hanno lanciato dell'acqua a me e alle altre persone presenti sul binario...a parte lo spavento naturale per chi sta tranquillamente aspettando il treno e si vede arrivare addosso qualcosa, mi chiedo come mai nessuno del personale ferroviario si è accorto dell'accaduto...come sempre i pendolari non sono protetti in nessun modo...è dalle piccole cose che si vede la funzionalità!

Lettere dai pendolari: Pericolosa discesa dal treno (23/1/2005)

Scrivo per segnalare la situazione di pericolo, fortunatamente senza conseguenze, che si è verificatasi di recente a Milano Lambrate.
L'IR 2122 da Bologna per Milano C.le è arrivato a MI Lambrate verso le 8.05 sul binario 10 e si è fermato con almeno 4 carrozze di coda fuori dal marciapiede!
Sul momento abbiamo pensato che che sarebbe avanzato ancora qualche metro, invece sono state sbloccate le porte. Qualcuno ha deciso di scendere nella ghiaia e attraversare i binari per arrivare sul marciapiede del binario 12.
Io e altre decine di passeggeri (alcuni con valigia!) abbiamo camminato per almeno un paio di carrozze per arrivare al marciapiede, ma dato che ci vuole tempo a risalire il treno, siamo scesi per evitare di vederci chiudere le porte in faccia. Siamo scesi in malo modo in mezzo alla ghiaia, schivato il pilone dell'alta tensione e, finalmente dopo vari ostacoli, siamo arrivati con i piedi sul marciapiede. Nel frattempo giungeva sul binario 11 l'IR per Bologna.

Il capotreno non si vedeva (teniamo presente che la stazione di MI Lambrate è in curva!), ma si è preoccupato di fischiare per ripartire con solerzia, senza minimamente preoccuparsi di chi stava cercando di non farsi male per scendere dal treno!
Oltre a scongiurare i ritardi, dobbiamo anche augurarci che non si
verifichino incidenti stupidi dovuti a negligenza del personale?

Lettere dai pendolari: Le FS inibiscono l'accesso ai ritardi (9/1/2005)

Volevo rendere noto che RFI ha inibito l'accesso ai dati in tempo reale sul tragitto dei treni per cui non è più possibile per il gestore del sito Internet www.ritarditalia.it la consultazione "dov'è il mio treno", che dava aggiornamento continuo sulla posizione del treno e relativo immancabile ritardo.

Lettere dai pendolari: Treni freddi... la conservazione (9/1/2005)

In questo periodo invernale ho dovuto rivedere la mia opinione sulle ferrovie. Non è vero che non hanno a cuore i pendolari, al contrario cercano sempre di conservarli nel migliore dei modi, proprio come si fa con i cibi: surgelandoli!

In questi ultimi due mesi credo di aver viaggiato al freddo almeno 2 volte alla settimana, mattina e sera (quindi almeno 4 viaggi/settimana). Qualche volta anche al buio. I treni incriminati sono soprattutto il Greco Pirelli delle 6.50 al mattino, il 7.13 (quando non c'è il 7.06) e i corrispondenti sulla via del ritorno (le carrozze sono le solite guaste all'andata e al ritorno). Ma anche certi interregionali non scherzano!
Si possono chiedere i danni per i continui raffreddori provocati?

Una pendolare piuttosto "rigida"...per il freddo ovviamente

Lettere dai pendolari: I regali di Natale delle FS ai pendolari (9/1/2005)

Ringrazio Trenitalia perché anche questa mattina, vigilia di Natale, ho
potuto andare al lavoro provando la fantastica esperienza di un treno completamente surgelato e, quindi, di sentirmi al freddo e al gelo come il bambinello nella grotta di Betlemme.
L'unica forma di riscaldamento sul treno regionale 20416 delle 6.50 Piacenza - Milano G.Pirelli continua ad essere il calore animale dei viaggiatori.
Perché non ci vengono prestati anche un bue e un asinello?
Buon Natale a chi viaggia in treno.

Altra lettera

sono reduce dall'ennesimo viaggio incubo:
partenza questa mattina da Piacenza alle 7.35, arrivo a Milano Rogoredo 9.15... peccato che io dovessi andare a Lambrate e il treno si fermasse a Rogoredo un'altra mezz'oretta per un disguido non meglio definito. Così sono stata costretta a prendere la metro gialla fino a Milano Centrale e da lì la verde fino a Cernusco... arrivo in ufficio ore 10.30.
Questa è soltanto l'ultima delle disavventure che ogni giorno siamo costretti a subire. Perché non ci mettiamo tutti d'accordo e decidiamo insieme di non pagare l'abbonamento di gennaio? è ora di fare qualcosa di concreto, io sono arcistufa di essere presa per i fondelli. Con tutte le mezz'ore che mi hanno detratto dallo stipendio mi sembra il minimo rifiutarsi di pagare per i loro disservizi.
Aspetto un riscontro ansiosa e mi offro volontaria per organizzare il nostro RISCATTO.

Altra lettera

In un giorno di fine dicembre 2004...

1) Ore 7.00: il 2120 (delle 6.45 in ritardo di 15 min) si presenta sui binari; salgo, si parte e si procede velocemente. "Ottimo" penso.

2) A Codogno rallentamento e successivo stop per 15 minuti circa; nessun annuncio... Ad un certo punto salgono i passeggeri e raccontano che il treno fermerà in tutte le stazioni (a differenza di quanto annunciato a Piacenza); diversi treni regionali sulla tratta per Mantova e Piacenza sono stati soppressi.

3) Stop a Casalpusterlengo: 10 minuti circa; ci sono già passeggeri che viaggiano in piedi.

4) Stop a Secugnago. Dopo 10 minuti di attesa, un annuncio dall'esterno: "Treno 2120 partirà tra 25 minuti ed effettuerà tutte le fermate. Segue il treno 2122 che effettua fermate a Lodi, Rogoredo e Lambrate". La gente si alza immediatamente per scendere e contemporaneamente il treno riparte, tra lo stupore e gli sguardi increduli di noi viaggiatori. Partendo, noto che sull'altro binario è fermo un treno notte. "Bene " penso " almeno hanno privilegiato i treni dei pendolari..."

5) Stop a Lodi: non si sa se scendere o no, ci si chiede a vicenda spiegazioni, ma chi sa qualcosa? Decido di rischiare e scendo. I lodigiani si scannano per salire, invece; "Che siano tutti diretti a San Giuliano o Borgolombardo?"; Dicono di non avere ricevuto nessun annuncio circa le fermate del 2120 e del 2122 e ovviamente salgono sul primo treno disponibile. Appena partito il 2120, ecco l'annuncio del 2122 in arrivo con fermate solo a Rogoredo e Lambrate. "Almeno l'ho indovinato" penso.

6) Dopo 10 minuti di attesa dopo l'annuncio arriva, lemme lemme, il 2122. Alcune carrozze sono già strapiene; alcune quasi vuote. Salgo su queste ultime: ghiacciate!! Si parte... superiamo un altro treno notte fermo a Lodi.

7) Ci fermiamo a Tavazzano (5-10 minuti) ma non per servizio passeggeri.

8) Ci fermiamo nei pressi del bivio Sordio. "Ovviamente ci instraderanno sulla linea veloce per farci superare il 2120". Dopo 5 minuti di stop ci supera un treno a due piani pressoché vuoto... Si riparte

9) Arriviamo nei pressi del bivio: "E' quasi fatta" penso... ma ci instradano sulla tratta lenta!!!!!!! Procediamo a passo di lumaca... per forza c'è davanti il 2120 che fa tutte le fermate !!

10) Nuovo stop in località imprecisata prima di Melegnano... sulla linea veloce vedo sfrecciare i due treni notte superati a Secugnago e Lodi !!!

11) si riparte a rilento e ci si ferma o si rallenta prima delle stazioni... facile capire il motivo.... la gente non ne può più... è stremata.

12) arrivo a Rogoredo alle 9.00 (invece delle 7.47): 2 ore di follia toccata con mano.

Non ho parole.

Altra lettera

Chi vi scrive è uno dei tanti pendolari che, fortunatamente da poco tempo (6 mesi), utilizza la tratta Pc - Mi e viceversa per recarsi al lavoro. In questi mesi ho potuto notare che il servizio non è mai stato eccelso, ma anzi che a fatica rasentava la sufficienza, ma ultimamente le cose sono peggiorate in maniera drastica.
Mi riferisco specialmente alle giornate di ieri (22/12) e oggi (23/12). Prendendo ad esempio esclusivamente i treni che giornalmente prendo e cioè:
IR 2124, Piacenza 08:03 - Milano Centrale 09:00
IR 2139, Milano Centrale 18:50 - Piacenza 19:48

In particolar modo nella giornata del 22 a causa di una caduta della rete (come ci è stato riferito... perché mai niente è ufficiale) tra Lodi e Tavazzano tutti i treni diretti da e per Milano subivano ritardi imprecisati.

Nella giornata odierna (23/12) invece, a causa di un ritardo del treno regionale precedente, si è pensato bene di far diventare il treno da IR a regionale.
A prima vista tutto parrebbe "normale"; ma normale non è:

1) Perché non annunciare PRIMA dell'arrivo del treno IR che questi avrebbe fatto TUTTE le fermate, dato che il ritardo del treno Regionale era già abbondantemente segnalato? In modo tale che i passeggeri si sarebbero potuti spostare sull'EXP.

2) Perché non far fermare il treno EXP proveniente da Benevento e in partenza da PC alle 8:07 in tutte le fermate? Dato che ovviamente non si tratta di un treno utilizzato dai pendolari (lavoratori-studenti).

Molto spesso invece, l'EXP, trae svantaggio dal fatto di far fermare l'IR in tutte le stazioni dato che l'EXP partendo dopo non lo sorpassa mai (benché non faccia fermate intermedie tra PC e MI).

3) Perché è così complicato fare un’annuncio nel quale si dica quale treno che parte prima?

4) Perché con il nuovo orario (in vigore dal 12/12/04) l’IR 2139 benché abbia una fermata in meno (Codogno) arriva sistematicamente dopo le 20.... in pratica allo stesso orario di quando faceva una sosta in più?

Possibile che sia una rarità, un’eccezione, il fatto che i treni arrivino in orario?

Possibile che non siano previste penali adeguate? Insomma noi facciamo un abbonamento per usufruire di un servizio, e questo servizio è MOLTO scadente (carrozze sporche, aria condizionata non funzionante, finestrini sigillati o bloccati con fil di ferro...),   pecche che probabilmente passerebbero in secondo piano se la puntualità ci fosse.

La regione Lombardia ha stabilito dei rimborsi per i treni in ritardo e l'Emilia-Romagna?

Molto probabilmente molti fondi per la manutenzione sono stati deviati a favore dell'alta velocità, ma a volte quello che basta è un semplice annuncio all'altoparlante... e qui non ci sono fondi da investire.

Lettere dai pendolari: Tanti problemi aperti sulla Piacenza-Parma (9/1/2005)

Sono una pendolare che si muove ogni giorno per lavoro sulla tratta Piacenza - Parma.

Premesso che mensilmente pago la somma di euro 58,23 per un abbonamento Intercity, segnalo che:

1. Il treno Intercity IC 587 per Parma delle 08.02 è stato anticipato alle 07.52: lunedì 13/12 è arrivato con 20 minuti di ritardo, martedì 14 e mercoledì 15 è arrivato con 10 minuti di ritardo, annullando quindi tutti i benefici dell'anticipazione.

2. Il treno Interregionale IR 2069 per Parma delle 07.55 accumula comunque i soliti ritardi che c'erano ante modifica dell'orario, sostando nelle stazioni di Fiorenzuola o Fidenza per lasciar passare l'IC o altri treni.

3. Il treno IR 2280 per Piacenza delle 17.21 è stato anticipato alle 17.17 mantenendo lo stesso orario di arrivo (18.00).

4. Il treno IR 2136 per Piacenza delle 18.28 ultimamente sta registrando una serie di ritardi anche molto pesanti (il 14/12/04, 30 minuti).

Oltre che per l'annoso, cronico e irrisolto problema dei ritardi, mi sento offesa come Cliente e come, quale mi ritengo, persona intelligente:

- il fatto di anticipare gli orari di partenza e lasciare invariati gli orari di arrivo mi sembra una presa in giro: Trenitalia non sa che i suoi Clienti sanno leggere i numeri stampati sulle tabelle degli orari? Pensa che non si accorgano che l'anticipo sia inutile e non si chieda a cosa servano quei 5/10 minuti di anticipo? Forse per fare andare il treno ancora più piano e consumare meno energia?
- Sto pagando mensilmente un abbonamento con supplemento per poter usufruire dei treni IC: il supplemento (che per un biglietto singolo ha un importo del tutto sproporzionato) dovrebbe servire se il treno andasse più velocemente e non accumulasse ritardi, ma allo stato delle cose serve per fare in modo che il treno non si fermi alle stazioni di Fiorenzuola e Fidenza... quindi il supplemento costituisce, a mio avviso, solo ed esclusivamente un furto alla Clientela.
- I treni, oltre ad essere sempre più sporchi, sono anche sempre più affollati: durante il periodo in cui si è svolto il Motor Show, non solo molte persone hanno viaggiato in piedi, ma eravamo ammassati come bestie nei vani dove ci sono le porte (ed alcune di esse non funzionano). Ora, Trenitalia non sapeva che in quel periodo c'era questa manifestazione? Penso proprio di si e non si è curata di aggiungere alcune carrozze ai treni che prevedeva più affollati (ne bastavano 2/3) o di aggiungere magari due treni al giorno sulla tratta Bologna - Milano o Bologna - Torino per agevolare la Clientela?
- Ho sentito nei notiziari che Trenitalia manderà (o sta già mandando) alcuni suoi Dirigenti sui treni aventi le maggiori problematiche per apprendere quali sono i problemi: siccome i problemi sono segnalati direttamente ai "servizi reclami" dalla Clientela stessa e dalle Associazioni dei Pendolari mi chiedo: i messaggi che vengono ricevuti a questi servizi vengono letti? e se si, vengono presi in esame al momento di prendere delle decisioni?

Lettere dai pendolari: FS: muro di gomma e false osservazioni. Cercasi avvocato. (9/1/2005)

Vi scrissi ormai 3 mesi fa per raccontarvi cosa mi era successo in treno, la lettera fu pubblicata  sul sito dell'associazione con il titolo: Lettere dai pendolari: Diritto fisso non dovuto (10/10/2004)

bene, vi informo del seguito...

1) ai miei reclami è stato risposto che sono stati interessati le direzioni competenti e che avrei ricevuto risposta: sono ancora in attesa

2) mi sono stati notificati 2 verbali per violazione degli art. 17 e 23 del DPR 11 luglio 1980, n. 753 per un totale di 35.47€

quello che più mi irrita è che il controllore non ha riportato le mie osservazioni, che gli avevo chiesto di segnalare, e ha riportato sue osservazioni non veritiere e testualmente "asserendo che il treno faceva schifo per pulizia e ritardo" cosa che io non ha mai detto, ma sostenevo che non ci fosse posto in 2a classe e per questo mi ero dovuta sedere in 1a!!!!!!!!

E' mia intenzione procedere per vie legali, chiedo quindi se siete a conoscenza di qualche avvocato specializzato in materia per avere un consiglio.

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