Lettere dai pendolari 2003
Lettere dai pendolari: Proteste contro il nuovo orario (23/11/2003)
Buongiorno, sono una pendolare della tratta Piacenza - Milano ed
ho appreso con estrema preoccupazione le intenzioni delle ferrovie di modificare gli orari
dei treni serali della fascia delle ore 17 (vedi Ravenna e Livorno).
Trovo tutto questo davvero scandaloso...come al solito Piacenza non viene considerata né
dalla regione Emilia né dalla Lombardia. Sì perché, a quanto mi risulta, le tratte
ferroviarie sono ormai gestite dalla regione, per cui la Lombardia ha tutto l'interesse a
fornire ai propri viaggiatori
maggiori servizi cioè maggiori fermate alle stazioni di Casalpusterlengo e Codogno...
A questo punto mi viene spontanea una domanda: ma il nostro Sindaco che in campagna
elettorale si è tanto premurato di far sapere di essere anch'egli un pendolare che cosa
fa?
Vi ringrazio per l'attenzione e spero che verrà organizzata una protesta più incisiva
rispetto all'e-mail alla Regione Emilia (che pure trovo efficace e farò).
altra lettera
Mi chiedo sinceramente, cosa ci stiano a fare in Regione quelli che si occupano di
trasporti.
Di particolare rilevanza il fatto che il Sig. Ginocchini sia convinto che il treno per
Ravenna recuperi 2 minuti. Ma dove a Ravenna ?
Il "signore" è veramente convinto che il treno 2135 sia o sarà più capiente?
Probabilmente non sa che, ogni due per tre, questo treno ha delle carrozze chiuse !
Lettere dai pendolari: Un sito per i ritardi (23/12/2003)
Sono anch'io un pendolare di Trenitalia. Vittima giornaliera di
ritardi e disservizi ho deciso di costruire un sito dedicato appositamente al controllo
dei ritardi dei treni.
L' ho chiamato www.ritarditalia.it
Mi rivolgo alla Vostra Associazione al fine di farvi conoscere questo sito che è a
disposizione di chiunque voglia segnalare i ritardi dei treni. All' interno di esso vi è
,infatti, una parte dedicata ai ritardi dove si possono segnalare in maniera semplice ed
anonima tutti i ritardi dei treni nei quali i viaggiatori di Trenitalia incappano
quotidianamente.
Il sito, anche se ancora in fase sperimentale,utilizza un proprio database dove sono
attualmente registrati 4853 treni e 1424 stazioni, per complessive 50381 fermate,
praticamente tutto il Nord ed il Centro Italia ed alcune linee in concessione.
Ogni segnalazione di un qualsiasi ritardo, di un qualsiasi treno di cui siete vittime o
testimoni può essere registrata e sarà utilizzata
per generare le informazioni necessarie consultabili on line da qualsiasi utente nella
sezione delle statistiche.
Sperando che la cosa possa essere di vostro gradimento (come potete vedere il sito
non contiene ne banner commerciali, ne pubblicità), resto a disposizione per ogni
suggerimento che vorrete darmi per migliorarlo.
Lettere dai pendolari: Linea per Pavia, la situazione sta diventando insostenibile (23/11/2003)
La situazione per i pendolari di Pavia sta diventando insostenibile. Il treno del mattino delle 7.38 è sempre più in ritardo (lo era anche prima, ma il ritardo si attestava sui 5 minuti, adesso supera costantemente i 10 minuti ogni mattina), inoltre è strapieno. A dimostrazione del fatto che se dai un servizio poi la gente lo usa, c'è sempre più gente. Le due carrozze di cui è composto spesso non bastano. Ci vorrebbe un'altra carrozza, ma a questo punto il locomotore non ce la farebbe più, o perlomeno farebbe molta fatica, a detta dei ferrovieri. La soluzione sarebbe avere un treno elettrico. pare che ci siano treni che fanno la tratta Stradella Pavia con meno di un quarto di passeggeri, non si potrebbero scambiare?
Il treno del ritorno da Pavia in partenza da Pavia alle 17.43 invece è ancora peggio. Dopo qualche mese buono, siamo tornati a dover considerare i ritardo di 20 minuti come normale. Inoltre si sono aggiunti i guasti del locomotore con conseguenti ritardi enormi o ancora peggio soppressioni. Lunedì scorso è stato soppresso sia all'andata (con gente che si è presentata a Piacenza alle 6.27 e ha dovuto attendere il 7.38) sia al ritorno. La scorsa settimana era stato soppresso un'altra volta. Se a questo si aggiungono voci di pendolari di Stradella che dicono che le ferrovie in Lombardia sono in forte problema di personale per cui con il nuovo orario alcuni treni (non si sa quali) saranno a rischio, capite bene che non c'è da stare allegri.
Un'ultima cosa, vi pregherei di avere un chiarimento ufficiale. Avendo l'abbonamento sulla tratta Piacenza Pavia via Broni Stradella (anzi Pontenure Pavia per i noti motivi....), è possibile utilizzare lo stesso abbonamento anche sulla tratta via Codogno (chilometraggio inferiore)? Alcuni (passeggeri e controllori) dicono di sì; altri (passeggeri e controllori, come vedete c'è una grande confusione), dicono sì, ma bisogna farsi fare un permesso in biglietteria. Dato che non mi sembra giusto farmi fare un permesso per poter esercitare quello che dovrebbe essere un mio diritto, vi chiederei se poteste farmi avere un pronunciamento ufficiale delle ferrovie. Grazie e a presto
Lettere dai pendolari: Le ferrovie non rimborsano i soldi nei tempi stabiliti (spedita il 16/7/2003, pubblicata il 26/10/2003)
Con un gruppo di amici (anche loro pendolari piacentini)
tornavamo da Roma il 27/04/03 in treno InterCity portando circa 1 ora e mezza di ritardo.
Arrivati a Piacenza ritiriamo il modulo per la richiesta del "BONUS" e il giorno
29/04/03 consegniamo il tutto (biglietti e modulo compilato) alla biglietteria di Piacenza
dentro l'apposita busta indirizzata al Capo della Biglietteria. Riporto sotto pari pari
quanto scritto sulla tanto sponsorizzata carta dei servizi nella sezione B PUNTO 6 - I
SERVIZI DELLA DIVISIONE PASSEGGERI PER IL TRASPORTO VIAGGIATORI PER LA MEDIA LUNGA
PERCORRENZA.
Treni Intercity ed Eurocity
(per il percorso nazionale)
In caso di ritardo in arrivo superiore a 30 minuti viene rilasciato un bonus pari al 30%
del prezzo del biglietto e della prenotazione. Nel caso in cui il cliente sia in possesso
di biglietti particolari, il cui prezzo complessivo non è divisibile (come ad esempio la
Carta Interrail), limporto del bonus è pari al cambio servizio pagato. Per
richiedere il bonus il cliente deve inserire il biglietto convalidato e la prenotazione
del posto (o il biglietto emesso a bordo) nellapposita busta distribuita in stazione
(può comunque utilizzare anche una busta semplice) indicando i propri dati personali
(nome, cognome ed indirizzo) da consegnare presso la stazione di arrivo o inviare per
posta, sempre alla medesima stazione, entro 30 giorni dalla data del viaggio. Il Bonus
viene rilasciato entro 30 giorni dalla richiesta.
Ogni tanto ho chiesto notizie del mio bonus alla stazione di Piacenza (in biglietteria)
sottolineando che i 30 giorni sono ormai 60 e passa e mi hanno risposto che loro mandano
tutto a Bologna e quindi ci vuole più tempo.
Ad oggi ancora nessun riscontro. MA A BOLOGNA CI VANNO A PIEDI A PORTARE LE LETTERE??
POTREBBERO ALMENO USARE IL TRENO!!
Lettere dai pendolari: Supplemento
IC settimanale inesistente (spedita il 16/7/2003, pubblicata il 26/10/2003)
Con grande piacere ho accolto la notizia che da un mese o due era stata introdotta
la possibilità di fare l'abbonamento settimanale anche se si attraversano due regioni
nella tratta prescelta (quindi per esempio si può fare il settimanale Pontenure-Milano
pagando la tariffa "Emilia-Romagna" anziché fare il Piacenza-Milano pagando
quella lombarda che è molto più salata).
Purtroppo l'altro giorno mi reco in biglietteria a Piacenza e acquisto il mio bel
settimanale da Pontenure a Milano e poi chiedo il supplemento settimanale IC per la tratta
di solo ritorno (Milano-Piacenza). Cosa scopro ? Che il supplemento IC Milano-Piacenza e/o
viceversa si può fare solo mensile perchè quello settimanale esiste, ma passando via
VOGHERA-BRESSANA, oppure via PAVIA e non è previsto sulla tratta "diretta" via
Casalpusterlengo/Lodi. Io che sono un pavese di origine posso anche sentirmi orgoglioso di
ciò, ma un piacentino che vuole prendere l'InterCity per recarsi a Milano o per tornare a
casa che debba fare il giro da Voghera o da Pavia non credo sia molto felice. O magari
potrebbe anche passare da Cremona/Brescia se lo desidera?!?
Sembra una barzelletta, ma provate ad andare in biglietteria a Piacenza a chiedere il
supplemento settimanale IC Piacenza-Milano e poi vedrete che c'è poco da essere allegri!!
Lettere dai pendolari: Sedili roventi (20/8/2003)
Da 12 anni appartengo alla "razza pendolare", prima sulla linea Mantova-Milano e da maggio sulla Piacenza-Milano. Devo dire che sicuramente è migliorato il numero di treni al ritorno ma non certo lo stile di "vita" sul treno. Almeno sul Mantova ogni tanto si trovava una carrozza di seconda classe con l'aria condizionata! Prendo il treno che parte da Milano Centrale alle 17.15 e le uniche carrozze condizionate sono quelle di prima dove non si può stare nemmeno in piedi (alla faccia dell'umanità dei controllori visto il caldo!). Ero seduta in seconda ma il sedile era rovente, così sono passata in prima dove ho trovato un controllore comodamente seduto al fresco. Ho chiesto se potevo stare un po' lì dato che la carrozza era praticamente vuota e che eravamo già a Lodi. Mi è stato risposto di no, né seduta (non ambivo a tanto) né in piedi. La cosa assurda è che dei pochi viaggiatori che c'erano in prima, alcuni avevano i piedi appoggiati sui sedili di fronte ed il controllore non diceva niente!! Non è possibile fare qualcosa per questa situazione assurda?
Lettere dai pendolari: Ingiusta sanzione (19/7/2003)
Abito a Piacenza e tutti i giorni vado avanti e indietro con
Milano in quanto sto seguendo un corso di Dottorato presso il Politecnico di Milano. Vi
scrivo in merito ad una multa, assolutamente ingiusta, che mi è stata recapitata a casa
circa una settimana fa, in cui mi si contesta di aver alterato un abbonamento mensile che
invece era perfettamente in regola. Vi racconto in breve i fatti: ad inizio del mese di
Maggio ho acquistato, presso la tabaccheria in stazione, un abbonamento mensile del tipo a
"tagliandino", da me regolarmente compilato a mano e timbrato. Dopo circa due
settimane (precisamente il 14 Maggio), la data della timbratura non si leggeva più bene
ed un controllore adducendo queste motivazioni, me lo ha ritirato sostituendomelo con un
foglio da lui compilato e dicendomi che mi ritirava l'abbonamento per controllare
successivamente in stazione se lo avessi contraffatto o no. Io, avendo la coscienza a
posto, ho lasciato fare; ma, dopo circa due mesi, mi è arrivata a casa una multa di
231,04 euro, per aver alterato l'abbonamento. Visto che la multa non può essere dovuta al
solo fatto che non si riusciva più a leggere la data di timbratura (cosa peraltro vera),
perchè altrimenti mi sarebbe stata data subito, ritengo che per errore o per qualche
altro motivo abbiano concluso che io abbia contraffatto l'abbonamento (ad esempio comprato
ed usato ad Aprile e contraffatto per essere poi usato anche a Maggio).
Ho alcune domande da porgervi:
1) è mai possibile che non siano riusciti a risalire alla data di vendita
dell'abbonamento noto il suo numero di serie? Infatti in tal modo si renderebbero conto
che l'abbonamento è stato venduto ad inizio Maggio, e che quindi non poteva essere un
abbonamento riutilizzato.
2) vi sono già capitati casi del genere; e se si come si è comportato l'interessato?
3) voi come mi consigliereste di procedere? In stazione mi è stato detto di scrivere una
raccomandata di reclamo a Bologna.
Lettere dai pendolari: Divieto di fumo non rispettato (4/7/2003)
Vorrei segnalare che, da quando è entrato in vigore il divieto
di fumo sui treni interregionali e diretti, mi è capitato spesso di dover chiedere a
qualcuno di spegnere la sigaretta. In particolare, sul treno per Livorno delle 17.25 da MI
Centrale, le cui carrozze di 2° classe da poco ristrutturate non hanno nessun cartello in
merito, la risposta dei viaggiatori è stata: "non c'è scritto niente!".
Quello che più mi ha colpito è l'atteggiamento di alcuni controllori che "fanno
finta" di non accorgersi che qualcuno ha la sigaretta accesa.
Mi sembra che questo mal costume non sia caratteristico dei pendolari, ma dei viaggiatori
occasionali. Mi sembra anche che le ferrovie si siano limitate ad appendere cartelli, che
non vengono letti, e non abbiano mai puntato sull'utilizzo di annunci sonori nelle
stazioni o sui treni, per sensibilizzare soprattutto chi usa poco il treno.
Vi sarei grata se poteste segnalare a chi di dovere questo problema, che non riguarda solo
me, ma tutti coloro che vogliono viaggiare senza il fumo passivo di un altro sotto il
naso.
Lettere dai pendolari: Gli abbonati non devono pagare il diritto di esazione (1/6/2003)
Spettabile Associazione,
Vi inoltro la risposta avuta da Trenitalia in merito al pagamento del diritto di 8 Euro
dovuto da chi richiede il supplemento IC a bordo del treno. La mia domanda riguardava in
particolare la condizione dei viaggiatori titolari di abbonamento, che non passano dalla
biglietteria prima di accedere al treno e molto spesso si servono dei treni rapidi solo a
causa dei ritardi dei treni regionali o interregionali. Nella mia mail evidenziavo che non
mi sembrava corretto che anche queste persone dovessero corrispondere questo diritto.
Inizialmente mi era stato risposto che la regola non conosceva eccezioni. Oggi però ho
ricevuto questo nuovo messaggio da Trenitalia, che Vi trasmetto nella speranza che possa
evitare a chi come me utilizza quotidianamente il servizio ferroviario (e subisce le
conseguenze dei tanti disservizi che lo caratterizzano), il pagamento di un inutile
balzello.
Inoltre mi chiedo: perché devo pagare anche il supplemento rapido per un treno che da
Milano a Piacenza (prima fermata) riesce di regola ad accumulare - mediamente - dai 5 ai
15 minuti di ritardo?
Risposta di Trenitalia:
Gentile Cliente,
La ringraziamo per il Suo quesito che ci ha dato modo di chiarire questo aspetto rimasto
non regolamentato dal precedente foglio disposizioni. Proprio in base al Suo quesito
dapprima ci è stato risposto che non vi erano eccezioni, in seguito ci è stato risposto
che se l'abbonamento è ordinario e si avverte il personale, non si pagano gli 8 Euro. Se
invece si è in possesso di un abbonamento integrato (per esempio il Metrobus per il
Lazio), il diritto è dovuto.
Cordiali saluti.
Trenitalia S.p.A.
Divisione Passeggeri
Rapporti con i Clienti
Lettere dai pendolari: Disservizi a Milano Rogoredo (1/6/2003)
Vorrei segnalare un disservizio che ogni giorno riscontro nella
stazione di Milano Rogoredo, attendendo il treno che mi riporti a casa.
Infatti, nonostante i lavori per il raddoppio dei binari che hanno comportato anche (per
fortuna !!) il rifacimento del sottopassaggio che consente l'accesso ai binari, nessuno
dei progettisti ha pensato ad installare (o anche solo a predisporne l'installazione !!)
degli altoparlanti nel sottopassaggio!
Il risultato è che, specie quando fa molto freddo o molto caldo e/o piove, i pendolari
non possono attendere nel sottopassaggio (al riparo dagli agenti atmosferici, quindi)
l'annuncio del treno senza rischiare di non sentire l'annuncio e perdere il treno!
Ho cercato nel sito di TRENITALIA se ci fosse il modo di inviare una mail per fare
presente il problema, ma non ne ho trovati.
Vi chiedo quindi di indicarmi un indirizzo di posta elettronica a cui inviare le mie
lamentele o, ancora meglio, di inviare voi una mail di protesta per questa mancanza, in
modo da mettere a conoscenza TRENITALIA dei disagi a cui sottopongono tutti i pendolari, e
non solo il sottoscritto!
Lettere dai pendolari: Biglietto Irregolare (1/6/2003)
Sono uno studente di Matematica iscritto presso l'Università
degli Studi di Milano. Ho un appartamento a MI e quindi sono solo un "mezzo
pendolare" (o 1/5 di pendolare, se volete :-) ): viaggio solo il lunedì per andar
su, il venerdì per tornare a PC, ovviamente sempre con le mie 2 inseparabili borse: il
borsone dei panni e la valigetta del portatile.
Vorrei raccontare un'esperienza che mi è capitata di qui a poco. Lo faccio almeno per
informare altre persone su come comportarsi in un simile caso, visto che dal punto di
vista legale, ahimè, temo di essere nel torto.
Il fatto è avvenuto il 14 marzo 2003. Nella stazione di Milano Centrale oblitero il mio
biglietto, ma la scritta non compare. :-(
Stando al regolamento avrei dovuto "avvisare il personale di bordo del problema"
ma, un po' per ignoranza mia, un po' per il fatto che non ho visto il controllore mentre
salivo... insomma, eccomi sul treno, con questo biglietto mal obliterato!
Il treno in questione è l'IR 2133, se non ricordo male delle 16.00 (in Centrale), che
quel giorno, ma anche nelle settimane successive, aveva 2 carrozze chiuse per mancanza di
personale (io non lo prendo spesso, ma stando alle mie statistiche è "sempre"
con 2 carrozze chiuse!).
Insomma, arriva il controllore, gli spiego la situazione, e risultato una bella multa.
Infatti, nonostante la mancanza di personale dovevo avvisare il personale (!?), personale
che avrei dovuto cercare nelle carrozze, con 2 borse e tutte le persone in piedi in mezzo
ai corridoi, a causa delle 2 carrozze chiuse (!!??).
Ma c'è di più: avrei potuto scampare alla multa, secondo il controllore, se il mio
biglietto fosse stato datato 10 marzo! Eggià perché la sfortuna vuole che il mio
biglietto era datato 14 febbraio,
semplicemente perché, viaggiando ogni settimana, di biglietti ne compro un po' tutti in
una volta (si veda l'allegato 1, un altro biglietto del 14 febbraio che ho usato la
settimana dopo). Morale della storia: compra i biglietti giorno per giorno, ti conviene!
Comunque, torniamo alla multa: 25.45 Euro (arrivata oggi 10 maggio 2003) se la pago entro
16 giorni, cioè solo il 752,96% del prezzo del biglietto (più il prezzo del biglietto,
che mica me lo rimborsano!). Oppure 32,45 Euro se la pago oltre i 16 giorni.
Interessante è la clausola "Dichiarazioni a Difesa" in cui si dice:
"L'interessato può richiedere a chi accerta l'infrazione l'inserimento, nel verbale
o in un eventuale allegato, di eventuali sue osservazioni.
[ammazza che italiano!] Può altresì far pervenire all'ufficio [...] entro 30 giorni
dalla data di consegna o di notificazione del presente verbale, ogni dichiarazione
inerente l'infrazione rilevata o chiedere di essere ascoltato.
In ogni caso, i termini previsti per il pagamento non vengono interrotti o
prorogati".
Sarei curioso di vedere se entro 16 giorni riesco ad essere ricevuto, essere ascoltato,
ricevere una risposta, e magari essere assolto... vabbè, basta con le favole.
Concludo questo paragrafo infinito con una domanda: perché io ho 16 giorni per pagare ma
loro 2 mesi per mandarmi la multa?
Infine, siccome la fortuna gira dalla mia parte, eccovi l'allegato 2: un altro biglietto
obliterato... ma senza scritta! Questa volta a PC, pochi giorni dopo... per fortuna questa
volta avevo imparato la lezione, così sono andato dal controllore, che mi ha messo in
regola. E tutti vissero
felici e contenti.
Lettere dai pendolari: Asfaltatura di via dei Pisoni (20/5/2003)
Vorrei segnalarvi come sia stata asfaltata via Dei Pisoni direi in modo perfetto con tanto di linee bianche; e non si siano neanche chiuse le buche che collegano tale via con il parcheggio. Tali buche non sono semplici buchette ma vere e proprie voragini difficili da evitare in quanto alla sera si trovano parcheggiate lato ferrovia delle macchine. Penso che sarebbero bastate poche badilate di catrame per sistemare almeno provvisoriamente tale via. Comunque vi suggerirei di segnalare questo problema in una delle prossime riunioni con i rappresentanti del comune.
Lettere dai pendolari: Il nuovo sistema di tariffazione produce solo confusione! (4/5/2003)
Come ogni inizio mese, il primo marzo mi reco in biglietteria
per acquistare un abbonamento mensile Piacenza-Milano. Il dipendente mi fornisce un
abbonamento di formato diverso dal solito, più piccolo, dicendomi che l'unica differenza
consisteva nel fatto che avrei dovuto compilare il tagliando manualmente con i miei dati.
(Aggiungo che sul retro del biglietto era stata cancellata con una biro rossa la frase
riguardante l'esempio di convalida, lasciando solo l'esempio di convalida solare, come da
nuova regola).
Fino al 28 marzo è andato tutto bene, i diversi controllori che mi hanno quasi
giornalmente chiesto di mostrare loro l'abbonamento, non hanno fatto alcuna osservazione.
Ma per il controllore di ieri, 29 marzo, il mio abbonamento non andava bene. Avrei dovuto
chiedere un abbonamento "Piacenza-Milano"
e non qual tipo di abbonamento (di cui io nemmeno conoscevo il nome).
Dopo qualche replica mi ha detto semplicemente che la prossima volta avrei dovuto
acquistare l'abbonamento "classico" altrimenti avrei dovuto pagare una
sovrattassa.
Il mio commento è semplicemente: non sarebbe più logico che i vari dipendenti delle FS
si mettessero d'accordo fra di loro prima di creare questi spiacevoli inconvenienti?
Lettere dai pendolari: L'onestà non paga (27/4/2003)
Da gennaio 2003 sono anch'io un pendolare che viaggia tra
Piacenza e Modena.
Lunedì 31-3-2003, subito dopo essere salito sul treno IR delle 6.54 (Milano-Ancona) mi
accorgo di aver dimenticato l'abbonamento mensile a casa. A questo punto mi reco nella
carrozza di testa per illustrare la mia situazione al controllore e regolarizzare la
stessa.
Lui mi SCONSIGLIA di fare l'acquisto del biglietto sul treno e mi SUGGERISCE un biglietto
definito '' senza prezzo", con allegato un verbale in cui è registra la mia
osservazione, relativa alla dimenticanza del biglietto, e sono indicate le seguenti
sanzioni:
a.. tassa biglietto: 6,35 Euro
b.. maggiorazione /diritto aggiun.: 5,00 Euro
c.. diritto di esazione differita: 5,00 Euro
d.. soprattasse/penalità: 15,45 Euro
Totale 31,80 Euro
Alla mia obiezione che con questa soluzione il conto mi sembrava esagerato, mi rassicura
dicendomi che se mi sarei presentato ad una biglietteria Trenitalia con l'abbonamento
dimenticato, entro 3 giorni dalla data del verbale, avrei dovuto pagare solo il prezzo del
biglietto tra Piacenza e Modena, cioè 6.35 Euro.
Di fronte a tale rassicurazione accetto questa proposta.
Purtroppo, la spiacevole sorpresa l'ho avuta alla biglietteria di Piacenza, dove mi sono
recato in data 1-04-2003, perché hanno interpretato il verbale in modo completamente
diverso, dove al costo del biglietto mi hanno richiesto anche il pagamento della
maggiorazione e del diritto fisso per un totale di 16,35 Euro.
Le mie garbate proteste e spiegazioni il personale della biglietteria non sono servite a
far capire la situazione e mi sono rassegnato a pagare una multa di 16,35 Euro, per non
incorrere in un ulteriore soprattassa.
Vorrei sottolineare che i biglietti non sono stati controllati nella carrozza in cui ero,
ergo se non mi fossi comportato onestamente forse nessuno avrebbe riscontrato la mia
irregolarità.
Vorrei segnalare un disservizio che ogni giorno riscontro nella
stazione di Milano Rogoredo, attendendo il treno che mi riporti a casa. Infatti,
nonostante i lavori per il raddoppio dei binari che hanno comportato anche (per fortuna
!!) il rifacimento del sottopassaggio che consente l'accesso ai binari, nessuno dei
progettisti ha pensato ad
installare (o anche solo a predisporne l'installazione!!) degli altoparlanti nel
sottopassaggio!
Il risultato è che, specie quando fa molto freddo o molto caldo e/o piove, i pendolari
non possono attendere nel sottopassaggio l'annuncio del treno (al riparo dagli agenti
atmosferici), senza rischiare di non sentire l'annuncio e perdere il treno!