La primavera è iniziata, ma il servizio ferroviario resta allo sbando
più totale. La situazione per i pendolari piacentini (e non solo per loro) è drammatica.
I ritardi ci flagellano quotidianamente, ora però non si parla più di minuti, ma di ore.
Un esempio: lo scorso 29 aprile il treno delle 7.08 per Milano aveva 1 ora di ritardo; al
ritorno quello delle 18.00 da Milano oltre 40 minuti (ma non erano i soli). Il giorno
seguente la storia si ripete. Il treno delle 8.03 per Milano 50 minuti di ritardo e quello
delle 18.00 da Milano 30 minuti! Tre ore di ritardo accumulate da un pendolare medio in
soli 2 giorni con danni economici complessivi per la popolazione pendolare piacentina di
decine di milioni di vecchie lire, e tutto in soli due giorni. In unazienda normale,
a fronte dellattuale dissesto, molti dirigenti sarebbero già stati mandati a casa,
alle FS invece non si tocca nessuno, vuoi vedere che la colpa dei disservizi è dei
pendolari?
Oltre ai treni in ritardo per mancanza di materiale rotabile o per guasti in linea ci sono
quelli che si guastano a metà strada e non si sa quando ripartiranno, oppure quelli che
debbono coprire le fermate dei treni guasti. Talvolta anche senza motivo comè
successo il 29 aprile ad un altro treno partito da Milano e arrivato a Piacenza con 30
minuti di ritardo perché si è dovuto fermare in tutte le stazioni. Eppure non ve ne era
bisogno perché era seguito a ruota da un regionale che già da orario faceva tutte le
fermate.
I ritardi non sono lunica condanna, le ferrovie adottano ormai quotidianamente,
anche più volte nella stessa giornata, lespediente di sopprimere i treni, molto
probabilmente per evitare di pagare alla Regione le penali sui ritardi. E la nostra
Regione come si difende? Lo scorso dicembre, durante una riunione in Regione, il
Presidente Errani, colpito dalle nostre segnalazioni in merito alla soppressione dei
treni, aveva chiesto al sig. Sgarzi e ad un suo collega (dellAgenzia per la
Mobilità Regionale) di compiere delle simulazioni per valutare se effettivamente
lattuale contratto di servizio rendesse più economico per le ferrovie sopprimere i
treni piuttosto che pagare le penali sui ritardi. Circa due mesi dopo incontrammo il sig.
Sgarzi ad una riunione a Piacenza, ma non fu in grado di fornirci alcuna valutazione in
proposito. Ad oggi stiamo ancora attendendo lesito di quelle simulazioni.
Se le ferrovie continuano a sopprimere treni sembra proprio che gli convenga. Ci chiediamo
allora: ma il Sig. Sgarzi e collega non sono stipendiati dalle Regione Emilia per tutelare
gli interessi della Regione nei confronti delle ferrovie? Non è forse il caso, Presidente
Errani, di chiedere al Sig. Sgarzi e collega i risultati della simulazione da lei
richiesta con determinazione, in difesa degli interessi della Regione e di noi pendolari?
Non è forse il caso di mettere in quella struttura del personale più attento e più a
conoscenza dei problemi dei pendolari piacentini?
Questo periodo infernale per i servizi ferroviari viene a coincidere con la stesura del
nuovo orario ferroviario. Veniamo a sapere che la Regione Lombardia ha convocato tutti i
gruppi di pendolari lombardi della nostra linea (compresi quelli dei piccoli paesini), per
ascoltare le loro richieste e proposte. Ovviamente i Piacentini (che rappresentano una
percentuale cospicua nel tratto Bologna Milano) non sono stati invitati.
Tra qualche giorno avremo un colloquio con lAgenzia per la Mobilità Regionale
dellEmilia che ci ha anticipato che nellorario 2005 verranno forse eliminati
un paio degli innumerevoli peggioramenti introdotti a dicembre 2003 con lultimo
orario ferroviario.
Dovremmo essere contenti? E come se ti dessero un calcio in bocca spaccandoti tre
denti, un pugno nello stomaco rompendoti due costole, e alla fine ti danno un cerotto
dicendoti che sono venuti incontro alle tue esigenze.
Un segno positivo in realtà cè stato. Recentemente cè stata una riduzione
del prezzo degli abbonamenti per Milano, come rimborso per i disservizi
subiti. Lo sconto però è solo per la seconda classe, si vede che qualcuno pensa
che in prima classe si viaggi più puntuali. La tariffa attuale inoltre è quella che
avremmo dovuto pagare già da anni, essendo Piacenza città emiliana e non lombarda.
Da parecchio tempo il servizio per i pendolari piacentini continua a peggiorare tanto da
farci invidiare ogni volta lorario precedente. Quello che sta succedendo in questi
giorni con soppressioni di treni e pesantissimi ritardi ne è la conferma. E così
che si intende migliorare il servizio?
Ma allora siamo davvero una Repubblica delle banane? No, molto peggio, delle menzogne,
dellincompetenza e dei privilegi.
Tra poco ci saranno le elezioni e come sempre arriveranno tante promesse; auguriamoci solo
che finisca presto questepoca dove sembra regnare solo il letargo della ragione.