Inutili ritardi comminati dalle ferrovie
lombarde ai treni Interregionali emiliani (23/6/2005)
Desideriamo segnalare che le ferrovie Lombarde continuano ad utilizzare in maniera
disinvolta i treni Interregionali emiliani per sopperire alle carenze del trasporto
ferroviario lombardo, provocando pesanti ritardi ai treni emiliani anche senza alcuna
motivazione. Lultimo episodio è avvenuto il giorno 14 giugno 2005, quando il treno
IR2139 in partenza da Milano Centrale alle 18.50 è stato costretto ad effettuare la
fermata nella stazione di Codogno, senza alcuna necessità. Alla stazione di Milano
Rogoredo, alle ore 19.05, è stata infatti inspiegabilmente annunciata la fermata del
treno IR2139 alla stazione di Codogno. Una probabile, ma immotivata giustificazione, sta
nel ritardo di 15 minuti del treno diretto per Mantova delle 18.45 da Milano Centrale, che
era in arrivo a Rogoredo solo 5 minuti dopo lInterregionale 2139. La fermata di
Codogno è stata quindi aggiunta allIR2139 senza alcuna ragione e per di più senza
fornire alcuna autorizzazione scritta al capotreno, come dovrebbe avvenire in questi casi.
Il treno IR 2139 ha poi dovuto subire a Lodi una sosta prolungata per far transitare il
suddetto diretto per Mantova, accumulando quindi ritardo. Alla stazione di
Casalpusterlengo al capotreno è stata consegnata la giustificazione scritta della fermata
di Codogno, che invece doveva essere data a Milano Rogoredo. A Codogno lIR2139 ha
dunque subito una sosta del tutto inutile visto che il diretto per Mantova era già
arrivato da tempo. A causa di tutto ciò il treno Interregionale è arrivato a Piacenza
con oltre venti minuti di ritardo, dopo un viaggio di 72Km durato 1 ora e venti minuti,
con una velocità media peggiore di quella dei treni locali.
Il giorno seguente la storia si ripete con lo stesso treno IR 2139 che
a Melegnano riceve inspiegabilmente l'obbligo di fermare alla stazione di Codogno, dove
scenderanno 3 persone. Impossibile conoscere il motivo di quella ennesima fermata
straordinaria, intanto, come il giorno prima,il treno arriva a Piacenza, dopo oltre 1 ora
e venti minuti di viaggio.
Purtroppo episodi come questi avvengono sistematicamente sulla tratta Milano - Piacenza e
dimostrano come la gestione dei servizi ferroviari in quel tratto sia completamente
assoggettata alla bramosia del servizio ferroviario lombardo che è disposto a comminare
pesanti ritardi ai treni emiliani, senza che ve ne sia la necessità. Per contro quando
sono i pendolari piacentini diretti a Milano a chiedere per esempio, in sostituzione del
treno in ritardo, di poter accedere a Codogno ad un treno diretto della regione Lombardia,
si vedono sistematicamente rifiutare dalle ferrovie lombarde ogni richiesta.
Questa secondo noi è la prova che sia Trenitalia che RFI applicano nel tratto Milano -
Piacenza differenti regole a seconda che si tratti di privilegiare i pendolari lombardi o
quelli emiliani.
Da anni la Regione Emilia, che conosce questo stato di cose, dimostra di non saper, o non
voler, contrastare questa vergognosa situazione. Se ci fosse del personale inetto,
incompetente, compiacente e responsabile per questo stato di cose è tempo che venga
estromesso dallincarico che ricopre.