La fantasia FS in fatto di giustificazioni dei ritardi non conosce limiti (23/7/2007)
Gli inverni sempre più miti hanno cancellato una lunga sfilza di
motivazioni che le FS amavano addurre in quella stagione per giustificare ritardi e
soppressioni. Non possono più parlare di scambi o linee ghiacciate e condizioni
climatiche eccezionalmente fredde. Alle FS però non si sono persi d'animo, la loro
fantasia corre più veloce dei loro treni; visto che il riscaldamento globale alza le
temperature, il nuovo nemico della puntualità è diventato il caldo. Proprio in questi
giorni hanno sfoderato l'asso nella manica informando l'opinione pubblica che se la
temperatura dei binari, misurata con "appositi sensori", supera i 58 °C (che in
una stagione come questa, per un oggetto di metallo esposto al sole è del tutto
naturale), i treni non possono superare la velocità di 100Km/h. Quindi, cari viaggiatori,
sappiate che in estate i ritardi non sono colpa degli zelanti dirigenti FS, ma di madre
natura che fa di tutto per non fargli funzionare a dovere i loro trenini, rotaie incluse.
Viene da chiedersi come sia stata definita quella velocità limite oltre la quale, con la
temperatura di 59°C, diventa pericoloso viaggiare. Perché proprio 100 Km all'ora e non
98, 95 o 105? Quella cifra tonda tonda sa tanto di numero buttato lì solo per
giustificare i ritardi di questo periodo. Ma la domanda più importante è un'altra: con
fior di progettisti e dirigenti, lautamente pagati con soldi pubblici, come è possibile,
in un paese come il nostro dove le estati roventi non sono una novità, che si possa
progettare una linea ferroviaria che va in crisi quando i binari superano i 58°C? Chissà
come faranno in Spagna, Messico o California a far viaggiare i treni? Evidentemente hanno
un diverso personale che progetta il trasporto ferroviario.