L'estate inizia con le solite bugie (21/6/2006)
Due giorni fa durante l'inaugurazione del nuovo ponte dell'alta
velocità le solite marionette, al motto di "guardate come siamo bravi, guardate come
siamo forti", hanno snocciolato i risultati ottenuti e le ormai obsolete promesse per
farsi belli di fronte ad un'opinione pubblica che però ormai conosce i loro giochetti.
Di fronte a tante bugie ci sentiamo in obbligo di replicare.
I ritardi di soli "5 minuti" che vengono venduti sono del tutto fasulli, sia
perchè quei signori hanno rallentato tutti i convogli per cercare di ridurre i ritardi,
ma sopratuttto perchè, anche così facendo, non ci sono riusciti. Proprio il giorno
dell'inauguraizone del ponte i treni della Milano-Piacenza, ma non solo, viaggiavano con
ritardi enormi. L'IC delle 17.50 con 20' di ritardo, il successivo Regionale veloce
20431con 40 minuti di ritardo, come il successivo Interreigonale delle 18.20. Come se non
bastasse il R20431 ha viaggiato da Casalpusterlengo a Piacenza con una porta copletamente
aperta! E nemmeno con la fermata nella stazione di Codogno è stata richiusa. Un tempo
queste cose non potevano succedere perchè il macchinista si accorgeva che non tutte le
porte si erano chiuse e ora? Alla faccia della sicurezza: si vedeva il paesaggio ad un
metro di distanza che correva a 140Km/h! Vogliamo poi parlare dei condizionamenti guasti
accoppiati ai finestrini delle carrozze che vengono mantenuti chiusi? Quando vedremo
qualche dirigente licenziato per questo maltrattamento dei viaggiatori?
Il peggior esempio però è stato dato dal solito assessore Peri che,
stando a quanto riportato sul Libertà ha rinnovato le nostre richieste di cadenzamento a
mezz'ora dei treni per i pendolari. Peccato si sia dimenticato di chiedere le altre tre
cose fondamentali della nostra richiesta:
1) che quei treni NON siano treni Intercity, ma solamente Interreigonali;
2) che quei treni fermino TUTTI anche a Rogoredo e Lambrate;
3) che il tempo massimo di percorrenza tra Piacenza e Milano Centrale non sia superiore a
50 minuti.
Senza queste precisazioni la richiesta è del tutto inutile, visto che molti treni ci sono già, ma o sono troppo lenti o sono Intercity o non fermano nelle stazioni pendolari.
Lettere dai pendolari: Prezzi esosi e servizi pessimi (17/5/2006)
Sono una ragazza che x motivi di lavoro ha iniziato recentemente a viaggiare in treno coprendo la tratta Piacenza-Sesto San Giovanni (Mi) (costo abbonamento mensile Pontenure-Sesto 57,senza possibilità di prendere Intercity gratuitamente!). Mi è stato consigliato da "ormai navigati" pendolari della mia città di fare l'abbonamento mensile Pontenure-Milano in quanto Piacenza risulta città lombarda (bella questa!), grazie al quale si ha diritto al supplemento Intercity gratis (treno che x motivi di orari prendo regolarmente ogni sera!). La sorpresa l'ho avuta quando, reso noto al bigliettaio che avrei dovuto fare un ulteriore abbonamento che mi consentisse di raggiungere Sesto S.G. (appena fuori l'area urbana, max 3 km) dalla stazione di Milano Greco Pirelli, mi è stato comunicato il prezzo dell'abbonamento mensile Milano-SESTO: 24, oltre i 54 già previsti nella tratta fino a Mi! Ora io dico, possibile che x poter usufruire dell'Intercity gratuitamente, un pendolare che deve raggiungere Mi e proseguire x qualche chilometro oltre l'area urbana debba pagare 78 euro e avere un servizio scadente (vedi ritardi costanti,treni affollati...)?
Le Ferrovie fanno passi da gigante solo nel peggioramento del servizio (26/4/2006)
Come sappiamo le FS tendono a pubblicizzare il loro servizio come qualcosa di sempre migliorativo rispetto al passato, dicono di introdurre treni più veloci, più comodi e più adeguati ai bisogni dei viaggiatori. Abbiamo così deciso di fare una valutazione dei servizi attuali comparandoli con quelli di diversi anni fa.
I nuovi servizi Intercity vengono propagandati come un veloce collegamento tra le città, in realtà quello che non viene detto è che nel corso degli ultimi anni, nel vano tentativo di compensare i ritardi e le tante inefficienze, cè stato un continuo e sistematico rallentamento di tutti i treni. Il rallentamento è stato inserito astutamente in forma molto morbida, aggiungendo ogni anno qualche minuto di allungamento ai dei tempi di percorrenza, per abituare i viaggiatori ad accettare i rallentamenti senza traumi. Abbiamo calcolato che sulla tratta Milano-Piacenza laumento dei tempi di percorrenza dei treni pendolari dal 1998 al 2005 è stato del 9% ; un altro 8% è arrivato con il nuovo orario di fine 2005 portando così al 17% laumento dei tempi di percorrenza subito dai viaggiatori in meno di un decennio. Si scopre che quelli che oggi vengono venduti come tempi da Intercity, un decennio fa erano i tempi degli Interregionali che peraltro fermando in molte stazioni intermedie. Per fare una valutazione precisa occorre sapere che i treni Interregionali possono e dovrebbero viaggiare ad una velocità di 160Km/h, mentre i treni Intercity dovrebbero arrivare a 200Km/h. Considerando queste velocità si scopre che un IC potrebbe coprire i 57 Km della tratta Piacenza Parma senza effettuare fermate intermedie in circa 20minuti, comprese le fasi di accelerazione e decelerazione. Un interregionale potrebbe coprire la stessa tratta in circa mezzora considerando anche le fermate a Fiorenzuola e Fidenza. Su Milano un Intercity degno di quel nome dovrebbe coprire la tratta da Piacenza Milano Centrale senza fermate intermedie in circa mezzora ed un interregionale con fermate a Lodi, Milano Rogoredo e Milano Lambrate in meno di 50 minuti. Oggi invece si trovano Intercity che, pur saltando le fermate intermedie impiegano tempi simili, se non superiori, agli Interregionali di una volta che fermavano anche nelle stazioni intermedie.
La strategia delle ferrovie è evidente, si introducono treni più
costosi con la giustificazione che offrono un servizio migliore, ma per farli risultare
migliori e appetibili alla clientela si rallentano tutti quelli di categoria
inferiore che nel nostro caso sono Interregionali e Regionali.
La stessa strategia è stata seguita anche con lultimo aggiornamento
dellorario avvenuto alla fine di marzo 2006. Come esempio prendiamo il treno delle
18.50 da Milano Lambrate che ora, da Regionale, impiega da orario ben 12 minuti per
percorrere a 30Km/h i 6 Km della linea lenta su cui viene fatto transitare nel tratto da
Lambrate a Rogoredo. La velocità di 30Km/h però è solo teorica visto che spesso capita
che quel treno impieghi anche 20 minuti per arrivare a Rogoredo alla fantastica velocità
media di 18Km/h, landatura di un tranquillo ciclista. Vale la pena di ricordare che
fino al 2005 quel treno, come Interregionale, copriva lo stesso tratto in soli 6 minuti.
Ben diversa è limmagine che le ferrovie cercano di dare di se ai viaggiatori. Sul
sito di Trenitalia vengono per esempio pubblicizzati Altri quattro nuovi Intercity
plus sulle linee Milano-Terni e Milano-Venezia. Letta così la notizia sembra voler
dire che sono stati aggiunti nuovi treni, in realtà, per quanto riguarda la nostra linea,
ovvero i Milano-Terni e Terni-Milano (IC 597 e 580) sono treni che esistevano già. Con il
cambio di orario sono solo stati trasformati in IC plus ovvero sono diventati
più cari visto che ora per utilizzarli un viaggiatore munito di biglietto deve fare la
prenotazione obbligatoria. Questa obbligatorietà delle prenotazione oltre ad aumentare i
costi per i viaggiatori saltuari, obbliga gli abbonati a rimanere in piedi per mancanza di
posti a loro destinati. Come se non bastasse le ferrovie hanno tolto le indicazioni dei
posti prenotati per cui non si è più in grado di capire quali siano quelli libero e
quelli non, obbligando chi ha un abbonamento a dover continuamente saltare da un posto
allaltro prima di rimanere definitivamente in piedi. Ecco come le ferrovie riescono
a trasformare una fregatura per i viaggiatori in qualcosa che allapparenza sembra un
miglioramento. E bene ricordare anche che, secondo la nostra amministrazione
regionale, questo sarebbe lo sviluppo del servizio ferroviario a favore dei viaggiatori.
Sempre sul sito di Trenitalia si trovano altre curiose affermazioni propagandistiche.
Viene detto che la prenotazione del posto è compresa nel prezzo del biglietto
Intercity Plus dimenticando candidamente di specificare quanto costa in più quel
biglietto rispetto a quello dellIntercity tradizionale. Emblematica anche
laffermazione secondo cui A bordo dei nuovi Intercity Plus la pulizia è
particolarmente curata, implicita ammissione che sugli altri treni non lo è, eppure
la pulizia dovrebbe essere un requisito fondamentale per garantire ligiene di cui
ogni viaggiatore avrebbe diritto.
Vengono anche pubblicizzate poltrone più confortevoli con nuovi tessuti e
colori
cestini porta rifiuti più capienti e dedicati alla raccolta differenziata (in
1ª classe)
posti a sedere (di 1ª classe) dotati di prese elettriche per computer e
cellulari, con tavolini più comodi per lavorare e leggere. Intanto molti vantaggi
sono disponibili solo in 1° classe, mentre il prezzo è maggiorato anche per chi viaggia
in seconda, restano poi problemi più concreti da risolvere che non il colore dei sedili;
prima di tutto la sicurezza, la puntualità, la velocità e la disponibilità di posti a
sedere, poi laccessibilità ai posti, lo spazio e laccessibilità ai
portabagagli fino alladeguatezza dei poggiatesta, cose che dalle nostre analisi non
sembrano essere state minimamente considerate.
Gli IC Plus continuano ad essere considerati come servizio aggiuntivo a favore dei
pendolari, in realtà di aggiuntivo cè ben poco: gli IR non esistono più,
lofferta attuale prevede in alternativa dei Regionali con tempi di percorrenza
lunghissimi. Come confronto tra IR e IC PLUS prendiamo uno dei rari superstiti,
lIR2122 in partenza alle 7.08 da Piacenza e arrivo alle 8.00 a Milano Centrale con
fermate a Lodi, Rogoredo e Lambrate, e un tempo di percorrenza di 52 minuti al costo di
4,23Euro. LICplus 597 Tacito invece parte alle 17.50 da Milano Centrale e arriva
alle 18.46 a Piacenza (quando è puntuale), con le stesse fermate ha un tempo di
percorrenza di 56 minuti ad un costo di ben 7,51Euro. Risultato: a parità di fermate
lInterregionale impiega il 7.7% di tempo in meno dellIntercity che invece
costa il 77.5% in più dellInterregionale! Inoltre lIC offre posti a sedere
limitati ed inferiori rispetto alla capienza offerta dagli Interregionali e sugli IC Plus
non vi è alcuna garanzia per gli abbonati di avere un posto a sedere; si sale, si spera
di indovinare un posto libero, si cambia posto diverse volte in maniera snervante e alla
fine si viaggia in piedi o in corridoio.
Come è possibile che tutto questo venga considerato un miglioramento? Quanto sono spesse
le fette di salame che i nostri amministratori si sono lasciati mettere davanti agli occhi
per non vedere che questa operazione è fatta solo per aumentare gli incassi della già
strapagata classe dirigente FS?
Tutto questo miglioramento del servizio viene poi condito dalle ferrovie con
ritardi annacquati che, ancora oggi, nonostante la nostra denuncia dei mesi scorsi,
continuano ad essere riportati sui tabelloni con valori inferiori a quelli reali.
Ci chiediamo da un lato con quale coraggio le ferrovie possano continuare a raccontare la
storiella del servizio migliore a favore dei viaggiatori, vista la totale mancanza di
credibilità del suo management capace solo di autoreferenziarsi, dallaltro in base
a quale logica una larga parte della classe politica, nonché altrettanti amministratori
della nostra regione, continuino a sostenere queste deleterie strategie della classe
dirigente FS che stanno tormentando la vita a decine di migliaia di viaggiatori.
In sistematico peggioramento il servizio sulla Milano-Piacenza (19/4/2006)
A dispetto delle tante belle parole con cui le FS vengono a dirci che
il servizio sta migliorando, i disagi creati da molti treni sono in forte aumento. E' di
oggi un ritardo di oltre 20 minuti a Piacenza del treno IR delle 18.20 da Milano Centrale.
Il treno inoltre aveva già viaggiatori in piedi alla stazione di Milano Lambrate e la
ressa è aumentata a Milano Rogoredo. Il capotreno tramite l'altoparlante si è più volte
affannato a dire che il ritardo era dovuto "al ritardato piazzamento del materiale
sui binari", come se la responsabilità non fosse delle ferrovie.
Ieri le cose erano andate peggio, alcuni passeggeri ci hanno riferito che a seguito di una
soppressione di un treno sono partiti da Milano verso le 19.15 per arrivare a Piacenza
alle 21.15! Per giunta a Milano Rogoredo l'unico treno disponibile era stipato
all'inverosimile.
Il treno delle 18.50 da Milano Lambrate, oltre ad essere stato declassato a regionale e
rallentato rispetto all'orario di dicembre, dovendo utilizzare la linea lenta, impiega
spesso 20 minuti solo per percorrere i 6Km che separano Milano Lambrate da Milano
Rogoredo, ad una velocità media di 18Km/h!
La scorsa settimana il disagio è toccato al treno IR2274 delle 7.59 da Piacenza per
Milano che ha accumulato oltre 30 minuti di ritardo per un guasto al locomotore. In quella
occasione le Ferrovie si sono persino rifiutate di concedere la fermata a Milano Lambrate
del successivo treno Intercity creando altri disagi per le centinaia di passeggeri che
dovevano scendere a Lambrate. Resta quindi completamente disattesa anche la garanzia di
aggiungere le fermate ai treni Intercity in caso di ritardi dei treni Interregionali.
Tutto questo avviene a fronte del fasullo miglioramento del servizio profetizzato dalla dirigenza FS e da alcuni amministratori complici e sostenitori di detta dirigenza. Ora che le elezioni politiche sono alle spalle la dirigenza FS e i suoi amici amministratori non hanno più alcuna intenzione di porre rimedio al disastro da loro creato. Spetta quindi a noi utilizzatori del servizio difendere i nostri diritti continuando a protestare e segnalando tutte le cose che non funzionano nonché fare pressione sulle amministrazioni compiacenti affinché cessino questo vergognoso inciucio con la classe dirigente FS e si decidano invece a tutelare i nostri diritti.