Come combattere le amministrazioni che non tutelano i nostri diritti (3/4/2006)
Il primo punto per combattere politici e amministratori che stanno
dalla parte delle ferrovie è conoscere come stanno realmente le cose. Documentarsi è fondamentale, purtroppo i
comunicati ufficiali fatti dalla regione Emilia Romagna e dalle Ferrovie cercano di dare
una visione sempre positiva delle cose. Parlano dei miglioramenti apportati con il nuovo
orario del 26 marzo (peraltro minimali) comparandoli alla situazione immediatamente
precedente e dimenticando volutamente di fare i raffronti con i molti più servizi che
venivano forniti con il vecchio orario 2005 e con quelli che si sarebbero potuti ottenere
migliorando quellorario con le nostra richieste.
Si glissa invece volutamente sulle questioni fondamentali come il fatto che lattuale
servizio Intercity potrebbe essere effettuato negli stessi tempi (o meno) e a costi molto
più bassi dai treni Interregionali, si nasconde la forte penalizzazione del servizio in
molte stazioni come Milano Lambrate, Lodi o Fiorenzuola, si parla di riduzione dei ritardi
dimenticando che molti treni sono stati rallentati.
Dopo essersi informati è importante diffondere le
informazioni a tutti coloro che conosciamo, parlarne con gli amici e i
colleghi di viaggio. E anche utile raccogliere e
divulgare le esperienze degli altri viaggiatori per ricostruire il quadro
completo dei disagi, se a qualcuno può sembrare che le cose non siano cambiate di molto,
per altri il cambiamento potrebbe essere molto peggiorativo. Molte delle informazioni sui
cambiamenti portati dal nuovo orario le abbiamo ricevute direttamente dai viaggiatori (ci
sarebbe impossibile andare a scovare tutti i mezzucci utilizzati dalla ferrovie per fare
profitti sui viaggiatori senza la collaborazione dei viaggiatori stessi), non ci
stupiremmo se nei prossimi giorni dovessimo venire a sapere di altri peggioramenti
introdotti con questo nuovo orario.
Insieme a queste azioni è necessario continuare la protesta in tutti i modi consentiti
dalla legge. Inviare lettere ed email a politici e
amministratori (in testa al nostro sito si possono scaricare tutti gli
indirizzi a cui scrivere), ma anche a quelle associazioni di consumatori politicizzate che
non difendono i nostri diritti ma quelli della classe dirigente FS.
E poi fondamentale segnalare i disagi e i disservizi
che viviamo in stazione e sui treni agli organi di stampa e alle televisioni locali
che fino ad ora sono sempre stati attenti ai nostri problemi dandone un ampio risalto e
una grande diffusione.
Limportante quindi è non arrendersi e non chinare la
testa di fronte ai soprusi di pochi potenti che calpestano i diritti di
noi cittadini a vantaggio della dirigenza FS.