Il servizio
ferroviario sulla Piacenza - Milano ancora in balia dei vezzi lombardi (8/5/2005)
Continuano i ritardi dei treni interregionali emiliani provenienti o diretti a Milano, a
causa delle fermate straordinarie imposte dalle ferrovie lombarde che utilizzano i treni
emiliani per sopperire alle soppressioni dei propri convogli regionali. Questo provoca
ritardi e disagi alle migliaia di viaggiatori emiliani. Ultimo esempio in ordine di tempo
il 6 maggio scorso con la fermata dell'IR2137 (ore 18.00 da Milano centrale) nella
stazione di S. Stefano Lodigiano per caricare n°1 passeggero, sebbene di lì a 5 minuti
sarebbe transitato un treno regionale. La Regine Lombardia impone le proprie scellerate
decisioni anche sulle scelte delle tracce orarie e sulle precedenze che subiscono i treni
emiliani. Capita così che il treno IR2139 (partenza ore 19.50 da Milano Centrale) debba
aspettare tutti i giorni al bivio Sordio per dare la precedenza ad un treno eurostar, un
altro sorpasso, questa volta ad opera di un Intercity, avviene solitamente nelle stazioni
di Lodi o Casalpusterlengo. Risultato: il treno Interregionale carico di pendolari arriva
a Piacenza sempre dopo le 20, spesso anche che dopo le 20.10 con un tempo di percorrenza
di 1 ora e 20 minuti (54Km/h di media!) al posto dei già eccessivi 58 minuti previsti
dall'orario. Guarda caso invece la Regione Lombardia si è riservata la traccia oraria
precedente (con partenza da Milano Centrale alle 18.45) per un proprio treno che, partendo
soli 5 minuti prima, sfreccia nello stesso tratto senza tante fermate intermedie e senza
subire alcuna precedenza.
Questo è solo uno degli infiniti esempi di malaferrovia Lombarda a cui i pendolari emiliani, causa la più completa latitanza e inettitudine della regione Emilia, devono subire ogni giorno. Inutile dire che la regione Emilia, oltre a nasconderci i dati relativi alle penali che dice di far pagare a Trenitalia, non sta facendo nulla di concreto per risolvere la situazione. Una verifica di questo atteggiamento completamente succube e remissivo nei confronti delle ferrovie, e perfettamente allineato alla linea politica che governa così malamente il sistema ferroviario, viene dalla riconferma dell'assessore ai trasporti regionale che purtroppo negli anni di passato governo non solo non è riuscito ad ottenere alcun concreto miglioramento per i pendolari piacentini, ma non ha minimamente saputo fronteggiare lo strapotere lombardo in merito alle scelte sulle tracce orarie privilegiate per i treni lombardi. Nemmeno è stato in grado di ripulire l'amministrazione regionale da alcuni personaggi che sembrano non avere la minima intenzione di tutelare gli interessi dei viaggiatori, che rappresentano, nei confronti delle ferrovie.