G.A.P.
Gruppo Amici del Pelaverga
La tradizione locale fa risalire la memoria di questo vino ai primi del Settecento quando il
Beato Sebastiano Valfrè portò dal saluzzese un mazzo di barbatelle. In tale zona infatti, secondo
quanto riportato da alcuni testi, il vitigno Pelaverga era presente sin dalla prima metà del
Cinquecento.
Grazie quindi a questo prete il Pelaverga ha trovato a Verduno un ambiente favorevole capace di
fornire un vino con caratteristiche completamente diverse dal più antico Pelaverga di Saluzzo.
Una leggenda popolare associa al Pelaverga di Verduno straordinari poteri asfrodisiaci, forse a
causa del suo inconfondibile sapore speziato o forse a causa dell'allusivo nome.
Il suo colore rubino chiaro ed i caratteristici profumi di spezie gli conferiscono un tono volubile
ed estroso che gli consentono di essere molto apprezzato durante gli spuntini estivi, ottimo anche
per la realizzazione di estrose pietanze o, come nel caso della macelleria Fava di Verduno, nella
preparazione di salumi vari.
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