|
Monte Castore (4228 m.) - Via Normale (Cresta SE) – dsl.: 673 m. - Diff.: F+
Il Castore è la più alta delle due vette chiamate "i Gemelli", l'altra è, ovviamente, il Polluce che misura 4.091 m. La sua forma è molto compatta ed è quasi interamente innevato. I primi salitori del Castore furono, nel 1861, la Guida Alpina Michel Croz di Chamonix, W. Mathews e F.W. Jacomb. Dalla vetta il panorama è eccezionale: ad O, oltre il gruppo del Breithorn, si eleva il maestoso Cervino e, più lontano, risalta il massiccio Gran Combin e l'intero gruppo del Monte Bianco; ad E, oltre i bellissimi Lyskamm e le loro creste, appaiono le vette principali del Monte Rosa, Punta Gnifetti con la Capanna Regina Margherita, Punta Parrot e Pyramide Vincent. Siamo arrivati a Gressoney la Trinità in Val d’Aosta nel pomeriggio di giovedì 13 luglio 2006, dopo circa 9 ore di viaggio in auto, abbiamo pranzato e, attraverso gli impianti di risalita del Monte Rosa, abbiamo raggiunto il colle Bettaforca (2.672 m.). Da qui abbiamo seguito il sentiero n° 9 per il rifugio Quintino Sella, in pratica non c’era l’ombra di un escursionista o di un alpinista, uniche piacevoli presenze quelle degli stambecchi. Il percorso è risultato molto agevole nel primo tratto, sino al colle Bettolina (m. 3100), poi un poco più ripido e soprattutto faticoso, visto anche il peso dello zaino, nel tratto che corre in mezzo a pietraie. La cresta che conduce al rifugio è interessante per quanto le nuvole e, soprattutto, la grandine che ci ha martellato hanno fatto sì che ce ne rendessimo conto solo di lì a qualche giorno ripercorrendola in discesa. L'ultimo tratto prima di giungere al rifugio percorre una crestina a tratti aerea attrezzata con una corda fissa a mò di corrimano. Siamo arrivati al rifugio per la cena (preparata in verità da Ettore con il fornelletto a gas) e stanchissimi siamo andati al letto presto. |
|
![]() ![]() |
|
|
L’indomani un leggero malore ha colpito Ettore e ci ha impedito di tentare la salita alla vetta. Sabato 15 luglio alle 04:00 del mattino siamo già in piedi, e con noi tutto il rifugio, facciamo colazione, prepariamo il materiale e cerchiamo di interpretare il cielo (in nottata è caduta un po’ di neve). Finalmente lasciamo alle spalle il Rifugio Quintino Sella e iniziamo la salita alla vetta del Castore percorrendo un lungo tratto di ghiacciaio molto facile con poca pendenza e qualche crepaccio ben visibile, fino alla base del breve ma ripido pendio sotto il Colle Felik che affrontiamo con due lunghe diagonali, l’ultima, molto bella, corre sul filo della cresta diretta verso il Colle. In breve raggiungiamo il Colle del Felik (4.061 m) non prima di aver salutato con un auto-applauso il battesimo del primo 4000 per Giancarlo O. e Giancarlo P. Proseguiamo in direzione NO e superiamo il pianoro del Felik e un pendio di modesta inclinazione che sale alla magnifica cresta SE del Castore. Raggiungiamo una anticima (Punta Felik - 4.176 m), scendiamo un breve tratto abbastanza affilato ed esposto sul versante svizzero, percorriamo un tratto decisamente più largo per affrontare l'ultima rampa e toccare la vetta del Castore (4.228) estasiati dal panorama circostante. La nostra discesa è per la via di andata.
|
|
![]() ![]() ![]() |
|