S. Rocco
Toritto - festa patronale : carro trionfale
Annuale f esta in onore dei Santi patroni del paese S. Rocco e la Madonna delle grazie

 

La Fanoèuve

La fanoève
Nel giorno dedicato a S. Giuseppe, era usanza accendere dei grandi falò in suo onore in quasi tutti i quartieri del paese e offrire i "chennidde" (fave e ceci cotti in grosse pentole poste vicino al falò) a quanti passavano da quella via.
Attualmente questa tradizione è in disuso a causa del disagio che provocherebbe alla circolazione e dei danni al manto stradale, viene mantenuta viva dagli artigiani del paese che in piazza Moro il 19 marzo accendono un grande falò in onore di S. Giuseppe protettore degli artigiani.

 

Carro in onore della Vergine di Quasano
La festa della Madonna di Quasano
Anche quest’anno si è svolta la consueta festa campestre in onore della Madonna degli Angeli di Quasano.
Numerosi carri riccamente addobbati a tema religioso hanno trasportato da Toritto alla borgata centinaia di sacchi stracolmi di panelle che verranno distribuite ai fedeli della Vergine intervenuti sull’amena collina il giorno della sua festa.
Testimonianza e ricordo di gesti antichi, quando i pastori abruzzesi che avevano svernato le loro greggi al dolce clima delle miti colline di Quasano ringraziavano la Vergine - prima di intraprendere il viaggio di ritorno alle loro terre - distribuendo pane e latte agli abitanti dei casolari sparsi nella zona.

 

Pellegrini di ritorno da Monte S. Angelo
Pellegrinaggio a S. Michele sul Gargano
Da tempo immemorabile nel mese di maggio di ogni anno i devoti di S. Michele organizzano un pellegrinaggio al Santuario di monte S. Angelo sul Gargano.
Si partiva con traini, biciclette e anche a piedi, il viaggio tra andata e ritorno durava anche 1 settimana.
Era un viaggio avventuroso e non privo di pericoli che i devoti affrontavano con trepidazione e fede nel santo che in quella grotta si venera da millenni.
Il ritorno al paese era un momento di gioia. All’ingresso del paese, proveniente da Grumo, la carovana di carri agricoli e ciclisti era accolta dallo sparo di mortaretti, i devoti con le biciclette riccamente addobbate con pennucce colorate si disponevano su due file ai lati della strada facendo da ali ai carri agricoli stracarichi di devoti e masserizie.
Preceduti dal clero davano inizio alla processione fino alla cappella dedicata a S. Michele in Via G. A. Pugliese.
Un solista dalla voce possente intonava il tradizionale e caratteristico canto a S. Michele Arcangelo.