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Le preparazioni officinali o magistrali, non possono recare nomi di fantasia e non possono riportare alcuna indicazione terapeutica o diciture idonee a favorire l' automedicazione.
Per tutti i prodotti omeopatici è vietata la pubblicità presso il pubblico.
Si applicano alle preparazioni omeopatiche i requisiti microbiologici previsti per le corrispondenti forme farmaceutiche (cfr. Farmacopea Uficiale IX Ed. pag. 513 vol. I e X ed. pag. 369)
Corrispondenza fra materie prime impiegate ( se presenti in F.U. ) e le monografie della farmacopea.
Corrispondenza fra le forme farmaceutiche realizzate e i saggi previsti in farmacopea per le stesse.
Le sostanze tossiche vanno tenute in apposito armadio chiuso a chiave così come le sostanze fortemente odorose e volatili dette penetrantia, mentre le diluizioni di organoterapici vanno conservate a temperatura inferiore a 15°
Quando si esegue una preparazione è bene avere consapevolezza della prima diluizione non tossica consegnabile, queste informazioni si trovano sulle monografie della Materia Medica omeopatica e comunque su ciascuno dei prontuari omeopatici riservati a medici e farmacisti. per garantire l’ innocuità la procedura semplificata per l’ A.I.C. prevede per esempio, che gli allestimenti omeopatici non contengano più di una parte per 10.000 di T.M. ( 2CH o 4 DH ) e non più di di 1/100 della più piccola dose eventualmente usata in allopatia soggetta all' obbligo di ricetta medica, tuttavia per alcuni ceppi la prima diluizione esitabile è la 3CH ( Sulfur ) o la 4CH ( Stannum Met. )