Vestone Cenni storici

A differenza delle terre circostanti, Vestone non ha traccia di insediamenti anteriori alla conquista romana. Furono probabilmente Promo e Tesolo i primi nuclei abitati, mentre le zone più basse, minacciate da impetuosi corsi d'acqua, furono abitate più tardi, verso il sec. IV d.C. Nel 1962 fu scoperta a Nozza in via Garde una tomba chiusa da una grossa pietra rossa, con tre monete, una delle quali dell'imperatore Adriano (119 d.C.). L'epoca longobarda è attestata dal ritrovamento, avvenuto nel 1964 a Promo, di una tomba, con una brocchetta di ceramica nerastra con decorazioni di gusto orientale, databile al sec. VI-VII. Un antico manoscritto fa risalire al 140 d.C. l'origine della chiesetta dei Santi Quirico e Giuditta, che sarebbe dunque la più antica della Val Sabbia; esisteva ancora nella seconda metà del '500, quando effettuò la sua visita il vescovo Bollani; il tetto crollò nel 1646 e ne fu decisa la demolizione. La pianta dell'edificio e la base dell'altare sono state individuate qualche decennio fa. L'abitato di Nozza si sviluppò ai piedi della rocca e vi sorse un antico mercato. All'inizio del '400 Galvano da Nozza, di parte guelfa ma suddito del ghibellino Pandolfo Malatesta, fu protagonista delle vicende della valle: nel 1420 i milanesi di Gasparino Visconti assediarono la rocca costringendo alla resa, dopo mesi di resistenza, Galvano e i suoi due nipoti, che furono fatti prigionieri. Quando nel 1427 Galvano si riscattò sborsando duemila ducati, erano già arrivati i veneziani (1426) e nel 1440 il doge Foscari riconobbe i meriti di Galvano, morto nel frattempo, concedendo loro in feudo terre in Val Sabbia. La parrocchia di Vestone si staccò dalla pieve di Idro dopo il '400. Il paese diede i natali a Pietro da Valsabbia, forse della famiglia Facchi, ricordato nel 1499 come segretario del re d'Inghilterra, che fu professore di retorica a Westminster col nome umanistico di Carmeliano e scrisse numerose opere, anche poetiche. Nel 1573 erano stati pubblicati gli Statuti della Val Sabbia e nel 1585 era stata edificata a Nozza la "Casa della Valle", completata nel 1606, sede amministrativa fino alla caduta della Repubblica (1797): vi si riunivano i consiglieri dei comuni e vi si trattavano cause penali e civili; dal 1597 al 1805 vi ebbe sede il Collegio dei Notai. Venezia concesse nel 1597 ai Valsabbini una notevole autonomia mercantile. Vestone si sviluppò col sorgere di fucine per la lavorazione del ferro nel punto dove il Degnone si immette nel Chiese. Vi si svolgeva ogni secondo lunedì del mese un frequentatissimo mercato, oltre a una fiera annuale della Visitazione. Il mercato fu soppresso il 13 agosto 1677 dal capitano di Brescia Giacomo Gabriel. Ebbero i natali a Vestone i pittori Edoardo Togni (1884-1962) e Ottorino Garosio (1904-80).
 
Origine del nome
Verrebbe da "bestone" (grande pascolo). Nozza forse dal latino "noza" (danno), forse a indicare gli straripamenti dovuti all'impetuosa immissione del torrente Nozza nel Chiese.

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