Vestone Cenni artistici
 
Rocca
a Nozza - sorta all'inizio del Medioevo sulla rupe che domina la valle. Qui furono rinchiusi nel 1196 alcuni nobili bresciani, fra i quali i consoli della città, catturati da Uberto da Savallo. La rocca, dopo varie vicende, fu ricostruita dai Visconti nel 1401. nel primo '800 nella fortificazione, già in degrado, fu aperta una fornace che trasformò in calce viva le pietre dei muri.
Chiesetta di San Sebastiano
a Promo, risale al '400 ed ha tracce di affreschi; oggi è in stato di abbandono.
Chiesetta di San Lorenzo
a Promo, ricostruita nel 1530 (tale la data alla base del campanile romanico con bifore). Del precedente oratorio restano gli stipiti e l'architrave della porta maggiore, sorretta da due teste leonine.
Parrocchiale dei Santi Stefano e Giovanni Battista
edificata nel 1556-79 su una precedente cappella; l'originale stile romanico venne mutato in barocco nel 1754-65. Della decorazione a fresco e a stucco fanno parte cinque dipinti di Pietro Scalvini. Nel presbiterio, in soasa probabilmente dei Boscaì, una tela di Palma il Giovane. L'organo è del 1578.
Parrocchiale della Visitazione di Santa Elisabetta
a Vestone, di origine medievale, riedificata nel 1594; la facciata fu completata nel 1619 su disegno forse del Bagnadore. Vi si conservano dipinti di Gabriele Rottigni, di Palma il Giovane e del Paglia (attribuzione). Per eliminare l'umidità che minacciava le decorazioni, nel '900 furono innalzati tetto e campanile.
Chiesetta della Madonna del Carmine
a Mocenigo, sorta agli inizi del '600; in seguito furono aggiunti il campanile e il portico.
Convento di Mocenigo
edificato nel 1603-07 con 23 celle e la chiesa, dedicata ai Santi Francesco e Antonio da Padova. Dei cappuccini fino alla soprressione da parte della Repubblica di Venezia nel 1769. In seguito divenne caserma.
Convento degli Eremitani
sorto per testamento del dottor Fabio Glisenti (1615), cessò con la soppressione della congregazione (1656). L'edificio divenne caserma, poi teatro e cinema e attualmente è un centro culturale con biblioteca e auditorium.
Chiesetta del Matarello
edificata nella seconda metà dell'800 da Francesco Bonetti su un fienile dove, fin dal '400, si venerava una Madonna dipinta sulla parete. Una piccola pietra tombale custodisce le spoglie del cappuccino Angelo Tavoldino, morto nel 1630 assistendo gli appestati.
Chiesetta di Santo Stefano
a Nozza - edificata per la preghiera dei signori e dei militari del fortilizio. La piccola chiesa in pietra viva mostrò, dopo il restauro compiuto nel 1931 da Vittorio Trainini, affreschi di fine '400 di Francesco Taddei e di Nicola e Pietro da Nozza.

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