In Gazzetta Ufficiale n. 153 del 02-07-1999
IL
PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447 "legge quadro sull'inquinamento
acustico", e, in particolare, l'articolo 3, comma 1, lettera h), come modificato
dall'articolo 4, comma 4, della legge 9 dicembre 1998, n. 426, il quale prevede che, con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente,
di concerto con il Ministro della sanità, sono determinati i requisiti acustici delle
sorgenti sonore nei luoghi di
intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo, nonché nei pubblici esercizi;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 1997,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del 6 ottobre 1997, recante
"Determinazione dei requisiti delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento
danzante";
Visto il
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 1997, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 296 del 20 dicembre 1997, recante "Proroga dei termini per
l'acquisizione e l'installazione delle apparecchiature di controllo e registrazione nei
luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo, di cui al decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 1997";
Visto il
decreto del Ministro dell'ambiente 16 marzo 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
76 del 1 aprile 1998, recante "Tecniche di rilevamento e di misurazione
dell'inquinamento acustico";
Visto
l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso nell'adunanza della sezione
consultiva per gli atti normativi del 22 marzo 1999;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della
sanità;
Adotta
il seguente regolamento:
Art. 1.
Campo di applicazione
1.
Il presente regolamento, in attuazione dell'articolo 3, comma 1, lettera h), della
legge 26 ottobre 1995, n. 447, determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore nei
luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento danzante, compresi i circoli privati in
possesso della prescritta autorizzazione, nonchè nei pubblici esercizi che utilizzano
impianti elettroacustici di amplificazione e di diffusione sonora, in qualsiasi ambiente
sia al chiuso che all'aperto.
2. Le disposizioni del
presente regolamento non si applicano alle manifestazioni ed agli spettacoli temporanei o
mobili che prevedono l'uso di macchine o di impianti rumorosi, autorizzate secondo le
modalità previste dall'articolo 4, comma 1, lettera g) e dall'art. 6, comma 1, lettera
h), della legge n. 447 del 1995.
Art. 2.
Limiti del livello di pressione sonora
1. Fermi restando i limiti generali in
materia di tutela dell'ambiente esterno ed abitativo dall'inquinamento acustico, fissati
con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 280 del 14 novembre 1997, recante "Determinazione dei valori
limite delle sorgenti sonore", all'interno dei luoghi indicati all'articolo 1, comma
1, i valori dei livelli massimi di pressione sonora consentiti, determinati in base agli
indici di misura L ASmax e L Acq , definiti dal decreto del Ministro dell'ambiente in data
16 marzo 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 1 aprile 1998, sono i
seguenti:
a) 105 dB
(A) L ASmax , a decorrere dal 1 giugno 1999, limitatamente ai luoghi di pubblico
spettacolo o di intrattenimento danzante, e da sei mesi dall'entrata in vigore del
presente regolamento, per tutti gli altri pubblici esercizi;
b) 103 dB
(A) L ASmax , a decorrere da dodici mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento;
c) 102 dB
(A) L ASmax a decorrere da ventiquattro mesi dall'entrata in vigore del presente
regolamento;
d) 95 dB
(A) L Acq a decorrere dal 1 giugno 1999, limitatamente ai luoghi di pubblico spettacolo o
di intrattenimento danzante, e da sei mesi dall'entrata in vigore del presente
regolamento, per tutti gli altri pubblici esercizi.
2. I valori di cui al comma 1 sono riferiti al tempo di funzionamento dell'impianto
elettroacustico nel periodo di apertura al pubblico.
Art. 3.
Obblighi dei gestori
1. Il gestore di uno dei luoghi di cui
all'articolo 1, comma 1, verifica i livelli di pressione sonora generati dagli impianti
elettroacustici in dotazione ed effettua i conseguenti adempimenti, secondo le modalità
indicate negli articoli 4, 5 e 6.
2. Il gestore effettua le verifiche di cui al comma 1 anche dopo ogni modifica o
riparazione dell'impianto elettroacustico.
3. Il soggetto, diverso dal gestore, il quale utilizza autonomamente gli impianti, in base
ad un titolo di godimento che non comporta la costituzione di rapporti di subordinazione o
di collaborazione continuata o coordinata, risponde, in solido con il gestore, della
violazione degli obblighi previsti dal presente regolamento.
Art. 4.
Impianti inidonei a superare i limiti consentiti
1. I soggetti indicati all'articolo 3,
verificano se l'impianto elettroacustico ha caratteristiche tecniche idonee a determinare,
potenzialmente, il superamento dei limiti di cui all'articolo 2, avvalendosi di un tecnico
competente in acustica, secondo la previsione dell'articolo 2, commi 6, 7, 8 e 9, della
legge n. 447 del 1995, il quale redige una relazione indicante:
a)
l'elenco dettagliato dei componenti dell'impianto (marca, modello e numero di serie),
corredato dall'impostazione delle regolazioni dell'impianto elettroacustico utilizzate per
la sonorizzazione del locale (da effettuare mediante rumore rosa);
b)
l'impostazione dell'impianto elettroacustico corrispondente alla massima emissione sonora
senza distorsioni o altre anomalie di funzionamento;
c)
l'elenco della strumentazione utilizzata per il rilievo del livello L Acq , conforme alle
specifiche di cui alla classe "1" delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994;
d) il
valore del livello L Acq , rilevato in assenza di pubblico, misurato per almeno sessanta
secondi, in corrispondenza della posizione in cui assume il valore massimo, all'interno
dell'area accessibile al pubblico, ad una altezza dal pavimento di 1,6 pm 0,1 metri;
e) la
planimetria del locale, con l'indicazione della zona di libero accesso per il pubblico, le
posizioni dei diffusori acustici e i punti del rilievo del livello L Acq .
2. All'esito della verifica, qualora risulti che l'impianto elettroacustico non è in
grado di superare il limite fissato per il livello L Acq , il gestore del locale, o il
soggetto di cui all'articolo 3, comma 3, redigono apposita dichiarazione sostitutiva, ai
sensi dell'articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15. Tale documento, corredato dalla
relazione del tecnico competente, è conservato presso il locale ed esibito, su richiesta,
alle autorità di controllo.
Art. 5.
Impianti potenzialmente idonei a superare i limiti consentiti
1. Nell'ipotesi in cui, all'esito della
verifica di cui all'articolo 4, risulta che, per le sue caratteristiche tecniche,
l'impianto elettroacustico è in grado di superare i limiti di cui all'articolo 2, il
tecnico competente effettua un nuovo accertamento, nelle condizioni di esercizio più
ricorrenti del locale, tenendo
conto del numero delle persone mediamente presenti, del tipo di emissione sonora più
frequente e delle abituali impostazioni dell'impianto.
2. L'accertamento di cui al comma 1 è svolto secondo le modalità indicate nell'allegato
A.
3. Il tecnico competente redige una relazione nella quale espone i risultati
dell'accertamento ed indica:
a)
l'elenco dettagliato dei componenti dell'impianto (marca, modello e numero di serie);
b) il
segnale sonoro e l'impostazione delle regolazioni utilizzate per la sonorizzazione del
locale;
c) il
numero delle persone presenti nel locale durante la verifica, espresso in percentuale
rispetto alla massima capienza;
d)
l'elenco della strumentazione utilizzata per il controllo, conforme alle specifiche di cui
alla classe "1" delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994;
e) i
valori del livello L ASmax , dei livelli equivalenti parziali L Acq.i , (con indicazione,
per ciascuno di essi del corrispondente tempo di misura t i del livello L Acq complessivo
e della corrispondente durata, come definiti nell'allegato A);
f) la
planimetria del locale, con l'indicazione della zona di libero accesso per il pubblico, le
posizioni dei diffusori acustici e i punti di rilievo dei livelli L Acq.i e L ASmax .
4. All'esito del secondo accertamento, qualora risulti che i valori accertati rispettano i
prescritti limiti, il gestore del locale, o il soggetto di cui all'articolo 3, comma 3,
redigono apposita dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell'articolo 4 della legge 4
gennaio 1968, n. 15. Tale documento, corredato dalla relazione del tecnico competente, è
conservato presso il locale ed esibito, su richiesta, alle autorità di controllo.
Art. 6.
Interventi di adeguamento degli impianti
1. All'esito del secondo accertamento,
disciplinato dall'articolo 5, qualora risulti che i valori accertati sono superiori ai
prescritti limiti indicati all'articolo 2, comma 1, il gestore del locale attua tutti gli
interventi indicati dal tecnico competente necessari perché non sia in alcun modo
possibile il superamento dei limiti prescritti, dotando in ogni caso gli strumenti e le
apparecchiature eventualmente utilizzati di meccanismi che impediscano la manomissione.
2. Il tecnico competente procede al collaudo degli interventi realizzati e alla verifica
dell'impianto nelle più ricorrenti condizioni di esercizio, secondo le modalità
descritte all'articolo 5.
Art. 7.
Campagne di informazione
1. I Ministeri dell'ambiente e della
sanità, secondo modalità concordate con le associazioni maggiormente rappresentative
delle categorie produttive interessate, svolgono apposite campagne di informazione e di
sensibilizzazione finalizzate all'attuazione delle norme del presente regolamento e dei
principi contenuti nella legge n. 447 del 1995.
Art. 8.
Abrogazioni
1. È abrogato il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 18 settembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del 6
ottobre 1997.
Il
presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale
degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 16 aprile 1999 |