Sono in troppi coloro che pensano che un veicolo a due ruote possa circolare sulla
strada senza rispettare alcun limite. Non è raro, purtroppo, vedere qualche
ciclomotorista che procede tranquillamente sul marciapiede, incurante dei pedoni, solo per
il fatto che la carreggiata è bloccata dal traffico.
Anzitutto va detto che anche i veicoli a due ruote hanno l'obbligo
di circolare presso il margine destro della carreggiata; tale obbligo,
limitatamente ai ciclomotori, sussiste anche quando si marcia su file parallele nel
traffico intenso. Particolare attenzione deve essere fatta durante i cambi
di corsia; la circolazione a veloce zig-zag
nel traffico, oltre ad essere vietata, è la causa primaria di molti incidenti stradali.
Il presupposto che con le due ruote non si debba mai stare "in coda" con le auto
porta spesso ad effettuare il sorpasso anche quando
questa manovra dovrebbe essere evitata. Particolarmente pericoloso è il sorpasso delle
file di veicoli fermi o in lento movimento quando si giunge in corrispondenza degli
incroci: capita spesso, infatti, che venga concessa la precedenza a veicoli provenienti
dalle strade traverse, i cui conducenti al momento di impegnare l'incrocio hanno
ovviamente scarse possibilità di vedere coloro che stanno sorpassando la fila.
Il superamento degli autobus in fermata deve essere effettuato con attenzione, dato che
c'è la possibilità che qualche pedone attraversi imprudentemente la strada passando
davanti all'autobus stesso.
Un'altra pessima abitudine da evitare è quella di procedere
affiancati, magari chiaccherando incuranti del traffico che incalza alle
spalle; oltretutto così facendo è facile distrarsi, quindi, se si deve per forza parlare
con un amico, è molto meglio fermarsi.
Si dovrebbe infine prestare attenzione a mantenere la distanza di
sicurezza dai veicoli che precedono, in particolare quando l'asfalto è bagnato
dalla pioggia; si deve tenere presente che soprattutto i ciclomotori, essendo veicoli
molto leggeri, tendono a bloccare le ruote durante la frenata, allungando molto gli spazi
di arresto.
Quando si parla di rumore viene spontaneo pensare per prima cosa a quello prodotto dai
tubi di scarico e dai claxon; questi però non sono gli unici responsabili
dell'inquinamento acustico delle aree stradali. Alcuni comportamenti, del resto inutili,
come "sgassare" a veicolo fermo, frenare bruscamente senza motivo bloccando la
ruota posteriore o fare uso della frizione per aumentare il regime del motore durante la
marcia, costituiscono una evitabilissima e fastidiosa fonte di rumore.
Il dispositivo silenziatore (la cosiddetta "marmitta")
deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e soprattutto non deve essere
alterato. Capita invece che si venga indotti a manometterlo (per lo più forandolo o
svuotandolo) sperando di aumentare le prestazioni del veicolo, ottenendo però quasi
sempre come unico risultato un irregolare aumento di intensità delle emissioni rumorose.
Si deve prestare attenzione anche nell'effettuare la sostituzione del silenziatore, anche
se il modello che si intende installare non produce rumori superiori a quelli consentiti.
Si trovano in commercio molti tipi di scarichi non originali, dedicati soprattutto ai più
diffusi scooter, che promettono mirabolanti aumenti delle prestazioni del motore ma il cui
uso è quasi sempre irregolare. Infatti il silenziatore (così come i fari, il dispositivo
acustico, ecc.) deve essere di tipo omologato e approvato specificamente per ogni
particolare tipo di veicolo. Prima di procedere alla sostituzione, quindi, è necessario
rilevare i dati omologativi riportati sul documento di circolazione del veicolo e sul
nuovo silenziatore, controllando che corrispondano. Questi dati sono rappresentati dalla
sigla "DGM" seguita dal numero di omologazione. Si ricorda che le violazioni
delle norme relative a questi dispositivi comportano, oltre alla sanzione pecuniaria, la
revisione straordinaria del veicolo.
Fino a non molto tempo fa era diffusa l'abitudine di parcheggiare ovunque il proprio
"due ruote" senza porsi alcun problema. In parte tale convinzione veniva
suggerita, per quanto riguarda i ciclomotori, dalla mancanza della targa e di conseguenza
dall'impossibilità quasi assoluta di essere sanzionati per i divieti di sosta. Ora le
cose sono cambiate, anche perché il continuo aumento del numero di questi veicoli, che
pure occupano molto meno spazio delle auto, ha portato inevitabilmente a problemi di
saturazione degli spazi di sosta, soprattutto nel centro della città.
Nella Zona a Traffico Limitato i ciclomotori e i motocicli devono sostare negli
appositi parcheggi a loro riservati e dove non espressamente vietato. Non possono sostare,
per esempio, negli spazi riservati ai veicoli dei disabili, in quelli per carico e scarico
merci, nonché negli spazi riservati ai residenti (segnalati da appositi cartelli) dove
sono assoggettabili, oltre che all'applicazione di una sanzione, alla rimozione forzata a
mezzo carro attrezzi. La sosta è inoltre tassativamente e permanentemente vietata
all'interno delle aree pedonali urbane.