NORME DI COMPORTAMENTO ALLA GUIDA DEI VEICOLI A DUE RUOTE


Circolare dappertutto...o quasi
Sono in troppi coloro che pensano che un veicolo a due ruote possa circolare sulla strada senza rispettare alcun limite. Non è raro, purtroppo, vedere qualche ciclomotorista che procede tranquillamente sul marciapiede, incurante dei pedoni, solo per il fatto che la carreggiata è bloccata dal traffico.
Anzitutto va detto che anche i veicoli a due ruote hanno l'obbligo di circolare presso il margine destro della carreggiata; tale obbligo, limitatamente ai ciclomotori, sussiste anche quando si marcia su file parallele nel traffico intenso. Particolare attenzione deve essere fatta durante i cambi di corsia; la circolazione a veloce zig-zag nel traffico, oltre ad essere vietata, è la causa primaria di molti incidenti stradali.
Il presupposto che con le due ruote non si debba mai stare "in coda" con le auto porta spesso ad effettuare il sorpasso anche quando questa manovra dovrebbe essere evitata. Particolarmente pericoloso è il sorpasso delle file di veicoli fermi o in lento movimento quando si giunge in corrispondenza degli incroci: capita spesso, infatti, che venga concessa la precedenza a veicoli provenienti dalle strade traverse, i cui conducenti al momento di impegnare l'incrocio hanno ovviamente scarse possibilità di vedere coloro che stanno sorpassando la fila.
Il superamento degli autobus in fermata deve essere effettuato con attenzione, dato che c'è la possibilità che qualche pedone attraversi imprudentemente la strada passando davanti all'autobus stesso.
Un'altra pessima abitudine da evitare è quella di procedere affiancati, magari chiaccherando incuranti del traffico che incalza alle spalle; oltretutto così facendo è facile distrarsi, quindi, se si deve per forza parlare con un amico, è molto meglio fermarsi.
Si dovrebbe infine prestare attenzione a mantenere la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono, in particolare quando l'asfalto è bagnato dalla pioggia; si deve tenere presente che soprattutto i ciclomotori, essendo veicoli molto leggeri, tendono a bloccare le ruote durante la frenata, allungando molto gli spazi di arresto.
Limitiamo i rumori!
Quando si parla di rumore viene spontaneo pensare per prima cosa a quello prodotto dai tubi di scarico e dai claxon; questi però non sono gli unici responsabili dell'inquinamento acustico delle aree stradali. Alcuni comportamenti, del resto inutili, come "sgassare" a veicolo fermo, frenare bruscamente senza motivo bloccando la ruota posteriore o fare uso della frizione per aumentare il regime del motore durante la marcia, costituiscono una evitabilissima e fastidiosa fonte di rumore.
Il dispositivo silenziatore (la cosiddetta "marmitta") deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e soprattutto non deve essere alterato. Capita invece che si venga indotti a manometterlo (per lo più forandolo o svuotandolo) sperando di aumentare le prestazioni del veicolo, ottenendo però quasi sempre come unico risultato un irregolare aumento di intensità delle emissioni rumorose. Si deve prestare attenzione anche nell'effettuare la sostituzione del silenziatore, anche se il modello che si intende installare non produce rumori superiori a quelli consentiti. Si trovano in commercio molti tipi di scarichi non originali, dedicati soprattutto ai più diffusi scooter, che promettono mirabolanti aumenti delle prestazioni del motore ma il cui uso è quasi sempre irregolare. Infatti il silenziatore (così come i fari, il dispositivo acustico, ecc.) deve essere di tipo omologato e approvato specificamente per ogni particolare tipo di veicolo. Prima di procedere alla sostituzione, quindi, è necessario rilevare i dati omologativi riportati sul documento di circolazione del veicolo e sul nuovo silenziatore, controllando che corrispondano. Questi dati sono rappresentati dalla sigla "DGM" seguita dal numero di omologazione. Si ricorda che le violazioni delle norme relative a questi dispositivi comportano, oltre alla sanzione pecuniaria, la revisione straordinaria del veicolo.
Parcheggiare...al posto giusto
Fino a non molto tempo fa era diffusa l'abitudine di parcheggiare ovunque il proprio "due ruote" senza porsi alcun problema. In parte tale convinzione veniva suggerita, per quanto riguarda i ciclomotori, dalla mancanza della targa e di conseguenza dall'impossibilità quasi assoluta di essere sanzionati per i divieti di sosta. Ora le cose sono cambiate, anche perché il continuo aumento del numero di questi veicoli, che pure occupano molto meno spazio delle auto, ha portato inevitabilmente a problemi di saturazione degli spazi di sosta, soprattutto nel centro della città.
Nella Zona a Traffico Limitato i ciclomotori e i motocicli devono sostare negli appositi parcheggi a loro riservati e dove non espressamente vietato. Non possono sostare, per esempio, negli spazi riservati ai veicoli dei disabili, in quelli per carico e scarico merci, nonché negli spazi riservati ai residenti (segnalati da appositi cartelli) dove sono assoggettabili, oltre che all'applicazione di una sanzione, alla rimozione forzata a mezzo carro attrezzi. La sosta è inoltre tassativamente e permanentemente vietata all'interno delle aree pedonali urbane.

Norme.