|
Immatricolazione di un autoveicolo
importato da un paese extracomunitario
Vi rientrano i casi di autovetture, anche nuove di fabbrica, non munite, però,
dalla casa costruttrice di dichiarazione di conformità ad un tipo omologato in Italia in
quanto non destinate al mercato italiano. In questi casi per poter essere immatricolato il
veicolo d'importazione deve essere prima sottoposto a collaudo da parte della
Motorizzazione Civile, in modo da ottenerne l'autorizzazione alla circolazione in Italia.
Se, però, il veicolo può essere ritenuto assimilabile ad un tipo omologato in Italia,
allora è sufficiente un controllo della sua corrispondenza al tipo omologato
relativamente alle caratteristiche essenziali. Si fa anche riferimento a quanto dichiarato
dal costruttore (ad es. rispondenza di determinati dispositivi alla normativa UE) o, in
sua vece, da altro soggetto debitamente autorizzato. Deve essere cura dell'interessato
produrre tutta la documentazione volta a facilitare e snellire la procedura di
immatricolazione. Il primo passo da compiere è, quindi, quello di recarsi, munito del
certificato di origine rilasciato dalla fabbrica costruttrice e, qualora sia possibile,
della dichiarazione di rispondenza alle norme UE rilasciata dal costruttore, presso gli
uffici della Motorizzazione Civile che, a seconda dei casi, procederanno ad un controllo
tecnico effettivo oppure semplicemente documentale sul veicolo e, in caso di esito
positivo, provvederanno a restituire all'utente la documentazione, completa del proprio
visto, e a rilasciare targhe e carta di circolazione, come per ogni nuova
immatricolazione. |